Il paesaggio: esperti internazionali a convegno

Giovedì 11 e venerdì 12 maggio il paesaggio diventa protagonista di una discussione a più voci, che coinvolgerà esperti e studiosi di varie discipline, provenienti da tutto il mondo e riuniti in cinque tavoli di lavoro. È in programma, infatti, nella Chiesa dei Santi Demetrio e Bonifacio, in Piazzetta Teodoro Monticelli, il convegno internazionale “Il paesaggio al centro/integrazione tra discipline”, a cura dei professori Vito Cappiello e Isotta Cortesi. “L’obiettivo che ci siamo proposti un anno fa, quando abbiamo iniziato a progettare questo evento, – racconta la prof.ssa Cortesi – è di creare a Napoli un punto di riferimento per gli studiosi che vogliano dibattere e confrontarsi sul paesaggio. Ci piacerebbe, per questo motivo, che si riuscisse ad istituzionalizzare il convegno, a riproporlo con cadenza annuale alla Federico II”. La discussione nell’ambito della due giorni sarà impostata in forma di conversazione alla quale potranno prendere parte, in qualità di uditori esterni, gli studenti e gli architetti accreditati. “È una formula – prosegue la docente – piuttosto inusuale.
In genere i colleghi sono abituati a parlare di se stessi ad una cerchia chiusa di esperti delle loro stesse discipline. Questa volta, invece, ci saranno tavoli di lavoro, ciascuno dei quali composto da dieci persone che dialogheranno tra loro”. Uno dei cinque gruppi si occuperà di paesaggio, agricoltura e cibo.
Tema particolarmente caldo in una regione come la Campania, dove il marchio d’infamia della Terra dei Fuochi ha finito per accomunare un territorio, a cavallo tra Napoli e Caserta, un’attività umana – l’agricoltura – ed una produzione – dai pomodori alla frutta – fino a diffondere la credenza che dai campi della Campania non possano che derivare alimenti avvelenati. Ingiustificata, come proverà a raccontare Massimo Fagnano, che insegna ad Agraria
della Federico II ed ha seguito molto da vicino le analisi su terreni e prodotti ortofrutticoli le quali hanno dimostrato come, nella Terra dei Fuochi, la produzione agricola sia assolutamente sicura, laddove, piuttosto, ci si dovrebbe preoccupare dell’aria che si respira nei paraggi dei roghi. Con Fagnano ci saranno altri esperti che affronteranno ulteriori temi del rapporto tra paesaggio, agricoltura e cibo. Ospite del tavolo sarà il professore Filippo Arfini, che insegna all’Università di Parma ed è uno studioso del settore agro- alimentare. Paesaggio, catastrofi e cambiamenti climatici è il tema di un altro tavolo di lavoro. “Si discuterà tra l’altro – anticipa la prof.ssa Cortesi – di come attualmente i paesaggisti in Europa lavorano per elaborare progetti capaci di adattare
gli spazi aperti in città agli eventi meteo sempre più estremi che sono innescati dai mutamenti del clima. Per esempio, ai temporali di straordinaria intensità – quelle che alcuni definiscono bombe d’acqua – sempre più frequenti anche in Italia”. Ospite di questo gruppo sarà la prof.ssa Patrizia Caraveo, Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica dell’Università di Milano. Ne fa parte anche Tomaso Montanari, storico dell’arte, docente universitario ed editorialista, il quale terrà anche un intervento incentrato sulla necessità di attuare la Convenzione Europea del Paesaggio, che l’Italia ha ratificato nel 2006 e che fa riferimento alla necessità di attuare il paesaggio come bene comune. Con il terzo gruppo di discussione – Paesaggio, guerre e migrazioni – i riflettori si accenderanno sulle trasformazioni determinate dagli spostamenti di ingenti masse di popolazione da un’area ad un’altra, determinati spesso da
emergenze umanitarie. Ospite del tavolo sarà Pelin Tan, sociologa e storica dell’arte presso la Artuklu University che ha sede a Mardin, una città del sud est della Turchia. Tan sta effettuando studi e ricerche sull’impatto dei campi nei quali vivono migliaia di persone che si sono rifugiate in Turchia per sfuggire alla guerra in Siria. Paesaggio, natura ed ecologia, il focus del quarto tavolo,sarà dedicato , tra l’altro, a discutere su come l’Ecologia, in qualità
di scienza nuova, abbia prodotto studi e su come il tema del paesaggio tenga insieme varie discipline. Ospite Gioia Gibelli, architetto del paesaggio e docente universitario. Tema del quinto tavolo: Paesaggio, città e nuove identità. Tra gli argomenti che saranno affrontati c’è la possibilità di restituire identità a posti degradati attraverso progetti di spazio aperto. “Ci sono esempi molto interessanti – nota la prof.ssa Cortesi – come il Superkilen, un parco
urbano realizzato in un quartiere di Copenaghen multietnico e periodicamente caratterizzato da episodi di violenza”. Interverrà il prof. Juan
Manuel Palerm Salazar della Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, fondatore di Palerm&Tabares de Nava arquitectos. Il convegno è aperto a tutti ed è previsto 1 credito formativo per gli studenti dell’Ateneo.
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