Le Scuole Politecniche tra fascino e opportunità occupazionali

“Facciamo in modo che metodo e voglia di affermarsi rendano l’Italia un posto migliore, ma non inseguite solo gli sbocchi o la remunerazione. Se avete una vocazione, con l’impegno i successi arrivano”, dice il prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica fridericiana facendo gli onori di casa in un’Aula Rossa da tutto esaurito per le presentazioni dei Corsi di Studio in Scienze, Architettura e Ingegneria delle Scuole Politecniche e del Corso in Restauro dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa. 
I Corsi di Laurea Scientifici. “Siete qui per avere elementi di valutazione”, sottolinea il prof. Francesco Aliberti (Collegio Scienze Federico II). Lo studio della vita esercita sempre molto fascino fra i ragazzi. Le diverse professioni. Si parte dal biologo. “Un biologo si occupa di diagnostica, nutrizione, ambiente, anche marino, sicurezza alimentare. Il motore per tutto è la curiosità”, afferma la prof.ssa Vincenza Laforgia (Federico II). Quella del biologo “è una figura versatile, in grado di lavorare in ambiti diversi, apportando importanti contributi”, informa la dott.ssa Paola Di Donato (Parthenope). “Il nostro è un lavoro di responsabilità”, dice il prof. Elio Coppola (Scienze Ambientali Seconda Università). Altro campo affascinante, l’Informatica. “Il mondo intorno a noi utilizza algoritmi informatici, pertanto si lavora a stretto contatto con altri specialisti anche nel campo marino, dal momento che il nostro Dipartimento offre l’unico Corso in Italia di Scienze Nautiche e Aeronautiche”, sottolineano i professori Alessio Ferone e Raffaele Montella (Parthenope). “I laureati in Informatica trovano subito lavoro, ma questo ha anche degli svantaggi, perché decidono di non proseguire gli studi e dopo qualche anno ritornano all’università perché la formazione Magistrale è importante, anche in termini di aspettative lavorative”, fa notare il dott. Angelo Ciaramella (Parthenope). Tanti gli interrogativi intorno alle professioni del fisico e del matematico. “L’idea diffusa è che un fisico faccia cose strane. In verità si tratta di una persona che risolve problemi”, spiega il prof. Filippo Terrasi (Seconda Università). “I matematici non sono geni, ma persone normali con grandi possibilità, perché dietro ogni innovazione c’è un matematico”: le parole della dott.ssa Angela Borrata (Seconda Università). Però “serve tanta volontà per affrontare questi studi, ma se c’è la passione si supera tutto”, la testimonianza di due studentesse iscritte a Scienze Biotecnologiche, Concetta Piscitelli e Filomena Carbone (Seconda Università).
Architettura. Incardinati nell’area Politecnica anche gli studi in Architettura. “Tutta l’Architettura occidentale guarda al nostro territorio”, sostiene il prof. Nicola Flora (Federico II). “Anche il titolo triennale offre delle opportunità. Ci sono molti bandi dedicati alla figura dell’architetto junior”, sottolinea la prof.ssa Antonella Di Luggo, Presidente del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura (Federico II). “Esiste un organo, quello della creatività, che si sviluppa con il tempo. Serve a coniugare estetica ed etica in modo da realizzare oggetti e strutture che abbiano forma, funzione e fattibilità. Non trascurate il settore del Disegno Industriale per le ricadute occupazionali”, sollecitano le prof.sse Sabina Martusciello e Dolores Morelli (Seconda Università). “Sono studi che aprono tantissimo la mente”, dice alla platea Stefano Riccio, studente in Scienze dell’Architettura alla Federico II. Inserito nella stessa area culturale, c’è anche il Corso di Restauro dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa, uno dei quattordici presenti in Italia, aperto a soli quaranta studenti, con elevate ricadute occupazionali. “La nostra formazione lega insieme teoria e pratica, con tanti laboratori che sfruttano tecnologie d’avanguardia”, illustrano il prof. Carmine Megna e la dott.ssa Ilaria Improta. A cavallo fra il settore dell’Architettura e quello dell’Ingegneria, i Corsi in Ingegneria Edile-Architettura, presenti alla Federico II ed alla Seconda Università. “Michelangelo, Brunelleschi erano insieme architetti e ingegneri. Noi oggi stiamo cercando di rimettere insieme queste competenze separate fra loro nell’800”, sottolinea la prof.ssa Carolina De Falco (Seconda Università). 
