Matricole nei Poli Est e Ovest, lezioni degli anni successivi a San Giovanni solo per alcuni Corsi di Laurea

Pieno di sfide organizzative, logistiche, programmatiche. Così si presenta l’anno che verrà per il Collegio di Ingegneria della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. Nonostante l’inaugurazionedi nuove sedi, Ingegneria non vede esaurire la propria insaziabile famedi spazi, provocata dal costante aumento delle immatricolazioni, che obbliga continuamente a rivedere previsioni e decisioni, come quella di lasciare definitivamente Monte Sant’Angelo a favore degli studenti Magistrali di Biologia e di quelli di Scienze Geologiche in via di trasferimento dal Centro Storico. “Eravamo convinti che tre plessi a Fuorigrotta e l’apertura del complesso di San Giovanni, sebbene non a regime, potessero rispondere alle esigenze. Abbiamo avuto, però, un
incremento significativo delle iscrizioni e sebbene ci sia la tendenza ad un nostro progressivo disimpegno da Monte Sant’Angelo, sono tante le dinamiche e i fattori da valutare e incrociare. Purtroppo per pianificare i prossimi anni ci vorrebbe la sfera di cristallo o, piuttosto, sviluppare un approccio più simile a quello degli analisti finanziari”, afferma il Presidente della Scuola Piero Salatino. Poi sottolinea quanto l’aumento delle richieste interessi l’intera area tecnologica:“nelle prossime settimane stabiliremo le strategie per il prossimo anno a Ingegneria. La linea di indirizzo espressa dai Dipartimenti
è di replicare tutti i canali del primo anno sia nell’area Ovest che in quella Est, con una prosecuzione degli anni successivi presso quest’ultima sede solo per alcuni Corsi di Laurea”. In prospettiva, l’orientamento sembra essere quello di procedere alla parziale differenziazione e specializzazione degli indirizzi presenti presso i due Poli dal momento che non sembrano esserci le forze sufficienti per sostenere una didattica completa su entrambi i fronti. Tuttavia San Giovanni resta un sito ancora in evoluzione: “è stata avviata la costruzione di un ulteriore lotto e ci auguriamo di avere, nel giro di due o tre anni, ulteriori aule”, prosegue il prof. Salatino. Negli incontri programmati per i prossimi giorni si discuterà della possibilità di modificare le procedure di iscrizione al primo anno, visto il parziale fallimento del sistema basato sulla preiscrizione a cui ha fatto ricorso solo un terzo circa della platea studentesca: “altrove
questa modalità funziona molto bene, ma qui le scelte maturano tardi. Gli studenti preferiscono avere fino all’ultimo la possibilità di decidere e si tende a procrastinare. Potrebbe essere uno strumento che ci consentirebbe di arrivare all’autunno con un quadro meno aleatorio, ma con molta probabilità torneremo ad un sistema di iscrizione tradizionale, conservando però un’opzione sulla scelta della sede in relazione al tempo, chi si iscrive prima potrà decidere dove seguire”. Le novità più interessanti riguardano però le iniziative sul fronte della didattica, in particolare di quella Magistrale sulla quale si
concentrerà il dibattito. In prospettiva si valuta la possibilità di creare percorsi più interdisciplinari, con una maggiore flessibilità curriculare: “si tratta di spunti di riflessione condivisi con l’Ateneo, ma tutta l’area scientifica è esposta ad aggiornamenti continui che speriamo di riuscire a portare avanti in tempi rapidi”, conclude il Presidente. Infine, la Scuola Politecnica parteciperà alla XXXI edizione di Futuro Remoto, in programma dal 25 al 28 maggio in Piazza del Plebiscito.
Simona Pasquale
- Advertisement -




Articoli Correlati