Un diario di bordo per mandare in fumo il bisogno di sigaretta in due settimane. L’appuntamento per chi desiderava dire addio al tabacco era alla tenda 6, una di quelle riservate alle visite mediche gratuite e destinata alle “Consulenze per la dissuasione al fumo con spirometria”. Motto dell’iniziativa: “quindici giorni per quindici anni di salute”. Lo pronuncia il dott. Oreste Caporale, parte del gruppo di coordinamento composto dalla prof.ssa Maria Triassi e dalle dottoresse Antonella Cappuccio, Ilaria Loperto e Daniela Schiavone. “In genere la dipendenza dura quindici giorni. Al soggetto spieghiamo che possono esserci delle difficoltà e suggeriamo di scrivere un diario sul quale riportare i sintomi avvertiti giorno per giorno, indicando cosa aiuta a non fumare e cosa, invece, spinge a farlo. Le persone devono conoscere i momenti di particolare debolezza per avere consapevolezza di cosa sta accadendo”. Tre gli step seguiti in tenda. Il primo: “in circa venti minuti viene eseguita una spirometria per valutare l’aspetto respiratorio del paziente”. A seguire, “proponiamo due test del Ministero della salute. Uno riguarda la dipendenza dal fumo, intesa come numero di sigarette e risposta biologica del soggetto, l’altro è incentrato sulla motivazione”. Terza fase “è un colloquio nel quale interveniamo sugli aspetti specifici del soggetto, fornendo indicazioni e consigli mirati. Molti parlano di abitudine. Questo è uno dei meccanismi che va combattuto”. A chi opta per sostituti della sigaretta: “la nostra posizione è focalizzata sul momento decisionale. Se qualcuno inizia con la sigaretta elettronica, non glielo impediamo, ma alla fine anche quella dovrà sparire prima o poi perché comunque è una dipendenza. Il nostro è un discorso più ampio sullo stile di vita”. Stare sempre in guardia, il consiglio dato più spesso: “nel momento in cui torna la voglia di sigaretta bisogna fare attenzione a cosa succede intorno”. Per non mandare in fumo quindici anni di salute.
