Ad Architettura un corso per insegnare a raccontare i progetti

“Insieme agli studenti affronteremo la questione del racconto del progetto. Tutt’altro che banale, perché ho avuto modo di riscontrare le difficoltà delle ragazze e dei ragazzi nel connettere le ragioni della rappresentazione dell’architettura con il progetto. A volte arrivano agli esami presentando il rilievo di un edificio da costruire. Omettono quello che ci sta a monte e quello che avviene durante il progetto”. Maria Pia Amore, dottore di ricerca in Architettura, è, con Francesca Coppolino, anch’ella dottore di ricerca, titolare del corso a crediti liberi Il racconto del progetto. “Saranno otto lezioni da tre ore ciascuna – dice – con una forte impronta di laboratorio. Ci saranno poche lezioni frontali e poi il corso sarà sviluppato con il lavoro gomito a gomito con gli studenti del primo e del secondo anno. Proveremo a fare comprendere loro quali siano le modalità migliori per raccontare e trasmettere i contenuti di un progetto”. Precisa: “La difficoltà a raccontare è un problema che può interferire negativamente con l’attività professionale. L’interazione con i soggetti altri diventa la parte difficile del lavoro. È indispensabile comunicare e raccontare bene per convincere il committente ed orientarsi in base al tipo di fruitore”. 
Le nuove tecnologie – sottolinea l’architetto Amore – hanno ampliato le dimensioni del progetto di architettura, ridefinendone il processo ideativo e creativo e gli strumenti e le tecniche stesse di produzione. “In questa nuova prospettiva – aggiunge – si articola la necessità di…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 5 aprile (n. 6/2019)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
- Advertisement -




Articoli Correlati