Ingegneria. Grande l’interesse della platea per gli studi in Ingegneria sui quali verte anche il maggior numero di domande. “L’Ingegnere è una persona che costruisce”, spiega il prof. Giuseppe Del Giudice (Federico II). Disciplina del primo anno, cruciale in tutti i Corsi di Laurea presentati in aula e per alcuni Corsi di Ingegneria propedeutica al prosieguo del percorso di studio, l’Analisi Matematica. “La cosa più difficile nelle discipline di base è trasformare la teoria in fatti concreti”, dice il prof. Alessandro Mandolini (Seconda Università). “Molto del lavoro di un ingegnere è anche design, per cui coltivare l’interesse per l’arte e la bellezza, soprattutto per noi italiani, è cruciale”, la visione del prof. Maurizio Migliaccio (Parthenope).
Accanto ai consigli specifici, quelli generali, validi per qualunque campo. “Cercate di vivere quanto più possibile l’università”, invita il prof. Stefano Perna (Ingegneria Parthenope). “Cominciate già ora a venire all’università a parlare con i vostri colleghi più grandi, anche stranieri” (prof. Migliaccio). “È la vostra vita. Cercate di capire chi siete e se volete andare presto via di casa”, dice la prof.ssa Daniela Lepore (Architettura Federico II). “Mio padre aveva scelto per me tutt’altro percorso. A volte serve anche questo coraggio per raggiungere degli obiettivi”, confessa il prof. Flora. “Non trascurate percorsi internazionalistici”, è il consiglio del dott. Luca De Sanctis (Ingegneria Parthenope, Corso di Laurea Ingegneria Civile e Ambientale in collaborazione con la New York University).
Le domande
degli studenti
Tante le domande degli studenti. “Un chimico e un ingegnere chimico hanno sbocchi diversi?”. “Spesso si sovrappongono, in genere un chimico svolge analisi, mentre un ingegnere si occupa di strutture e impianti” (prof. Aliberti). “Che possibilità ci sono di diventare un ricercatore nel campo della Fisica?”. “Ci sono tante possibilità, anche per una persona normale. Occorre laurearsi in maniera eccellente, ma pensate anche a un piano B” (prof. Aliberti). “Quali sono gli sbocchi per un ingegnere aerospaziale?”. “Si tratta di un campo in cui si lavora sempre in gruppi, per cui non si avrà mai una totale autonomia e bisogna mettere in cantiere la possibilità di dover andare altrove” (prof. Mandolini). “L’Italia è leader in campo industriale del settore aerospaziale e la nostra Agenzia Spaziale sta facendo grandi investimenti” (prof. Migliaccio). “Cosa si deve studiare per lavorare nel settore automobilistico, in particolare in quello dei motori ibridi?”. “Rispetto al passato, è diventato un campo trasversale in cui ha grande rilevanza anche l’elettronica” (prof. Mandolini). “Il nostro Corso in Meccanica offre una Laurea Magistrale in Energetica che consente di approfondire questi aspetti”. “Ingegneria Gestionale offre maggiori opportunità di un titolo in Economia?”. “È un titolo richiesto, ed è anche uno dei Corsi più affollati” (prof. Del Giudice). “È vero che le università del Nord offrono una preparazione migliore?”. “Non lo credo affatto. Anzi, tanti docenti universitari del Nord hanno nomi del Sud” (prof. Mandolini). “Tutti noi, però, dobbiamo migliorare la qualità dei servizi” (prof. Migliaccio).
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