La “Gente di Napoli” negli scatti di una fotografia

Parte da New York e si insinua tra i vicoli di Napoli il progetto fotografico ideato da Vincenzo De Simone, studente della Specialistica di Psicologia al Suor Orsola Benincasa con la passione per la fotografia. Il giovane laureato eccellente, che aveva già esposto nella sede dell’Ateneo i suoi scatti durante il Natale Alsob 2013, stavolta è riuscito a mettere su un’iniziativa di grande respiro che parte da ‘Humans of New York’, il format di Brandon Stanton che si propone di raccontare realtà metropolitane così variegate come quella newyorkese attraverso i volti dei suoi abitanti, e, riadattato, arriva fino a ‘Gente di Napoli-Humans of Naples’. “Il lavoro di Stanton mi ha molto colpito – racconta Vincenzo – e già da due o tre anni penso di mettere in pratica qualcosa di simile anche qui. È stato esportato a Parigi, Milano, Roma, adesso, grazie al patrocinio del Suor Orsola, dei Comuni di Napoli e San Giorgio a Cremano e della Regione Campania, sono riuscito a far partire questo format anche nella nostra città”. Lo scopo “è raccogliere e raccontare le vite delle persone, degli abitanti di città multietniche come la nostra e di raccontare la stessa città attraverso queste storie. Una sorta di indagine sociale attraverso la fotografia e i social network. È un modo per Napoli e la sua gente di essere finalmente altro rispetto agli stereotipi che la affliggono, di cogliere e di raccogliere le mille sfaccettature sociali di una realtà in cui si incrociano ormai tante diverse culture, attraverso la chiarezza e la semplicità incontestabile di una fotografia”. Un’idea che può spingere i napoletani a riappropriarsi della loro città, “occupando simbolicamente, e per sempre con uno scatto, i quartieri, le strade, gli spazi in cui si trovano e nel contempo spingere i tanti cittadini non napoletani che la abitano o i turisti di passaggio a raccontarne i suoi profili di spiccata multiculturalità e multietnicità”.
Partecipare a questa iniziativa è semplice: basta inviare una propria foto, uno scatto, un’immagine della città a lagentedinapoli@gmail.com, accompagnata da un proprio pensiero, che descriva o racconti quel momento. “L’idea è immortalare dei volti, pure con dei selfie. Anche un panorama o uno squarcio di vita cittadina può essere un ‘volto’. Non ci saranno filtri: ognuno sarà libero di esprimersi come meglio crede. Io stesso scatterò delle mie foto che parteciperanno al concorso, accompagnandole con dei miei pensieri. È essenziale unire alla foto una frase che risponda a domande come: cosa significa vivere a Napoli? Cosa significa essere napoletani? E ai non napoletani chiediamo di esprimere un pensiero su cos’è per loro Napoli, cosa hanno sentito dire su Napoli e qual è la loro opinione”, spiega Vincenzo.
Sarà poi il popolo della rete a decidere quali sono le foto più significative e che faranno quindi parte dell’esposizione prevista nel mese di marzo al Piano Mostre del Suor Orsola: “Le foto potranno essere inviate e votate almeno fino a tutto il mese di gennaio. Per adesso ne sono arrivate più di 70 e abbiamo ricevuto quasi 5 mila ‘mi piace’ sulla pagina del concorso”.
Valentina Orellana
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