Il Suor Orsola orienta sollecitando l’interesse alla contemporaneità

Una settimana dedicata alla presentazione dei Corsi di Laurea in Ateneo è l’Open week del Suor Orsola, iniziato il primo febbraio, pieno di innovazioni per questo 2016, che illustra, insieme alle iniziative in preventivo dedicate alle scuole superiori, la prof.ssa Paola Villani: “quest’anno abbiamo cercato di presentarci scegliendo, oltre ad attività formative ed esemplificative, iniziative che sollecitassero i nostri ragazzi sulla contemporaneità. Ecco perché lezioni come “L’Isis e altre storie”, di Diritto sulle Unioni Civili o sul web marketing e la Letteratura nell’era digitale. Dagli studenti vogliamo una grande flessibilità e la voglia di mettersi in gioco; vogliamo stimolarli di più, poiché a volte sembrano rispondere poco alle sollecitazioni esterne. Il nostro obiettivo è insinuare il dubbio che ci sia qualcosa di interessante da scoprire insieme, nonché aiutarli a studiare per l’esame di maturità con simulazioni di test in tutte le discipline, per meglio prendere dimestichezza con le proprie conoscenze”.
Oltre all’Open week sono previste le consuete iniziative di orientamento per le famiglie “come il ‘Welcome day’, che ha riscosso un grande successo l’anno scorso. Vogliamo stringere un patto educativo, presentarci ai genitori dei ragazzi, per condividere progetti sui quali famiglie e Istituzioni da troppo tempo non lavorano insieme. Vorremmo farlo a settembre, quando gli studenti hanno già scelto il loro percorso, per non interferire nella scelta”.
Ancora in preventivo: “le Simulazioni di grandi processi entro aprile e seminari utili alla preparazione dell’esame di maturità, implementati rispetto allo scorso anno. Oltre a quello sul ‘900, aperto agli ultimi anni delle scuole, si tratterà infatti il tema “Europa”, quindi si darà uno sguardo specifico alle Istituzioni Europee”.
Attivo da poco il Laboratorio sulle nuove tecnologie: “grazie ai finanziamenti europei possiamo somministrare ai nostri studenti, anche di secondo e terzo anno, pillole di competenze specifiche in attività integrative, che riguardano l’utilizzo di scanner 3D per i Beni Culturali ad esempio. Piccoli gruppi di studenti saranno guidati da esperti, il che significa uno sforzo non indifferente dei docenti”. Un’altra novità: “Stiamo decidendo anche sulla possibilità di permettere ai ragazzi di sostenere il test selettivo ad aprile, per i Corsi di Laurea a numero chiuso, non vincolati a scadenze Ministeriali, come quello in Scienze della Formazione Primaria, fissando, comunque, una seconda data a settembre per chi non si riuscisse ad organizzare per la prima”.
L’Isis e altre storie
I trecento alunni provenienti dalle varie scuole della Campania, il primo giorno dell’iniziativa, si sono orientati per la maggior parte sui percorsi tradizionali, seguendo lezioni e simulazioni di test. Una trentina, invece, ha preferito l’interessante seminario ‘L’Isis e altre storie’ tenuto dal prof. Antonello Petrillo. “Quella islamica oggi ci appare una società distante e feroce, oscurantista e ignorante. Così pensando, dimentichiamo che se oggi abbiamo la Letteratura greca o una cultura classica, è grazie agli arabi. Oltre al termine jihad, che significa guerra interiore, ne esiste un altro: jadal, che significa confronto. L’Islam è anche questo e non dobbiamo dimenticarlo”, così esordisce il docente. “Oggi vediamo che l’ISIS distrugge le opere d’arte, ma dimentichiamo che nostri militari hanno fatto altrettanto in Babilonia. Quello che non sappiamo è che le opere che spesso vengono distrutte nei loro video di propaganda sono delle copie. Le originali alimentano un mercato nero, che serve all’acquisto di armi. L’idea che ci siamo fatti è che questa società sia terribile con le donne, ma dimentichiamo che il femminicidio esiste anche in Occidente. In Italia ancora oggi le donne hanno problemi a farsi riconoscere il sostegno in maternità, mentre in Iraq, quindici anni fa, le aziende già avevano asili nido all’interno. Per un musulmano la sessualità è un dono di Dio, tant’è che motivo di divorzio è l’insoddisfazione sessuale, perché c’è il divorzio da tempo nel mondo arabo! Noi lo abbiamo dal 1975. Pertanto l’immagine di cesura tra noi e loro non ha ragione di esistere, perché il loro sangue scorre nelle nostre vene”. Parla delle due notizie che circolano attualmente sui quotidiani: “l’ultima strage a Damasco e il Ministro della Difesa francese che afferma che tra i profughi si possano annidare terroristi. L’Isis va di certo condannato, ma non dobbiamo stabilire delle equazioni tra questo e Islam. Se arrivano i profughi da noi, è perché scappano dall’Isis. Gli attentatori del Bataclan avevano tutti nazionalità francese. Chiudere le frontiere non risolve il problema terrorismo, perché il terrorista arriva dal grande aeroporto internazionale, non dai barconi. Quindi non facciamo di tutta l’erba un fascio, non facciamo il gioco dell’Isis!”.
Allegra Taglialatela
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