Monte Sant’Angelo, una sede da vivere a tempo pieno

Monte Sant’Angelo è una delle strutture universitarie più grandi e articolate dell’Ateneo, la prima della città progettata per essere un vero campus, nel quale vivere l’università a tempo pieno. È un vasto complesso, costituito da una serie di edifici, suddivisi in blocchi identificati con le lettere dell’alfabeto. Gli edifici, sono spesso comunicanti e la loro disposizione segue il dislivello dei fianchi della collina.  “La struttura è bellissima, qui c’è tutto e si può restare anche tutta la giornata” dice con entusiasmo Davide Longo, studente di Economia Aziendale. Il primo edificio che si vede dalla strada, comunemente denominato, Centri Comuni, è la sede in cui sono concentrati la maggior parte dei servizi. Qui ci sono le Segreterie delle due principali Facoltà ospitate -insieme ad alcuni Corsi di Laurea di Ingegneria-, Scienze ed Economia, le aule studio comuni, le biblioteche di facoltà, le presidenze, i centri informatici, il centro congressi, la libreria e, soprattutto, gli uffici di orientamento. Ce ne sono due, uno per ogni facoltà, dislocati al primo e al secondo livello dell’edificio. Aperti dalle 9 alle 12, possono essere il principale punto di riferimento per chi arriva la prima volta. “Consiglio a tutti di andarci subito. I ragazzi che vi lavorano sono gentili e disponibilissimi” incalza Davide. Qui è possibile reperire tutte le informazioni e l’assistenza necessari per trovare uffici e aule, per conoscere l’inizio dei corsi ed essere aggiornati su tutte le attività di orientamento in ingresso, organizzate dalle facoltà. Gli uffici forniscono anche servizi rivolti esclusivamente agli studenti disabili. Proseguendo oltre i Centri Comuni, si incontra l’Aulario principale in cui si tengono alcuni corsi dei primi anni, quelli più affollati. È un edificio molto grande, con le aule distribuite lungo quattro corridoi aperti, comunicanti tra loro. Dall’aulario principale, si accede, attraverso diverse uscite, ai vari Dipartimenti. Ciascuno di essi ha, a sua volta, tutta una serie di strutture e servizi destinati alla didattica, o alla ricerca. Ci sono aule, laboratori, biblioteche e aule studio. Queste ultime sono, in realtà, poche e, in alcuni Dipartimenti, come quello di Fisica, i professori se ne sono indebitamente appropriati, trasformandole in studi personali. Per assicurare la migliore permanenza possibile alle migliaia di persone -studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo- che trascorrono quasi tutto il loro tempo all’università, ogni edificio ha un punto ristoro.  In totale sono sei, quattro dei quali, strutturati come delle vere e proprie mense. La più recente, è stata attivata pochi mesi fa presso il Dipartimento di Chimica ma si attende l’apertura della nuova mensa di Biologia -150 posti- che darebbe una svolta significativa alla vivibilità dell’intero complesso. I prezzi sono abbastanza contenuti. Con 1,50 euro si mangia un buon primo e, presso gli uffici dell’EDISU che si trovano all’ingresso dell’aulario principale, è possibile acquistare delle carte prepagate, del valore di 10 euro l’una, che consentono, a chi appartiene alle fasce di reddito più basse e agli studenti che beneficiano di una borsa di studio, di avere un pasto completo al costo, rispettivamente di 1,50 e di 2,50 euro. “Si mangia bene, il cibo è buono. Sono uno studente fuori sede e prima portavo sempre il pranzo da casa ora mi conviene di più mangiare qui” sostiene Mario Pacifico, laureando in Fisica. 
