Corrado Saccone, preparatore atletico del Calcio Napoli, a Bridge the gap

“Scienze Motorie non è un esamificio”, afferma con convinzione Daniele Iacò, rappresentante degli studenti del Corso di Laurea e moderatore dell’evento Bridge the gap, previsto per il 18 aprile alle 9.00 in Aula grande di via Acton. “Letteralmente il titolo vuol dire colmare il vuoto, ovvero far capire agli studenti che il nostro non è, come l’immaginario collettivo lo raffigura, un Corso di Laurea facile che non dà sbocchi, tranne che per i professori di educazione fisica e i fisioterapisti. La credenza comune dimostra la disinformazione sull’argomento”. Per questo il Movimento Scienze Motorie ha chiamato professionisti impiegati nei diversi campi possibili nel post lauream, a portare la loro esperienza: “avremo specialisti in prevenzione e benessere, tecnica sportiva, educazione, riatletizzazione, ricerca scientifica e comunicazione. In particolare un trainer metabolico, un preparatore fitness, uno atletico, un esperto di posturologia”. Dopo i saluti del Rettore Claudio Quintano e del Direttore del Dipartimento Giuseppe Vito, seguiranno gli interventi del prof. Eugenio Leonardi, che parlerà dei ‘Sovraccarichi del sistema della cultura fisica’, dei dottori Armando Fucci e Fabio Esposito, che discuteranno degli ‘Aspetti metabolici e neurogeni nel calcio’ e infine ci sarà una tavola rotonda con la partecipazione del preparatore atletico della Società Sportiva Calcio Napoli Corrado Saccone. Gli studenti che prenderanno parte all’iniziativa avranno diritto ad un seminario pratico in preparazione atletica presso il centro sportivo Holly e Benji-Village. “L’iniziativa Bridge the gap nasce l’anno scorso, come giornata informativa per gli studenti che qui purtroppo non si sentono tutelati. In particolare alcuni professori, come Domenico Tafuri, non sembrano aver chiaro cosa ci occorre. Il docente infatti stipula convenzioni di cui non siamo informati, con Enti di Promozione Sportiva o Federazioni, ad esempio la Italiana Fitness, che sforna brevettati con il requisito minimo di appassionato alla materia”. Il ragazzo ha chiesto spiegazioni più volte in merito al contenuto della convenzione: “non ho ricevuto risposta sulla sua natura. Queste sono realtà con le quali l’Università non dovrebbe avere niente a che fare, in quanto forma professionisti”. A questo proposito: “è necessaria più rigidità agli esami: se lo studente non è preparato, deve essere bocciato. Non possono entrarne 600 e uscirne altrettanti, senza impegnarsi adeguatamente, ne va della serietà del Corso di Laurea e del nostro futuro professionale. I laureati dovrebbero saper programmare un allenamento e l’Università garantire gli strumenti minimi per formare analisti del movimento, quali noi aspiriamo a diventare”. L’evento, pertanto, può essere spunto di riflessione per l’organizzazione di nuovi incontri come Body & Mind wellness, dal 29 al 31 maggio, focalizzato su preparazione atletica, posturologia e riatletizzazione. “Ogni incontro prenderà in esame una figura professionale particolare. Riunendoci potremo anche discutere del miglioramento dell’offerta formativa, che oggi conta troppi crediti in materie economiche, trascurando metodologia dell’allenamento e fisica, che non affrontiamo, pur essendo alla base del movimento umano”. Il Movimento ha lanciato un’ulteriore proposta tempo fa: “gestire la palestra della residenza universitaria, aprendola anche ai non residenti, tramite quota associativa. Il Direttore generale dell’Adisu Parthenope, Francesco Dentice, ci ha promesso un bando, ma non ne abbiamo saputo più nulla. Per ora ci è stato approvato un Polo didattico: adibiremo parti della sede di Villa Doria D’Angri a laboratorio di ricerca e metodologia dell’allenamento”. 
Allegra Taglialatela
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