Psicologia per le Organizzazioni, incontro nazionale al Dipartimento della Vanvitelli

Una Scuola Metodologica su ‘Modelli Multilivello con focus sulla Psicologia per le Organizzazioni’. È stata organizzata nell’ambito del XV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia – sezione Psicologia per le Organizzazioni, svoltosi da 14 al 16 settembre presso il Dipartimento
casertano di Psicologia. “Il Congresso, che si svolge ogni anno in un Ateneo diverso, per il 2017 è stato ospitato presso il nostro Dipartimento, ed organizzato dalla prof.ssa Paola Spagnoli e dal sottoscritto”, spiega il prof. Alessandro Lo Presti, docente di Psicologia del Lavoro. La tre giorni ha visto la partecipazione di Nele De Cuyper, docente dell’Università di Lovanio, e di Lorenzo Avanzi, dell’Università di Trento. Oltre ai numerosi simposi tematici proposti e organizzati da soci della sezione, inoltre, nel corso del simposio sono stati conferiti premi per la migliore tesi di dottorato, per i migliori articolo scientifico e contributo congressuale. “Nella fase pre-congressuale, invece, è stata organizzata la Scuola Metodologica che ha visto la partecipazione di 29 utenti (due posti riservati alla Vanvitelli), tra cui una dottoranda polacca, ed è stata tenuta dai professori Guido Alessandri, dell’Università La Sapienza, e Antonio Zuffianò dell’Università di Liverpool. La Scuola ha accolto giovani soci dell’associazione, quindi dottorandi e post-doc, per i quali è utile approfondire nuove tecniche statistiche, come quelle dei multilivelli, soprattutto nelle prime fasi della loro carriera. Le tecniche illustrate sono state apprese da Alessandri e Zuffianò durante un corso seguito negli Stati Uniti”. Iniziative perfettamente coerenti con quelle che sono le linee di azione dell’Associazione- AIP, “che porta avanti, a livello nazionale, tutta una serie di progetti volti a favorire i giovani laureati nelle fasi iniziali del loro inserimento lavorativo. Non a caso durante il congresso si sono voluti assegnare dei premi ai dottori di ricerca e si sono svolti due simposi sul tema dell’occupabilità dei neo laureati e un workshop, tenuto dalla prof.ssa De Cuyper, sull’occupabilità nel mondo accademico europeo. L’AIP, inoltre, offre ai suoi soci contributi per la mobilità estera, ed è stato formato da un anno un gruppo di e-care che sta mettendo in campo tutta una serie di iniziative a supporto dei colleghi più giovani”. Il Congresso è stato, quindi, l’occasione per presentare una ricerca portata avanti dal team del prof. Lo Presti – composto dalla prof.ssa Vincenza Capone, della Federico II, dalla prof.ssa Akkermans, dei Paesi Bassi, e da una giovane ex tirocinante – sull’inserimento lavorativo entro un anno dalla laurea. “Sono dati che riguardano gli studenti campani, e che sono ancora in corso di raccolta in quanto si tratta di ricerche longitudinali che si sviluppano nell’arco di più mesi – spiega il docente, fino a due anni fa delegato al Placement di Ateneo – Abbiamo cercato di verificare sia il ruolo delle competenze di carriera, quindi se hanno ben chiaro cosa vogliono, come pianificano i passi per raggiungere i loro obiettivi, la consapevolezza dei loro punti di forza, e come questi aspetti possono favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. Abbiamo constatato che gioca un ruolo importante il grado di soddisfazione relativo alla scelta e all’esperienza universitaria. Inoltre, quanto più l’università è riuscita a fare rispetto alle connessioni con il mondo del lavoro e al creare reti con docenti, studenti o professionisti del settore, più trovano facilmente lavoro”. Tra i progetti coordinati dal prof. Lo Presti anche quello di un network italiano, all’interno dell’AIP, sul tema del placement universitario secondo una prospettiva psicologica.
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