“Il carburante del fisico è la continua sete di conoscenza”

Grande soddisfazione per la prof.ssa Lucilla de Arcangelis, ordinaria di Fisica teorica e modelli matematici al Dipartimento di Ingegneria, per la quale è arrivata la nomina a Fellow dell’American Physical Society (APS), un riconoscimento molto ambito nel panorama della fisica. A valerle la nomina,  riporta l’APS, è l’impegno profuso “per la scoperta di nuovi principi sottostanti le correlazioni temporali forti in fenomeni a valanga in sistemi critici, incluso la frattura di materiali disordinati, eruzioni solari, terremoti e bilanciamento dinamico di eccitazione e inibizione nel cervello”. Molto entusiasmo nelle parole della docente: “non mi aspettavo la nomina. Sono molto contenta che i colleghi americani si siano ricordati di me!”, chiosa la prof.ssa de Arcangelis. Perché sì, la carriera della docente non è iniziata in Italia, bensì negli Stati Uniti, dove ha portato a compimento il suo dottorato prima di trasferirsi a Parigi: “ho vissuto dodici anni della mia vita all’estero, cinque negli Stati Uniti, uno in Germania e sei in Francia. Sono rientrata in Italia all’inizio degli anni Novanta grazie a uno dei primi bandi di concorso emessi dall’allora Ministro dell’Università e della ricerca scientifica Antonio Ruberti, per il rientro dei cervelli”. L’APS, la cui omologa italiana è la SIF (Società Italiana di Fisica), riconosce la nomina a Fellow soltanto per meriti eccezionali nel campo della fisica, ragion per cui non è soltanto la docente a trarre prestigio dalla sua nomina, ma anche il Dipartimento di Ingegneria e l’intero Ateneo. “Il mondo circostante è un acervo di cose da scoprire, e il fisico è colui che vuole indagarne i meccanismi con l’ausilio di un’analisi approfondita. Il carburante del fisico è la continua sete di conoscenza, che non scema mai, a qualsiasi età. La necessità di rispondere a ‘perché’ via via più importanti”, aggiunge la prof.ssa de Arcangelis. Lo studente che decida di intraprendere il percorso di studi in Fisica, quindi, è consigliabile che “per quanto riguarda l’attitudine personale, sia una persona curiosa, abbia una certa predisposizione alle materie scientifiche e la voglia di mettersi in gioco. Spesso i materiali di studio sono in lingua inglese, quindi è raccomandabile essere elastici e non lasciarsi scoraggiare di fronte alle difficoltà iniziali”.
 
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