A Scienze Umanistiche apertura alle nuove tecnologie e alle medical humanities

“Abbiamo differenziato maggiormente i due curriculum – Lingue per le professioni e Lingue e letterature straniere – del Corso di Laurea in Lingue e culture moderne con l’obiettivo di formare figure professionali precise”, spiega la prof.ssa Paola Villani, Direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche e delegata all’orientamento di Ateneo. Quindi, in un primo momento “si studieranno discipline simili come Linguistica generale e Letteratura e poi i curriculum si differenzieranno basandosi su percorsi più specifici riguardanti la Lingua e la Traduzione del francese, lo spagnolo o il tedesco”. Tre percorsi anche a Scienze dei beni culturali “basati sul Turismo culturale, l’Archeologia e Storia dell’arte e per ciascuno abbiamo inserito molte attività di tirocinio e aumentato le convenzioni, proprio perché tutti e tre si focalizzano sul lavoro pratico”. L’elemento nuovo per entrambi i Corsi “sarà l’apertura alle scienze della vita, le Medical Humanities, oltre che alle nuove tecnologie”. Conservazione e restauro dei beni culturali,  percorso formativo quinquennale, “comprende una parte teorica generale comune e una parte laboratoriale specialistica articolata in tre curriculum: Tele-legno, Affreschi-lapidei e Metalli-ceramica. Come si può immaginare, a caratterizzare questo Corso è l’attività laboratoriale che copre la maggior parte delle ore di formazione e che sfrutta come cantiere la nostra antica e preziosa cittadella”, spiega la docente. 
Cosa non deve mancare nella cassetta degli attrezzi dello studente che vuole iscriversi a uno di questi Corsi di Laurea? “La forte motivazione e la capacità di compiere una scelta quanto più consapevole e responsabile, con l’intento di unire la passione per una disciplina alla formazione di un profilo professionale da spendere in futuro”. L’Ateneo supporta gli studenti nella scelta, quindi “bisogna approfittare delle attività di orientamento che si terranno durante il mese di settembre. Invito tutti a partecipare per individuare le proprie figure guida e strutturare insieme un Time Management che faccia sentire ognuno sereno e tranquillo”, sottolinea la docente. E poi un consiglio su come superare al meglio il passaggio tra scuola e università: “questo è un salto a cui si è inconsciamente già preparati, quindi bisogna solo sapersi organizzare in autonomia e contare sui docenti e soprattutto sui tutor che supporteranno nello studio e cercheranno di colmare le lacune per non far rimanere indietro nessuno”.
 
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