Al via il secondo term

Il 10 gennaio è iniziata la parte del Master per Operatori allo Sviluppo (MID) dedicata a Strumenti e Politiche per lo sviluppo. Proseguirà fino a maggio, quando partiranno gli Stage. Il secondo term – così a Stoà definiscono questa sessione del Master – si articola in Moduli Base, Percorsi di Specializzazione e Moduli di supporto. Gli studenti affronteranno, per esempio, Integrazione Economica Internazionale, Il Mezzogiorno negli anni ‘90, la Programmazione Negoziata, le Organizzazioni Non Governative. Dopo due settimane in aula si confronteranno con i due percorsi di specializzazione: Cooperazione Internazionale e Sviluppo locale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. I moduli didattici del secondo term, sottolineano presso la segreteria del MID, forniscono il quadro delle problematiche dello sviluppo locale, con riferimento al contesto nazionale ed internazionale, e l’analisi delle risorse locali e dei fabbisogni degli attori dello sviluppo locale. Positivo il bilancio dei primi tre mesi del Master, secondo quanto sottolinea il dottor Antonio Caruso, responsabile del coordinamento didattico: “prima della sospensione per le festività natalizie ho trascorso un’intera mattinata con gli allievi, per verificare direttamente come stanno procedendo le cose. Ne ho ricavato una buona impressione; il loro interesse è vivo ed aspettano l’evolversi dei due percorsi formativi proposti. L’approccio interdisciplinare alle problematiche dello sviluppo certamente rappresenta l’aspetto che più li affascina e li stimola culturalmente, da quello che ho potuto dedurre dall’incontro avuto con loro. Un altro dato positivo che vorrei sottolineare riguarda la composizione della classe: è variegata. Questo consente di mettere insieme e di confrontare competenze diverse, ma non ha impedito che si creasse un buon clima d’aula”. Cosa auspicano che cambi nella programmazione e nella organizzazione didattica gli allievi del Master che – giova ricordarlo – forma figure professionali in grado di operare nelle imprese, nelle agenzie di supporto allo sviluppo territoriale locale, nelle organizzazioni non governative e negli organismi nazionali ed internazionali di aiuto pubblico allo sviluppo? “Vorrebbero più spazio per gli approfondimenti individuali. In altri termini, qualcuno ha fatto presente che i ritmi sostenuti delle attività in aula non offrono tempo sufficiente a studiare da soli oppure in gruppi. Sicuramente c’è del vero, perché la prima fase è stata particolarmente densa di attività. Già dal secondo term, però, avranno più spazio per studiare e per approfondire gli argomenti trattati”.
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