L’esperienza del tirocinio in laboratorio

Camice bianco indosso, occhiali protettivi, guanti chirurgici e mascherina e, immancabile, tanto entusiasmo. Sta per cominciare una nuova giornata nel Laboratorio di Biologia la tirocinante Ludovica Martinisi, al terzo anno di Scienze Biologiche. “Ringrazio il prof. Roberto Sandulli che mi ha dato la possibilità di svolgere il mio tirocinio curriculare intra-moenia – premette – Altri colleghi non sono stati così fortunati. Gli ingressi in laboratorio sono sempre contingentati e non tutti i docenti hanno la possibilità di far venire studenti a lavorare in sede”. Qual è la giornata tipica di una tirocinante tra attrezzi di microscopia, becher, provette e animali fissati in alcool? “Io sono nel campo della Biologia Marina e, al momento, sono in corso d’opera diversi progetti scientifici. Nello specifico, mi sto occupando della valutazione di un impatto ambientale attraverso lo studio di macrobenthos, cioè animali che vivono sopra e dentro il sedimento marino”. Un’attività di analisi, questa, “che ho intenzione di continuare a sviluppare anche per il progetto di tesi di Laurea sperimentale. Conto di laurearmi alla prima data utile di settembre e poi proseguirò, sempre alla Parthenope, con il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Biologia per la Sostenibilità”. L’esperienza laboratoriale, sottolinea, è “fondamentale per uno studente di Scienze Biologiche così come per chi studia discipline scientifiche. Il laboratorio ci permette di vedere e comprendere le applicazioni tecniche della teoria facendo sì che i concetti studiati non siano solo pure nozioni”. L’applicazione ad un caso reale, dunque, è fondamentale “per la nostra preparazione. Il Corso di Scienze Biologiche, in questo senso, ci ha dato molte opportunità di apprendimento tra momenti in cui si assiste ad esperimenti condotti dai docenti e momenti in cui tocca a noi operare e in cui veniamo guidati all’utilizzo dei tipici strumenti da laboratorio”. Tra le attività laboratoriali più interessanti, ad esempio, “abbiamo svolto quelle di Citologia, Istologia, Chimica Organica. Le chiusure della pandemia hanno provocato dei disagi ma, fortunatamente, non ci hanno penalizzato perché siamo comunque riusciti a fare quel che c’era in programma. Sono contenta della formazione che ho ricevuto”. Ludovica, attualmente, fa parte anche della rappresentanza studentesca essendo in Consiglio degli Studenti e nel Consiglio del suo Corso di Laurea: “Quel che desideriamo tutti è il ritorno alla normalità. Ora sembra che la situazione stia migliorando, alcune lezioni sono terminate in presenza e anche gli esami si terranno in sede”. Quanto al comparto Biologia, invece, “ci stiamo concentrando sulla nuova Magistrale che, lanciata in un anno difficile, adesso ha bisogno di promuoversi e di farsi conoscere. La macro-tematica rappresentata dalla Biologia per la Sostenibilità non è diffusissima nelle università”. Rappresenta, invece, “un indirizzo per il futuro che non va trascurato. L’attenzione alla sostenibilità oggi la si sta incontrando tanto. Pensiamo alle politiche green che stanno attuando molte amministrazioni o, ad esempio, all’Agenda 2030”.
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