Il prof. Massimiliano Mattei: un ingegnere con la passione per la musica

Ordinario di Meccanica del Volo, già Prorettore alla Ricerca, Informatizzazione e Valutazione dell’Ateneo, brillante pianista con la passione per il Jazz: l’identikit di  una personalità vivace, versatile e dalle molteplici sfaccettature quale è quella del prof. Massimiliano Mattei. “La mia passione per il pianoforte – spiega Mattei – nasce grazie a mia madre che suonava con grande dedizione. Da ragazzo ho studiato seguendo i suoi passi fino a quando si è sviluppata in me la passione per il Jazz, e da lì ho proseguito come autodidatta”. La possibilità di ripercorrere i ritmi musicali degli anni Venti non contrasta con la sua naturale indole tecnica che lo vede docente presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione con sede ad Aversa.Il professore sottolinea: “Ritengo che il jazz sia un ambito musicale particolarmente affine alla matematica, soprattutto quando si sviluppano delle improvvisazioni
strumentali, ove vigono regole armoniche precise. Ci sono ritmi ben scanditi che hanno una valenza razionale e ben organizzata”. Il suo esordio, dal punto di vista musicale, nell’Ateneo c’è stato in occasione dell’ultima rappresentazione del Coro lo scorso 7 maggio. “È stata la prima volta in cui mi sono esibito come pianista, grazie ai colleghi che mi hanno proposto e hanno fatto sì che ricevessi questo splendido regalo. L’esperienza del Coro arricchisce umanamente – afferma Mattei – e culturalmente. Il Maestro Carlo Forni riesce a coinvolgere persone che hanno un background musicale diverso, ma anche carismi diversi. La stessa partecipazione degli studenti ha un valore particolare: all’estero attività aggreganti di questo tipo
sono molto frequenti, avendo a disposizione veri e propri campus, mentre in Italia vi è più difficoltà ad entrare in una tale ottica”. Un evento,
quello tenutosi al Teatro Garibaldi, che non costituirà un unicum, se si pensa in virtù dei prossimi appuntamenti. “Sarò presente in occasione di Futuro Remoto il prossimo 28 maggio – continua Mattei – ma anche in giornate che via via organizzeremo, impegni accademici permettendo, in quanto è stata un’esperienza meravigliosa che mi riserverò di ripetere”. Un vivo fermento che accompagna il docente costantemente e che potrebbe fungere da sprono a chi volesse unire studio e hobby personale. “Le ore in cui mi dedico allo studio del pianoforte – conclude Mattei – in qualche modo restituiscono equilibrio al mio animo nei momenti liberi della giornata. Dedicarmi a suonare questo strumento per me rappresenta qualcosa che completa la mia persona. Poter accompagnare una disciplina tecnica ad una artistica è un ottimo connubio. Quando si hanno fermezza e dedizione, gli spazi da ritagliare per dedicarsi alla cura delle proprie passioni si trovano sempre”.
M.T.P.
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