La parola agli studenti

Sono tantissimi, tutti con sogni e aspettative diverse, gli allievi delle scuole superiori che affollano il Salone dello Studente. C’è chi ha una visione positiva del proprio futuro, forte di una scelta ragionata e orientata verso un lavoro ‘sicuro’. Ad esempio, Miriam Cutaneo del liceo scientifico “Giordano Bruno” di Grumo Nevano che afferma: “vorrei diventare logopedista o fisioterapista. Nell’ambito sanitario credo che vi siano molte porte aperte, quindi mi sento più fiduciosa per il futuro”. Come lei anche Veronica Filosa del liceo scientifico “Adriano Tilgher” di Ercolano: “vorrei iscrivermi ad Ingegneria, ma non so ancora se Informatica o Elettronica. Ho trovato molto utile questa iniziativa. Non ho paura del mio percorso universitario e soprattutto sono consapevole che con la laurea in Ingegneria ci sono molte più possibilità di trovare un lavoro”. Qualcuno ha maggiore serenità rispetto ai propri coetanei perché è rassicurato dal poter contare sulla realtà lavorativa di famiglia: “vorrei studiare Economia e Commercio, lavorare in banca come contabile oppure cercare di fare qualcosa per mandare avanti l’azienda di famiglia. Il futuro non lo vedo molto roseo perché siamo in Italia, però mi sento più tranquillo perché so di avere più possibilità di sbocco”, afferma Domenico Visone, liceo scientifico “Salvatore Cantone” di Pomigliano D’Arco. Dario Crispino, dell’istituto tecnico “Cristoforo Colombo”, invece, rappresenta la categoria di coloro che sperano che le cose nel nostro Paese possano migliorare: “mi piacerebbe studiare Ingegneria Navale. L’ambiente universitario non mi spaventa, l’unica cosa che mi crea un po’ di ansia sono solo i test preselettivi. Io sono molto determinato e voglio rimanere in Italia, sperando però che le cose possano aggiustarsi”. Poi, c’è la fetta degli studenti ancora molto indecisi, che oscilla fortemente tra percorsi di laurea totalmente diversi, come Greta Verrone, liceo scientifico “Antonio Gallotta” di Eboli: “vorrei provare Architettura o Economia e Management. Mi piacerebbe diventare una designer di interni, ma non so se troverò lavoro in futuro”. Infine, c’è un’altra importante percentuale di studenti da prendere in considerazione, quella di coloro che non sanno se andranno all’Università e che, nel valutare questa scelta, ritengono decisivo l’ultimo anno scolastico: “da grande spero di fare l’ottico, magari aprirmi un negozio. Non so davvero se continuerò gli studi, tutto dipenderà dall’anno in corso”, afferma Emanuele Cairo, dell’Isis “Pagano-Bernini”. Anche il suo compagno Alfonso Apice ha la stessa convinzione: “non lo so cosa voglio fare da grande, sono interessato a seguire l’orientamento di Medicina, perché comunque riguarda anche le mie materie di Optometria e contattologia. Il futuro lo vedo nero e non so se proseguirò gli studi, dipende da come andrà il mio ultimo anno scolastico”.
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