Corsi di diritto in inglese, risposta incoraggiante

Sono partite in via sperimentale le lezioni dei dieci insegnamenti a scelta del IV e V anno interamente in lingua inglese. Il progetto, approvato lo scorso anno accademico, prevede la possibilità per gli studenti partenopei e quelli Erasmus di seguire le discipline prescelte in inglese. “I corsi sono partiti quasi tutti a fine marzo – spiega la prof.ssa Carla Masi, membro della Commissione Internazionalizzazione d’Ateneo – Sia i docenti che gli studenti frequentanti sono molto soddisfatti di questa nuova opportunità. Come rappresentante del Dipartimento in seno alla Commissione, posso dire che è stato fatto un grande passo avanti, c’è stata una maturazione da parte di tutti, crescita che ha evidenziato l’importanza di aprire ad un’ottica internazionale il Corso di Laurea”. Agli insegnamenti previsti (l’elenco completo può essere visionato sul sito giurisprudenza.unina) sarà affiancata in corso d’opera una nuova materia: “International Roman Law con il dott. Natale Rampazzo. A breve anche la sfera del diritto romano entrerà a far parte di questa nuova famiglia”. La risposta positiva ed incoraggiante da parte degli studenti arriva dalla frequenza in aula. Il prof. Fulvio Maria Palombino, docente di International Trade Law (Diritto del Commercio Internazionale), ha raddoppiato le presenze al corso. “Non ho mai avuto così tanti studenti per un insegnamento a scelta – racconta – In aula sono in 20 ed è un numero consistente se si pensa che le materie complementari, molto spesso, non contano nemmeno la presenza di 10 studenti. Questo dato ci mostra che il progetto è stato recepito, eravamo una delle poche Università italiane a non avere corsi in lingua inglese. Una pecca che dovevamo assolutamente colmare, soprattutto per avere una continuità con gli studenti stranieri ed Erasmus”. Per gli studenti napoletani: “seguire un corso in lingua equivale anche ad utilizzare metodi diversi, come quello anglosassone, che aiutano ad ampliare l’orizzonte. In classe l’italiano è bandito, parliamo solo in inglese. È normale che io esprima i concetti in modo chiaro e parlando molto piano. Se qualcuno non ha compreso, si ritorna sull’argomento, senza preoccupazioni o timori. Ma riconosco che il livello è alto, al corso i ragazzi mi hanno stupito”. Gli esami, però, saranno sostenuti solo in italiano, così come il programma: “La materia che insegno è molto settoriale, per questo credo che la possibilità dell’inglese abbia funzionato da attrattiva. Tuttavia, in questo momento meglio svolgere le prove nella nostra lingua madre”. In futuro: “Spero che questo esperimento possa ampliarsi. Mi piacerebbe fossero coinvolte anche le discipline fondamentali (il docente insegna Diritto Internazionale), magari con piccoli moduli afferenti a determinati argomenti. Studiare la terminologia giuridica in inglese è un vantaggio. Permette di avere una tacca in più nel curriculum”. 
Quest’anno è stato attivato l’insegnamento di Diritto Amministrativo Comparato (Administrative comparative law), prof. Luigi Ferrara. La disciplina, pur essendo nuova e ancora poco conosciuta, è partita già con il doppio canale delle lingue, sperimentando una didattica mista italiano-inglese. “È il primo anno che si tiene il corso – spiega il prof. Ferrara – Siccome la disciplina è nuova per tutti gli studenti, attraverso la pratica e le esigenze che emergono in aula sto cercando di modulare al meglio l’organizzazione della didattica”. Per ora le lezioni si stanno svolgendo in italiano, ma particolari moduli ed argomenti sono tenuti in inglese. “Ho suggerito sia testi in italiano che in inglese, ognuno può studiare nella lingua che ritiene più opportuna. Alcuni Erasmus mi hanno chiesto la possibilità di studiare in spagnolo. In questa fase di sperimentazione adotteremo i testi nelle varie lingue, in modo da dare un triplo canale di studio. Solo con la pratica potremmo capire poi come andare avanti”. La risposta della platea studentesca è stata più che positiva: “I ragazzi sono entusiasti sia per la materia, sia per la possibilità dell’inglese. A fine maggio si concluderà il corso e daremo il via agli esami. Consiglio di iscriversi, attraverso la mia pagina web docenti, alle lezioni. In questo modo si è sempre aggiornati, si può visionare il programma”.
- Advertisement -




Articoli Correlati