Il Virtuale ‘Virtuoso’: mostra digitale delle acqueforti di Piranesi per i 30 anni del Corso di Laurea in Beni Culturali

“Geniale, appassionato, originale”. Con queste parole Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, descrive Giovanni Battista Piranesi, protagonista della Mostra Digitale del Suor Orsola Benincasa “Da Roma verso Sud. La veduta e l’Antico nelle acqueforti di Piranesi”, tenutasi lo scorso 7 giugno in diretta Facebook. L’esposizione è stata curata dal prof. Pierluigi Leone De Castris che presenta il famoso incisore con un originale taglio meridionale attraverso stampe che vanno da Roma a Paestum passando per Pompei, in occasione non solo dei 300 anni dalla nascita di Piranesi ma anche dei 30 anni del Corso di Laurea in Beni Culturali. “L’idea è stata quella di affiancare alla mostra fisica, attualmente ospitata all’interno della Galleria del nostro Ateneo, anche una mostra virtuale con contenuti diversi, aggiuntivi, come il problema conservativo esplicato attraverso il confronto con le immagini delle stampe prima e dopo il restauro, e l’accostamento con fotografie dei siti attuali ad opera di Luca Somma, Marco Casciello e Luciano Romano”, spiega  il Curatore. È con l’ausilio della piattaforma “Naviga” del Suor Orsola che si è animata la quarta mostra virtuale guidata dalle dottoresse Francesca De Ruvo e Alessandra Monica Mazzaro che hanno accompagnato gli spettatori nel cuore del vedutismo piranesiano. “Abbiamo realizzato, con l’aiuto degli studenti e dei collaboratori che frequentano il laboratorio, una galleria virtuale che ricalca il nostro piano mostre che da sempre è teatro di iniziative culturali che definiscono la nostra comunità, per questo abbiamo lavorato per renderlo fruibile attraverso un web browser disponibile sul sito (www.mostredigitali.unisob.na.it). Questo spazio era già stato realizzato prima della pandemia per poter rivivere le esposizioni passate e per sperimentare altri tipi di narrazione, è stata una fortuna ritrovarselo già operativo di questi tempi. Ci ha aiutato a trasmettere oltre i limiti dello spazio”, riferisce Roberta Presta, assegnista di ricerca presso il Centro Scienza Nuova.
Fondamentale per la realizzazione di questo spazio espositivo, sia fisico che virtuale, è stata Gabriella Pace, Restauratore Capo dell’Istituto Centrale per la Grafica, con la collaborazione delle restauratrici Miriam Pitocco (Istituto Superiore Conservazione e Restauro) e le tre libere professioniste Lavinia Brugiotti, Laura Gambari e Valentina Vianello, grazie alle quali sono state completamente recuperate e musealizzate ben tredici stampe; per non parlare dell’illustre ospite José María Luzón Nogué, Direttore della Real Academia de San Fernando, già Direttore del Museo del Prado e del Museo Arquéologico Nacional di Madrid che ha animato l’evento con un interessante affondo non solo sulla storia dell’acquisizione delle opere di Piranesi da parte dell’Academia, ma anche sui guizzi dello stesso artista.
“Ho solo una parola per concludere questo pomeriggio bellissimo: grazie. Non posso che commuovermi davanti a questo ecosistema che mette insieme musei, università, ricerca, formazione e terzo settore, non potevamo festeggiare meglio i 30 anni di Beni Culturali!”, conclude la Direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche prof.ssa Paola Villani.
Maria Cristina Actis
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