I Laboratori: esperienza complicata e affascinante per gli studenti di Architettura

I laboratori di Composizione Architettonica ed Urbana sono, per gli studenti di Architettura, una esperienza intensa, a volte complicata, spesso affascinante. Rappresentano, infatti, l’occasione per mettersi alla prova in un’attività che anticipa, in qualche modo, quella che sarà la loro professione dopo la laurea. Il 21 settembre gli allievi del Corso Magistrale a ciclo unico hanno presentato i risultati della loro attività, in un incontro che si è svolto nell’edificio destinato alla didattica in via Forno Vecchio. Hanno partecipato, oltre ai docenti che hanno tenuto i laboratori, i professori Mario Losasso,
Direttore del Dipartimento, e Valeria Pezza, Coordinatrice del Corso di Laurea. “Curiosità, apertura mentale, attitudine a confrontarsi ed a lavorare in gruppo – ha detto quest’ultima – sono i requisiti fondamentali per affrontare al meglio i Laboratori, nell’arco dei cinque anni di studio. Sono, tengo a sottolinearlo, Laboratori di Composizione Architettonica ed Urbana. Ciò che si progetta va sempre inserito ed inquadrato in un contesto urbano, nella prospettiva di chi abiterà o vivrà gli spazi”. Tra gli studenti che si aggirano tra i plastici dei progetti in esposizione c’è Francesco Iuliano, che ha venti anni. “Ho seguito al primo anno – dice – il Laboratorio con il professore Gabriele Szaniszlò. Il tema era la progettazione di una casa unifamiliare. È stata una bella esperienza”. Racconta il primo anno di Architettura a coloro i quali stanno per iniziare la loro avventura universitaria: “è stato un inizio faticoso ma affascinante. Non ci sono segreti per cominciare bene, ma sono indispensabili passione e costanza. La prima aiuta a non avvertire la fatica, perché accade di rimanere in università da mattina a pomeriggio inoltrato. La costanza è fondamentale per non accumulare ritardo. Gli esami si preparano giorno per giorno. Se si perde tempo all’inizio, poi è complicatissimo recuperare”. Gli esami più complessi? “Il Laboratorio, senza dubbio, e Storia dell’architettura. Una materia, questa, con un programma molto vasto”. Il suo consiglio a chi sta per immatricolarsi è questo: “Sfruttate ogni momento libero qui in Dipartimento per studiare, ripassare gli appunti od esercitarvi. A casa, la sera, è più complicato mettersi sui libri. Gli spazi per studiare non sono moltissimi, ma tra aule dedicate e biblioteca un posto si trova”. Sara Ricciardi, nel corso di Laboratorio di Composizione architettonica ed urbana, ha lavorato alla progettazione di una scuola materna, elementare e media. “È stato molto impegnativo”, ricorda. Anche lei dà qualche che suggerimento alle future matricole. “Essere determinati e non scoraggiarsi – dice – è importante. Frequentare ogni giorno è indispensabile”. Quando le si chiede di indicare gli esami più complicati, risponde senza esitazione: “Analisi 1 ed il Laboratorio”. Interesse e passione sono i requisiti indispensabile per partire bene ad Architettura anche secondo Marino Parisi, un altro studente. “È un Corso di Laurea – sottolinea – che mi ha cambiato la vita. Entro quando apre la sede ed esco quando i custodi chiudono. Tutto questo per cinque giorni a settimana. Consiglio a chi sta per iniziare di fare così”. La costanza, sottolinea, è
fondamentale in particolare per Analisi Matematica 1: “Non è un esame che puoi fare a pezzi, a salti. Va affrontato passo dopo passo, sulla base di quello che il professore spiega a lezione”. Anche per Parisi Composizione è l’esame più duro per le matricole. Il 29 settembre, intanto, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso internazionale “Neapolis, living as a student”, iniziativa patrocinata dall’Assessorato alla formazione e pari opportunità della Regione Campania ed organizzata da Instaura, con il sostegno, tra gli altri, di Architettura dell’Ateneo federiciano. Hanno partecipato 190 studenti provenienti dalle scuole italiane, europee ed extraeuropee, corrispondenti ad 80 gruppi. La premiazione si è svolta nella Chiesa dei SS Demetrio e Bonifacio, nell’ambito della conferenza di presentazione del concorso internazionale di idee aperto agli studenti delle scuole di Architettura e di Ingegneria indirizzo architettura per la progettazione di residenze universitarie nel cuore della città di Napoli.
Fabrizio Geremicca
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