Quanto dura la pratica forense dopo la laurea? Come divento Magistrato? La frequenza è obbligatoria? Come faccio a capire se mi piace di più il ramo civile o penale? La carriera diplomatica è così inaccessibile? Ci sono esami di Criminologia? Diritto della Navigazione è un esame fondamentale?Tante le domande degli studenti presenti. Dubbi soprattutto concernenti il post laurea: “Oltre alle professioni legali, quale lavoro potrei fare con la laurea in Giurisprudenza? Se non volessi fare il civilista o il penalista in che settore potrei specializzarmi?”. “L’avvocatura è un settore ormai saturo – commenta il prof. Raffaele Santoro della Seconda Università – Vi consiglio di considerare seriamente altre branche su cui riversare la vostra attenzione. Il campo del diritto farmaceutico, ad esempio, è in forte espansione. Così come ci sono dei settori scoperti del diritto bancario o del diritto interculturale. Ho amici che si occupano del diritto delle immigrazioni che hanno la fila fuori la porta. Il lavoro c’è, ma occorre essere creativi nel trovare una specializzazione che ‘tira’”. Pensiero condiviso dal prof. Ugo Grassi, docente della Parthenope: “Pensiamo ad occupazioni diverse rispetto a quelle tradizionali degli avvocati civilisti o penalisti. Potrei parlarvi della figura del cancelliere, del segretario comunale, del consulente alla Camera dei Deputati o del giurista che contribuisce alla redazione di leggi. Oggi va molto la professione del consulente del lavoro. Come si evince, la laurea in Giurisprudenza apre infinite opportunità. L’importante è affrontare il Corso con passione e senza paura. Durante la navigazione si incontreranno ostacoli che lasceranno cicatrici, ma con il giusto impegno si riesce a raggiungere qualsiasi obiettivo”.
Ma come si fa ad individuare e a scegliere l’Ateneo nel quale formarsi? “Alla Parthenope non sarete mai soli – afferma la dott.ssa Sara Pugliese – Vi ritroverete in un campus urbano dove vi è tutto quello che serve ad uno studente, con programmi ad hoc per concludere quanto prima il percorso formativo. In questi cinque anni dovrete puntare alla vostra formazione, quindi sarete chiamati a scegliere un Ateneo che più si conforma alle vostre esigenze. Se amate l’aspetto economico del diritto, posso dirvi che siete fatti per stare con noi”. E una volta individuato il percorso come si fa a portarlo avanti? Come si fa a capire che la scelta sia giusta? “Voi napoletani – commenta il prof. Gianluca Gentile, docente del Suor Orsola Benincasa – avete una fortuna: il diritto vi scorre nel sangue. Questa predisposizione innata vi aiuterà di certo, poi occorre tanta forza di volontà e uno sforzo di comprensione notevole per acquisire il giusto linguaggio. Imparare a memoria non serve, ciò che conta è la passione con cui si fanno le cose. Ad esempio: ascoltate al telegiornale una notizia sulla riforma del Senato, cosa fate? Se cambiate canale allora Giurisprudenza non fa per voi. Se invece la notizia vi interessa potrete dire di essere sulla buona strada”. E per quel che concerne gli sbocchi occupazionali di Scienze Politiche: “I nostri laureati hanno un po’ di difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro – dichiara il prof. Armando Vittoria, docente della Federico II – Una volta entrati, però, fanno carriera più velocemente rispetto a tutti gli altri. Basti pensare ai vari settori coinvolti: dalla carriera diplomatica, ai cooperanti che gestiscono i piani dei Paesi in sviluppo, ai funzionari pubblici, ai giornalisti, ai parlamentari. Come si nota, le opportunità sono tante e in un Dipartimento piccolo e giovane come il nostro sarete sempre voi il centro dell’attenzione, l’eccellenza su cui puntare”.
Ma come si fa ad individuare e a scegliere l’Ateneo nel quale formarsi? “Alla Parthenope non sarete mai soli – afferma la dott.ssa Sara Pugliese – Vi ritroverete in un campus urbano dove vi è tutto quello che serve ad uno studente, con programmi ad hoc per concludere quanto prima il percorso formativo. In questi cinque anni dovrete puntare alla vostra formazione, quindi sarete chiamati a scegliere un Ateneo che più si conforma alle vostre esigenze. Se amate l’aspetto economico del diritto, posso dirvi che siete fatti per stare con noi”. E una volta individuato il percorso come si fa a portarlo avanti? Come si fa a capire che la scelta sia giusta? “Voi napoletani – commenta il prof. Gianluca Gentile, docente del Suor Orsola Benincasa – avete una fortuna: il diritto vi scorre nel sangue. Questa predisposizione innata vi aiuterà di certo, poi occorre tanta forza di volontà e uno sforzo di comprensione notevole per acquisire il giusto linguaggio. Imparare a memoria non serve, ciò che conta è la passione con cui si fanno le cose. Ad esempio: ascoltate al telegiornale una notizia sulla riforma del Senato, cosa fate? Se cambiate canale allora Giurisprudenza non fa per voi. Se invece la notizia vi interessa potrete dire di essere sulla buona strada”. E per quel che concerne gli sbocchi occupazionali di Scienze Politiche: “I nostri laureati hanno un po’ di difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro – dichiara il prof. Armando Vittoria, docente della Federico II – Una volta entrati, però, fanno carriera più velocemente rispetto a tutti gli altri. Basti pensare ai vari settori coinvolti: dalla carriera diplomatica, ai cooperanti che gestiscono i piani dei Paesi in sviluppo, ai funzionari pubblici, ai giornalisti, ai parlamentari. Come si nota, le opportunità sono tante e in un Dipartimento piccolo e giovane come il nostro sarete sempre voi il centro dell’attenzione, l’eccellenza su cui puntare”.