Per migliorare la qualità dei servizi rivolti agli studenti, dallo scorso anno accademico, l’Ateneo ha predisposto un sistema di immatricolazione in rete (il servizio Segrepass). In questo modo si spera di ridurre le file in segreteria e velocizzare i tempi delle procedure di immatricolazione. “È stato semplice, ho fatto tutto da casa. Prima, però, sono passata in segreteria per raccogliere altre informazioni e dopo ho dovuto consegnare lì tutti i documenti” spiega Rosa Mincione iscritta al primo anno di Biologia. “Sarebbe utile avere anche qualche informazione cartacea in più” sostiene Luisa Cinquegrana. “I ragazzi sbagliano con frequenza il calcolo del reddito. Per modificare le informazioni immesse, bisogna recarsi in segreteria amministrativa, distinta da quella studenti” informa Enza Lauro, studentessa di Informatica che ha lavorato presso l’ufficio orientamento della Facoltà di Scienze. Il resto delle attività amministrative, distinte dall’immatricolazione, come l’erogazione di certificati, la prenotazione degli esami fondamentali e la verifica della propria situazione amministrativa, si possono effettuare attraverso i terminali elettronici. Sono abbastanza numerosi e ben dislocati negli edifici principali. Basta inserire il tesserino universitario, digitare il proprio codice PIN e il numero di matricola, per avere acceso a tutti i servizi telematici. Il tesserino arriva in segreteria intorno al mese di aprile, fino ad allora, per prenotare gli esami, bisogna recarsi allo studio del docente. Nonostante questa buona disponibilità di servizi, le operazioni possibili attraverso i chioschetti telematici sono limitate e le informazioni, soprattutto presso la Facoltà di Economia, che ha un grandissimo numero di iscritti, circolano con difficoltà. “Le informazioni disponibili in rete non sono sufficienti. Si perde sempre un sacco di tempo per conoscere la data di un esame e, durante il loro orario di ricevimento, i professori non ci sono mai. Al terzo anno, poi, abbiamo diversi esami a scelta che si prenotano solo in segreteria”, dice Sara iscritta al terzo anno di Economia Aziendale. “Le informazioni sono scarse, spesso vai a sostenere un esame e scopri che te lo hanno spostato di quindici giorni. Anche lo sportello internet in realtà non funziona, la prenotazione telematica non compare mai” dichiara Dimitri Guerriero, studente al primo anno fuori corso di Scienze del Turismo. Le aule affollate, specie al primo anno, rappresentano l’ostacolo più traumatico da affrontare. Lontano dall’ingresso principale, nella parte più remota del complesso di Monte Sant’Angelo, c’è un edificio, detto edificio T, dove sono collocate le aule più grandi dell’intero campus, per i corsi del primo anno della Facoltà di Economia.  Sono aule da 400 posti eppure non bastano a contenere la folla di studenti. “Le lezioni sono interessanti, ma è brutto essere costretti ad arrivare presto per trovare un posto”, racconta Chiara Di Giannantonio. “Per seguire nelle aule T, bisogna arrivare la mattina molto presto. Per il corso di Diritto Privato hanno unito due aule e c’era chi seguiva anche sulle scale”, aggiunge Alessandro Iorio. Al primo semestre, infatti, per svolgere il corso di Diritto Privato, è stato necessario unire due aule e ripetere le lezioni nella stessa giornata.
Da quando è stata inaugurata, nel 1990, la struttura soffre di un’annosa carenza: i parcheggi. All’ingresso principale se ne trovano due a pagamento ma alle nove del mattino i posti sono già tutti esauriti. All’interno, ogni Dipartimento ha un’area di parcheggio, ma ne usufruiscono soprattutto i professori, i ricercatori ed il personale amministrativo. Per portare l’auto all’interno del complesso, bisogna essere autorizzati. Gli studenti motomuniti sono più fortunati perché possono usufruire di un ampio parcheggio interno nel quale, però, non sono mancati furti e aggressioni. Alcuni si sono visti addirittura portare via la vespa. Il servizio di trasporto pubblico è, invece, efficiente. Monte Sant’Angelo è molto ben collegato ed è il capolinea di un gran numero di autobus che fanno servizio verso la stazione Centrale, la provincia di Napoli e la città di Caserta. Gli orari e i tragitti sono disponibili alla fermata del pullman che si trova all’ingresso. Da un paio d’anni, è stato attivato un servizio di trasporto interno, gestito dalla società SEPSA, che collega tra loro i vari dipartimenti. All’inizio, l’istituzione della navetta ha suscitato un po’ di polemiche, perché il servizio prevede il costo del biglietto Unico e per gli studenti che si recano all’università con l’auto, questa rappresenta una spesa ulteriore.
Simona Pasquale
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