È il prof. Capasso il nuovo Direttore

Classe 1950, ordinario di Nefrologia, il prof. Giovambattista Capasso è il nuovo Direttore del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie dell’Università Vanvitelli. Laureato a Napoli nel 1974, ha completato la sua formazione in Germania e negli USA. Tornato in Italia, ha condotto studi sulla fisiologia e fisiopatologia del riassorbimento tubulare del sodio, sul trasporto tubulare acido-base, sul meccanismo di azione cellulare di ormoni e sulla nefrotossicità da farmaci. Il suo attuale interesse è rivolto alla genomica funzionale e alla nefrologia traslazionale, specificatamente nel campo dell’ipertensione arteriosa e delle tubulopatie che studia utilizzando tecnologie omiche. Tra gli incarichi istituzionali ricoperti: Direttore del Dottorato in
Scienze Mediche, Cliniche e Sperimentali, Coordinatore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia, Direttore del Dipartimento Interaziendale di Nefrologia, struttura che comprende le Unità Ospedaliere di Nefrologia afferenti all’Ospedale dei Colli Cotugno-Monaldi e della Azienda Ospedaliera Vanvitelli; Direttore presso BioGem, un importante centro di ricerca campano, dell’Area Genetics and Translational Medicine. Eletto il 20 luglio con 47 voti su 54 votanti, il prof. Capasso, che succede al dimissionario Paolo Golino, si dice “molto soddisfatto”, in quanto, “nonostante l’arrivo di nuovi colleghi
di area chirurgica negli ultimi mesi”, il Dipartimento “è emerso compatto dal voto e sono stati trovati dei punti su cui lavorare insieme”. Lo spirito che animerà il triennio di direzione sarà proprio all’insegna della massima collaborazione. “Combinare democrazia e meritocrazia, che in ambito scientifico è essenziale, sarà la mia filosofia”, annuncia il neo eletto. Poi aggiunge: “Il lavoro di coordinatore si può svolgere in due modi. Il primo è di tipo ‘notarile’, applicando cioè una serie di regole in modo schematico. Questo oggi non basta. Occorre, invece, un coordinamento di tipo ‘propositivo’. La ricerca di nuove fonti di finanziamento è, infatti, essenziale per portare avanti la ricerca in maniera ottimale”. Il programma del prof. Capasso prevede un impegno nella ricerca articolato in tre punti: “stimolare la collaborazione fra le varie branche medico-chirurgiche presenti nel Dipartimento, identificando progetti comuni e relativi fonti di finanziamento”; “investire al massimo sulle nuove generazioni di ricercatori, da sempre elemento cardine di ogni progetto di crescita scientifica”; promuovere “interazioni con altri Dipartimenti, soprattutto quelli delle scienze di base, per costruire un network di medicina traslazionale. A questo scopo potrebbe essere importante avere una sede dove concentrare le nostre attività, ed il centro di Ricerca BioGem, di cui la nostra Università è partner, potrebbe essere una possibile soluzione”. Strettamente collegate alla ricerca sono le attività clinica e didattica: “Nel campo della didattica, oltre a confermare tutta la nostra attenzione ai due Corsi che hanno sede nel nostro Dipartimento (Medicina in lingua inglese e Infermieristica) dovremmo dare il nostro fattivo contributo per promuovere l’istituzione, all’interno della nostra Università, di un corso di dottorato di ricerca molto selettivo, rivolto alla formazione di medici che volessero dedicarsi alla ricerca soprattutto in campo clinico”.
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