Aerospaziale partecipa ad una competizione della Nasa: gli studenti svilupperanno un piccolo satellite

Nuovi regolamenti, attività seminariali e partecipazione a competizioni studentesche. Di qui al secondo semestre ci sarà tanto da fare per gli studenti del Dipartimento di Ingegneria Industriale, come raccontano i Coordinatori dei Corsi di Laurea.
Ad Ingegneria Aerospaziale, sia per la Triennale che per la Magistrale, sono entrati in vigore dei nuovi Regolamenti. “Alla Triennale il cambiamento è minimo. Prevede semplicemente, al primo anno, lo spostamento dell’insegnamento di Fisica dal primo al secondo semestre e permetterà alle matricole di dividere meglio il carico di lavoro”, spiega il prof. Raffaele Savino. Più consistente, invece, la modifica del percorso biennale “divenuto maggiormente flessibile nella scelta dei curricula sin dal primo anno. Il nuovo Manifesto ne prevede tre: aeronautico, fluidodinamico-propulsivo e spaziale”. L’esigenza di innovare “era forte, dal momento che il nostro Manifesto non subiva consistenti modifiche da circa quindici-venti anni”. A percepirla erano soprattutto gli studenti “che hanno mostrato un certo apprezzamento per la nuova flessibilità concessa nella composizione del loro percorso. Tra gli insegnamenti più gettonati, ad esempio, c’è Aerospace Design Project che si sta tenendo, oltretutto, con una modalità didattica non tradizionale”. C’è, e ci sarà ancora fino alla fine delle lezioni, “una cospicua presenza di esponenti dall’industria e dai centri di ricerca, con cui gli studenti stanno portando avanti dei lavori progettuali”. E si sta facendo strada l’idea “di partecipare, prossimamente, ad una competizione organizzata dalla Nasa che prevede lo sviluppo, da parte degli studenti, di un piccolissimo satellite delle dimensioni di una lattina. La call è aperta e, a breve, comporremo un team”. Sono in fase di organizzazione “anche ulteriori incontri, via Teams, destinati agli studenti Magistrali al secondo anno, che avranno come relatori nostri ex laureati, ora impegnati nell’industria del settore aerospaziale, che racconteranno le loro esperienze professionali”. Hanno da poco rimesso piede sulla terraferma i tre studenti di Ingegneria Navale che, all’inizio di ottobre, erano salpati a bordo dell’incrociatore Garibaldi della Marina Militare, nell’ambito dell’iniziativa Mare Aperto 2021: “Sono soddisfatti della loro esperienza e faremo in modo che la raccontino presto ai loro colleghi in occasione di un incontro che stiamo organizzando”, precisa il prof. Guido Boccadamo. Nell’ambito di un progetto di tutorato avviato dal Dipartimento, intanto, “stiamo incontrando su Teams le matricole, siamo al secondo appuntamento, con l’obiettivo di instaurare, e poi mantenere costante, un dialogo con loro. Sono un po’ intimoriti dal futuro, più che dal presente e dall’Università, e ci hanno posto molte domande in merito al mondo del lavoro e trend”.
A Gestionale seminari trasversali
È sulla stessa lunghezza d’onda la prof.ssa Cristina Ponsiglione: “Circa una settimana fa anche noi, Ingegneria Gestionale per la Logistica e la Produzione, abbiamo avviato le operazioni di mappatura delle matricole, con l’aiuto dei docenti di Analisi e dei rappresentanti degli studenti”. Il Corso, sin dall’inizio del semestre, ha trovato utile l’impiego dei social e degli strumenti digitali: “Ho aperto un gruppo Teams dedicato agli studenti, in cui ascolto problemi e riflessioni. Ho notato che i ragazzi sono attivi anche sui nostri canali social e soprattutto sulla pagina Facebook”. Questo semestre, la docente ha lezione al terzo anno, nella sede di San Giovanni a Teduccio: “C’è una bella presenza in aula – commenta – Con i docenti che hanno gli altri insegnamenti del semestre, stiamo organizzando una bella attività in collaborazione con un’azienda”. Preferisce non anticipare molto: “posso dire solo che, agli inizi di dicembre, si terranno dei seminari le cui tematiche saranno trasversali a tutte le nostre lezioni. Noi docenti ci stiamo impegnando nel rilancio di attività seminariali e di gruppo, delle prove intercorso e di auto-valutazione, proprio per stimolare gli studenti e invitarli all’azione”. Si prevedono delle novità, invece, sulla Magistrale di Ingegneria Gestionale: “Stiamo lavorando ad un ampliamento dei curricula formativi – informa il prof. Pierluigi Rippa – Il Corso necessita di un aggiornamento alle esigenze del mercato del lavoro. Spesso, i nostri laureati Triennali si sentono attratti dagli Atenei al di fuori della Campania ed è fondamentale, invece, che percepiscano il valore e la qualità del nostro Corso”. Non è prevista, almeno per il momento, l’adesione ai Minor in Green Techologies e Smart Infrastructures: “Sono interessanti, ma comporterebbero il rischio di un allungamento del percorso di studi e Ingegneria Gestionale è già abbastanza corposa”. Una promessa, in conclusione del suo intervento, per il secondo semestre: “Pianificheremo gli orari delle lezioni con più coerenza. Questo semestre, sono risultati piuttosto frammentati, creando qualche difficoltà nella fruizione delle lezioni. Una buona parte degli studenti, infatti, sta seguendo ancora a distanza”.
Tornando ai Minor, ad aver dato la possibilità di includere nel proprio percorso il modulo dedicato alle Green Technologies, è la Magistrale di Ingegneria Meccanica per l’Energia e l’Ambiente: “Alla mia attenzione ho circa cento piani di studi. Ne ho visualizzati venti, di cui tre contenevano la richiesta di adesione al Minor” è il dato che condivide il prof. Fabio Bozza. È presto, dunque, per delineare un bilancio: “Immagino che il numero crescerà, almeno stando a tutte le richieste di informazioni che ho ricevuto in fase preliminare”. “A livello di Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, si è composto un gruppo di lavoro che sta mettendo a punto delle tecniche che ci consentiranno di svolgere le esercitazioni in remoto – informa il prof. Riccardo Russo, Coordinatore della Triennale – Come Corso di Ingegneria Meccanica, chiaramente, siamo molto interessati. Infatti, avendo ancora metà degli studenti a casa, abbiamo deciso di rendere facoltative le attività e le esercitazioni di laboratorio in presenza. Lo studente può scegliere di aderire o meno”. Poi una precisazione: “Quest’anno, nel piano di studi, abbiamo reinserito il Colloquio di Inglese 2”. Proprio la compilazione del piano di studi mette spesso in crisi gli studenti: “I problemi sono di natura informatica, dal momento che questa operazione si svolge senza un’interfaccia umana. Qualche complessità nella compilazione dei moduli è comprensibile, soprattutto per gli studenti Magistrali che hanno un ampio ventaglio di insegnamenti tra cui scegliere. Ma le nostre segreterie amministrative possono essere d’aiuto”. Una nota positiva, in conclusione: “Mi fa piacere sottolineare che stiamo registrando un aumento del voto medio di laurea dei nostri studenti. È un dato che andrà analizzato ma, probabilmente, ci dice che la didattica blended ha prodotto anche qualcosa di buono”.
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