Laureandi e laureati all’IRBM di Pomezia

Da Capua a Pomezia. Cambia la meta, ma l’obiettivo resta lo stesso: mettere i laureandi del Dipartimento di Farmacia in contatto con mondi che potrebbero costituire il naturale approdo di un percorso iniziato anni fa. Così, dopo l’esordio datato 30 marzo, che permise a una ventina di studenti di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche di conoscere da vicino l’industria Pierrel Research, è pronta a concedere il bis l’iniziativa che porta le firme del professor Paolo Grieco, Presidente del Corso di Laurea in CTF, e dei membri dell’AISF, l’Associazione Italiana Studenti di Farmacia. Proprio il professor Grieco, docente di Chimica Farmaceutica, entra nel dettaglio: “il prossimo 4 dicembre andremo all’IRBM di Pomezia, uno dei centri di ricerca più importanti d’Italia e un vero e proprio punto di riferimento per lo sviluppo dei farmaci”. La visita sarà “imperniata sulla ricerca. Visiteremo laboratori e conosceremo gli approcci delle ricerche industriali che sono molto diversi da quelli accademici. Ci mostreranno sicuramente cose molto interessanti. Quest’industria, ad esempio, ha un database di molecole conservate in un ambiente particolare che permette di riutilizzarle, portando naturalmente a dei risparmi notevoli se si pensa che per produrne una servono quasi due miliardi di dollari”. Iniziativa aperta a “tutti gli studenti prossimi alla laurea” che, questa volta, saranno in compagnia anche di “alcuni laureati ai quali verrà concessa la possibilità di sostenere un colloquio. L’IRBM è in procinto di effettuare nuove assunzioni, quindi questa mi sembra l’occasione giusta per presentare all’azienda chi ha studiato da noi”. Partenza da via Montesano alle 8 del mattino. I partecipanti possono anche lasciare il portafogli a casa: “il Direttore di Dipartimento ci ha messo a disposizione l’autobus. L’azienda ospitante, invece, ci offrirà il pranzo. Considerato che torneremo in serata, i ragazzi faranno quest’esperienza a costo zero”. Porte aperte per “circa trentacinque ragazzi. Non è possibile coinvolgerne di più, per esigenze dell’azienda”. Resta nelle intenzioni dell’organizzazione l’attuazione di un turnover che porterà a Pomezia un gruppo completamente diverso rispetto a quello che è andato a Capua, per far vivere quest’esperienza a quante più persone possibile. Chi resterà fuori anche questa volta, potrà rifarsi l’anno prossimo quando “organizzeremo una visita alla Johnson & Johnson. È un progetto in cantiere. Dobbiamo ancora definire una data precisa, che sarà fissata comunque da marzo in poi, e la sede che ci ospiterà”. Per rispondere presente alla visita di dicembre ci si può rivolgere al docente o a chi sta collaborando all’organizzazione, come il rappresentante degli studenti Ignazio Antignano: “il Dipartimento ci permette di stampare e di esporre avvisi nei quali diamo tutte le spiegazioni. Poi, visto che la visita interessa soprattutto ai laureandi, divulgheremo la notizia nei laboratori”. I risultati passati dimostrano che la risposta degli studenti è piena di “entusiasmo. I ragazzi vogliono vedere cosa c’è dopo la laurea. Peccato per il limite alle adesioni. Purtroppo dipende dall’azienda che non può gestire grandi numeri”. Partecipa come organizzatore, ma anche come neolaureato pronto ad affrontare il colloquio di lavoro, Francesco Esposito: “per noi laureati è un’esperienza di altissimo livello che ci permette di conoscere un mondo di difficile accesso, come quello professionale. Da questo punto di vista, l’università ci segue tanto ed è un fondamentale punto di raccordo tra noi e le aziende farmaceutiche”. 
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