Medicina si rifà il look

La Facoltà di Medicina della Seconda Università si rifà il look. Particolari e dettagli dell’operazione sono spiegati dal Preside Franco Rossi: “l’undici gennaio sono state aggiudicate le ultime gare di appalto relative ai lavori che saranno effettuati per ristrutturare tutte le aule della facoltà e renderle più idonee alle esigenze della didattica. Nel giro di un anno, al massimo di un anno e mezzo, in base ad un programma concordato con i presidenti dei corsi di laurea, tutte le aule saranno ristrutturate. E’ un impegno economico non indifferente assunto in gran parte dall’ateneo, con il contributo della presidenza, che prevede interventi di portata variabile; dal semplice oscuramento di alcune aule alla ristrutturazione radicale di quella di Farmacologia, allo stato dei fatti la più bisognosa di lavori. Ad intervento ultimato saremo forse in condizione di realizzare un obiettivo che perseguiamo da tempo: concentrare tutta l’attività didattica formale in centro storico, lasciando presso le altre strutture sparse sul territorio solamente l’attività opzionale”. Altre novità bollono in pentola, come sottolinea il Preside. “A S. Andrea delle Dame la facoltà ha progettato di creare un nuovo spazio per gli studenti, aule da destinare allo studio autonomo ed individuale. Nel complesso di Santa Patrizia, invece, sono in via di allestimento una nuova biblioteca, a disposizione dei docenti e degli studenti, ed uno spazio multimediale, attrezzato con computer, per gli studenti”.  Nell’ottica del potenziamento della didattica s’inquadra anche la recente destinazione ad aula di esercitazioni di un nuovo spazio nell’ex Scuola Infermieri di Ostetricia, al cui interno, spiega il prof. Rossi “gli studenti potranno esercitarsi sui manichini e sugli altri strumenti didattici che la facoltà ha recentemente acquistato”. 
Un volume
sull’attività
scientifica
Il 17 gennaio, nel frattempo, si è svolto il Consiglio di Facoltà. Molti gli argomenti all’ordine del giorno, dalla discussione del controverso decreto Bindi alla chiamata dei docenti quali hanno vinto i recenti concorsi ad associato ed ordinario. Ma soprattutto, spiega il preside, “la proposta che ha avanzato la facoltà di istituire un centro per il trapianto autologo di cellule staminali, particolarmente vantaggioso per la terapia di alcune gravi patologie, leucemie in testa. Il progetto prevede che abbia sede nel centro storico e che si avvalga della collaborazione di Ematologia, Oncologia Pediatrica ed Oncologia. La Seconda Università di Medicina fa didattica e ricerca, questo è bene ricordarlo. Proprio in questi giorni è in diffusione il volume sull’attività scientifica svolta in facoltà negli ultimi nove anni, con annessa valutazione del lavoro che è stato svolto dai gruppi di ricerca”.  
Presentando il volume il Preside esprime un auspicio: ”tale volume permette di far conoscere meglio a noi stessi ed all’esterno della facoltà la nostra attività scientifica ed i temi di ricerca che la caratterizzano e può rappresentare uno stimolo per tutti i ricercatori, soprattutto per i più giovani, a fare meglio, anche in uno spirito di leale e giusta competizione”. Ma quali sono stati, nell’arco di periodo considerato, i settori disciplinari della Seconda Università all’avanguardia nell’ambito della ricerca internazionale e nazionale? Il professor Rossi cita, tra quelli preclinici, “la statistica medica, la farmacologia, la biochimica, la biologia molecolare, la biologia applicata, la biofisica, la microbiologia, la patologia generale, la fisiologia umana”. Tra quelli clinici “soprattutto la nefrologia, la genetica medica, l’oncologia medica, la psichiatria, la gastroenterologia, la endocrinologia, la chirurgia cardiaca, la medicina interna, la neurologia, le malattie cutanee e veneree, le malattie infettive, la diagnostica per immagini, le malattie dell’apparato respiratorio e quelle dell’apparato cardiovascolare”. Aggiunge: “in realtà tutti i colleghi dei vari settori disciplinari, soprattutto negli ultimi anni, hanno dimostrato, con le pubblicazioni presentate, di aver dato un notevole impulso alla ricerca ed un significativo contributo alla crescita della nostra facoltà alle soglie del terzo millennio”. Il progetto è stato reso possibile dai componenti della Commissione scientifica della facoltà (professori A. Bruzzese Saccardi, G.Capasso, Fulvio Della Regione, Giuseppe Di Iorio, Silvano Esposito, Gennaro Mazzarella, Bruno Moncharmont, Alessandro Weisz, Aldo Moraci, Bruno Nobili, Giuseppe Paolisso, Ernesto Rinaldi, Maria AntoniettaTufano, Giorgio Gombos, Nicola Colacurci, Silvestro Canonico, Riccardo Pierantoni, Gabriele Valentini, Ciro Gallo, Maria Cartenì). L’attività di coordinamento è stata svolta dal professor A. Filippelli, dai dottori M. Falciani e G. Falcone, dalle signore C. Marzano ed A. Palla.
Fabrizio Geremicca
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