Assistenti sociali e psicologi, falsi miti ed equivoci

Hanno sgombrato il campo da equivoci che circondano la professione i docenti dell’area psico-sociale e della formazione. Nulla di più lontano dalla “figura che accompagna l’anziano a fare la spesa” il mestiere di assistente sociale. “L’assistente sociale è una figura di alto profilo, non fa semplicemente assistenza materiale ma lavora con l’altro per risolvere insieme i problemi e per promuoverne la personalità”, afferma la prof.ssa Angela Giustino (Servizio Sociale, Federico II). E cita, orgogliosa, un dato: “L’80 per cento degli assistenti sociali selezionati durante l’ultimo concorso al Comune di Napoli provenivano dal nostro Corso”. 
In termini di occupazione, i numeri confermano che anche i Corsi offerti dal Dipartimento di Scienze Sociali (Sociologia e Culture digitali e della Comunicazione) danno buone possibilità di sbocco. “I nostri Corsi – illustra il prof. Emiliano Grimaldi (Federico II) – sono strutturati in modo tale che si rispettino tre criteri di base: la forte inclinazione all’interdisciplinarietà, la forte integrazione tra analisi tecnica e ricerca empirica e l’attenzione alla dimensione comparativa. Questi tre requisiti fanno in modo che si forniscano delle competenze trasversali che rendono il laureato in grado di crearsi un lavoro, anche fuori dagli schemi tradizionali”. 
La figura dello psicologo non coincide necessariamente con quella dello psicoterapeuta. “Oggi lo psicologo si occupa anche del contesto più ampio, di un’intera comunità sociale, per poterne attivare un cambiamento. Capisco il disorientamento che voi potete provare e l’invito è anche quello che incominciate ad utilizzarci per informarvi. Molte volte i ragazzi non sono consapevoli di questa possibilità e si perdono nelle loro paure, non riuscendo ad avere chiarezza su qualcosa che non hanno capito e spesso così si perdono. Dovete sapere che noi ci siamo, certo occorre organizzarci perché siete in tanti, ma tenete ben presente questa possibilità”, afferma la prof.ssa Fortuna Procentese (Psicologia, Federico II). Sfata falsi miti che riguardano la professione il prof. Roberto Marcone (Psicologia SUN): “la psicologia è una neuroscienza che si avvale di una metodologia scientifica, quindi non studierete solo Freud e Jung ma incontrerete anche esami di Biologia, Analisi dei dati, Fisiologia, Anatomia, Psicometria. Queste oggi sono le materie di base”.
Durante l’incontro, anche indicazioni su quello che dovrebbe essere l’atteggiamento più giusto per affrontare la sfida universitaria. “Il consiglio è quello innanzitutto di conoscervi e capire se effettivamente siete in grado di studiare, perché non tutti dobbiamo andare all’università. Fondamentale è anche comprendere se siete in grado di reggere l’ansia, la tensione nell’affrontare per primi esami più difficili o, in alternativa, iniziare dai più facili. Ricordatevi che il successo genera autostima e l’autostima genera nuovo successo, l’importante è innescare da subito un circolo virtuoso”, i suggerimenti della prof.ssa Natascia Villani (Manager Didattico, Suor Orsola Benincasa).
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