Rampollo di una famiglia di armatori preferisce il Parthenope alla Bocconi

Si chiama Mario Fuduli e ha 23 anni. Segni particolari, la provenienza familiare. Sua madre, Consuelo Grimaldi, è figlia dell’armatore Guido, presidente dell’omonima compagnia di navigazione. Mario ci racconta la sua esperienza di studente universitario, non alla Bocconi o alla Luiss come si potrebbe pensare dato il suo pedigree, ma all’Università Parthenope, Corso di Laurea in Logistica e trasporti. Una scelta in controtendenza rispetto a quella di padre e zii, che sono laureati in Economia alla Federico II. “I tempi cambiano – dice- I miei hanno studiato alla Federico II tanti anni fa, quando la Facoltà di Economia si trovava ancora in via Parthenope. Sulla mia preferenza non hanno avuto mai nulla da dire, sanno benissimo che si tratta di un Ateneo in fase di notevole espansione”. La scelta è stata mirata: quando quattro anni fa Mario si iscrisse al Corso che allora si chiamava Economia marittima sapeva benissimo cosa avrebbe fatto da grande. Così il consiglio che dà ai neodiplomati che stanno per immatricolarsi è di provare a immaginare il proprio futuro. “Secondo me non basta che una facoltà piaccia in maniera vaga, bisogna anche pensare a cosa si vuole fare dopo. Io mi sono iscritto al Parthenope perché il corso di studi che mi interessava non esisteva altrove in Campania. La Bocconi e università simili non mi attiravano, io volevo studiare qualcosa che mi servisse concretamente per il mio lavoro. Logistica e trasporti è ancora un corso con pochi iscritti, probabilmente i ragazzi lo sottovalutano. Tutti si iscrivono a Management delle imprese internazionali pensando di andare poi a fare chissà che…”. Mario guarda al futuro da un osservatorio privilegiato, non solo, banalmente, perché per uno come lui era facile immaginare quale sarebbe stato il suo “dopo”, ma anche perché un piede nel dopo ce l’ha già messo, avendo lavorato sul controllo di linee di navigazione della compagnia di famiglia. E da questo osservatorio trae spunti per dare delle dritte ai colleghi. “In Campania quello della navigazione è un settore produttivo importante- afferma- ci sono tante compagnie che cercano giovani in gamba. Anche il settore del trasporto su gomma ha una certa consistenza economica e occupazionale e non va trascurato. Iscriversi ad un Corso come Logistica e trasporti dà il vantaggio di unire ad una solida preparazione di base le prime conoscenze su questi comparti. Da noi alla Grimaldi praticamente non arrivano mai curriculum di laureati che abbiano già competenze specifiche, ma si può star certi che a parità di voto e con un buon colloquio, il laureato in Logistica e trasporti viene preferito a quello in Economia e commercio o Economia aziendale”. 
Lavorando in certi periodi dell’anno, Mario non è riuscito a rimanere in regola con gli esami, e così oggi si ritrova al primo anno fuori corso. Sull’organizzazione dell’ateneo non ha lamentele particolari da fare, sul rapporto con i docenti neppure, ma quando si parla degli esami viene fuori un po’ di insofferenza. “L’unico neo è il numero di esami. Ritengo che 36 esami in 3 anni siano troppi. Avrei preferito insegnamenti più compatti, magari da più crediti ciascuno, ma senza dovermi andare a sedere davanti al professore tutte quelle volte. Il mio caso è singolare perché lavoro, ma credo che qualsiasi altro studente non possa che essere d’accordo con me”. Ottima la qualità della didattica: “i docenti sono in genere molto preparati e anche i programmi di studio sono completi. Lo dico con cognizione di causa, dato che i miei cugini sono iscritti alla Facoltà di Economia della Federico II e studiamo dagli stessi testi. Semmai, il loro vantaggio è di dover sostenere un minor numero di esami”. Apprezzati i contenuti del Corso in Logistica: “ci sono alcuni esami più indirizzati, ma l’80% delle materie è comune agli altri corsi di laurea. Insomma, la formazione di base c’è ed è forte. Poi si incontrano le materie come Marketing delle imprese di trasporti, Economia e gestione delle imprese di trasporti, Geografia economico politica…”. Alle future matricole raccomanda, per il primo anno, di fare bene attenzione agli insegnamenti di Matematica generale al primo semestre e di Ragioneria al secondo. “La prima materia può risultare più semplice per chi viene dai licei, mentre la seconda è già nota a chi si è diplomato presso istituti tecnici. Per chi come me viene da un liceo scientifico, la Ragioneria è una materia oscura e per capirla si devono piantare le tende all’università!”. Mole di esami a parte, il giovane discendente Grimaldi non si è mai pentito di aver scelto la Parthenope, anche se presto l’ateneo partenopeo uscirà dal suo orizzonte. “Non intendo proseguire con la specialistica, preferisco andare a Londra per un master in Economia marittima. Sono soddisfatto delle conoscenze acquisite fin qui, l’obiettivo per il futuro è di perfezionare le lingue e respirare un’aria più internazionale”.
Sara Pepe
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