La cantante Angela Luce a Sociologia

L’attrice e cantante napoletana Angela Luce chiude il corso di Sociologia dell’industria culturale del prof. Sergio Brancato. L’ultima lezione, tenutasi il 27 maggio, di un semestre di studi sulle forme dell’immaginario e sulle dinamiche di comunicazione legate ai media che hanno raccontato il Novecento, è stata impreziosita dalla presenza della Luce, invitata a salire in cattedra per la terza volta, nella sua carriera (l’incontro segue quelli tenuti all’Università di Bologna e di Napoli), per raccontare ai ragazzi la sua storia di vita. “Io, ahimè, non ho studiato, sono ignorante – esordisce l’attrice, che ha mosso i suoi primi passi giovanissima (“non avevo ancora compiuto quattordici anni”) – ho la quinta elementare e, oggi, è un grande onore essere in questa Facoltà”. Ciò non le ha impedito di lavorare con i più grandi artisti e registi italiani: da Zeffirelli a Patroni Griffi, Visconti, Pasolini, Zampa, De Sica, Sordi. “Subito dopo aver partecipato alla Piedigrotta Bideri, – racconta con molta semplicità – con la canzone Zì Carmilì, sono passata al teatro. Ero giovane, bellissima, perché anche il fisico conta nello spettacolo, e con tanta voglia di fare. Un giorno, un amico di mio padre mi fece conoscere Eduardo, il quale, dopo avermi vista, mi fece subito un contratto, senza alcun provino”. Una carriera in ascesa, “fatta anche di sudore e sacrifici”, divisa tra musica e recitazione. “La voce è un dono che ho avuto da Dio”, afferma la Luce poco prima di intonare So bammenella ‘e copp e quartiere, tra i suoi successi  presenti nell’Archivio storico della canzone napoletana. Non manca un accenno al forte legame con la città di Napoli, tra le parole di ‘O sole mio e i fragorosi applausi degli studenti, a cui segue un commento sull’attuale situazione che vive il capoluogo partenopeo. “Amo Napoli ma, quando la vedo così abbandonata, vorrei dire ai politici che ci rappresentano di vergognarsi!”. Alcune poesie di Angela Luce, inserite nella sua prima raccolta pubblicata nel 2008 per l’editore Guida, dal titolo ‘Momenti di… Luce’, – vincitore del Premio Speciale del Presidente (unitamente a Sergio Zavoli e Guido Ceronetti), assegnato nell’ambito del Premio Letterario Camaiore 2009 – sono già divenute canzoni, grazie alle musiche di Leonardo Barbareschi, mentre, per altre, l’attrice ha scelto la giornalista Dora Celeste Amato Ciliberto, moglie dell’ex Rettore del Federico II Carlo Ciliberto, quale interprete. Calorosa la partecipazione del giovane pubblico presente in aula. “Purtroppo, l’industria culturale napoletana – ha detto la prof.ssa Enrica Amaturo, Direttore del Dipartimento di Sociologia – si è impoverita molto ultimamente. Ci sono personalità artistiche su cui bisognerebbe investire!”.
Maddalena Esposito
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