L’Ateneo è pronto per la riforma

Cinque facoltà, dieci corsi di laurea, quattro diplomi di laurea, una scuola di specializzazione post laurea, un corso di perfezionamento: questo è il Navale alle soglie del 2000. Un altro anno è passato scandito da trasformazioni, crescita, e un  nuovo bisogno di spazi e  di adeguate strutture edilizie. “La didattica dei corsi di laurea di Economia, Scienze Nautiche, Ingegneria è quasi totalmente concentrata in via Acton quella dei diplomi si svolge da quest’anno al Santa Dorotea – dice il prof. Gennaro Ferrara Rettore del Navale- Gli istituti di studi aziendali ed economici sono in via Medina, i restanti in via De Gasperi”. Da questo primo quadro emerge una situazione edilizia ancora difficile ma che “alla luce della disponibilità, a lavori ultimati, dell’edificio al centro direzionale, dove verranno trasferite le facoltà di Scienze Nautiche e di Ingegneria, e della trattativa in corso con l’Amministrazione Finanziaria dello Stato, per la concessione al Navale, di  un edificio al Centro storico di Napoli da destinare alla facoltà di Giurisprudenza, ci garantiranno che le prospettive a medio termine dovrebbero assicurarci una certa tranquillità”, sottolinea il Rettore. “Il riequilibrio del finanziamento alle università,  basato ora sul numero di iscritti grazie al Ministro Zecchino, permetterà al Navale di intraprendere anche una politica di acquisizione di nuove risorse (docenti, tecnici, personale amministrativo); questo potenziamento porterà ad un miglioramento del rapporto numerico tra docenti e studenti per tutte le facoltà del Navale”.
Il futuro dell’Ateneo è nella riforma della didattica e dello stato giuridico della docenza: “una riforma a cui siamo già preparati, pronti a modificare lo statuto, individuando le nuove classi, sia quelle relative ai corsi triennali che a quelle di specializzazione; al momento siamo già in grado di individuare dieci classi che potranno essere presenti nel nostro Statuto, comportando l’integrazione delle nostre specializzazioni, come per Scienze dell’economia e della gestione aziendale e per Scienze e tecnologie della navigazione marittima ed aerea che rappresentano la trasformazione di due attuali corsi con le nuove classi”. La riforma dello statuto prevederà un migliore utilizzo dei docenti  “con l’augurio che  la riforma dello stato giuridico sia realizzata al più presto, come legittima conseguenza del processo riformistico che ha già interessato gli istituti di ricerca e la didattica”. “L’adeguamento dello statuto comporterà inoltre la trasformazione del Navale da Istituto Universitario in Università degli Studi” conclude il Rettore.
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