Dal sogno alla realtà, i primi giorni delle matricole

“Ho totalizzato 71.5. Quando ho visto il risultato del test mi sono messo a piangere”. L’ostacolo numero chiuso è un ricordo. Il Policlinico collinare ha aperto le porte alle matricole che, naturalmente, parlano di sogno realizzato. Tra loro c’è Giuseppe: “il primo impatto è stato buono. Ci hanno accolto benissimo. Sono venute in aula diverse associazioni a presentarci i propri progetti e ci hanno dato indicazioni su come si studia qui”. Giuseppe è reduce da un anno a Biotecnologie per la salute. Stessa storia per Vincenzo: “in questi primi giorni ho visto tanta voglia di studiare da parte dei colleghi e applicazione dei docenti. Qualche considerazione negativa va alla struttura, che è datata. Si segue abbastanza bene, anche se c’è qualche problema con il microfono,
non sempre funzionante al meglio e con le slide che a volte non sono proiettate a tutto schermo”. Si inizia subito a fare sul serio. Lo sottolinea Chiara: “Siamo a pochi giorni dall’inizio, ma il ritmo è pesante. Seguiamo tutti i giorni dalle 8.30 alle 13.30 e quasi tutti i corsi hanno obbligo di frequenza. A mio parere ne siamo troppi in aula. È difficile seguire in quasi duecento con microfoni e proiettori non funzionanti”. La difficoltà principale, per lei, si chiama
burocrazia: “le segreterie sono strapiene, ma hanno un solo addetto. Telefonare per ricevere un’informazione inutile, non rispondono. Per chi, come me, fa il passaggio da un altro Corso di Laurea, per avere la matricola ci vogliono ere geologiche. Nel frattempo i corsi iniziano, sono sdoppiati in base alla matricola, e a istinto segui uno dei due. L’eventuale convalida di esami è altrettanto lenta, nel dubbio però ovviamente segui”. Conclusione: “al momento sono molto disorientata nonostante non sia il mio primo anno di Università. La situazione è molto caotica. Spero che con il tempo capirò come
muovermi in questa giungla”. Viene dall’Università Parthenope, dove ha seguito per un anno i corsi di Economia, Carmelo: “ho riprovato il test ed
è andata bene. Sono contento, anche se all’altra università si seguiva meglio. Qui è più difficile, soprattutto se in aula ti siedi lontano dalla cattedra. I primi giorni sono stati tranquilli, è ancora presto per vivere ansia e pressione”. Anche perché, come sottolinea Stefano, “le lezioni iniziali hanno ripreso concetti già studiati a scuola. Per ora è tutto chiaro”. Al primo tentativo al test ha totalizzato 76.8 Claudio: “è un sogno che si realizza. Il fatto di essere entrati è una bella soddisfazione. La maturità scientifica mi ha aiutato molto, soprattutto per Biologia e Chimica”. Sul Corso: “devo ancora farmi un’idea. Tutti parlano di un Corso di studi difficile. Non dubito sulla durezza, ma mi incuriosisce capire se con impegno e studio si possa andare avanti senza problemi”. Materia che spaventa di più: “Statistica, perché non la conosco”. È proiettata già al futuro Laura, che l’anno scorso ha seguito Farmacia: “non vedo l’ora di
studiare Anatomia, ho già comprato i libri. Poi voglio seguire i corsi di Primo soccorso”. Sull’esordio a Medicina: “il primo giorno ci hanno accolto benissimo, spiegandoci programmi e modalità di esame scritto e orale. Poi sono subito entrati nel vivo delle spiegazioni”.
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