Sara racconta da Atene la sua esperienza di tirocinio

Una studentessa di inglese e giapponese catapultata nel cuore del Mediterraneo. È la storia di Sara Anna Iannone, 26 anni, iscritta al Corso di Laurea Magistrale in Letterature e Culture Comparate, che dopo aver compiuto un’esperienza di studio, prima a Londra poi a Tokyo, ha deciso qualche tempo
fa di partire alla volta di Atene con una borsa Erasmus+ Traineeship. Da quanto tempo sei in Grecia? “Da più di tre mesi e mi sto trovando molto bene con l’agenzia presso cui collaboro, Inter Alia (www.interaliaproject.com). Consiglierei questo lavoro a tutti coloro che vogliono lavorare in un’organizzazione no-profit e non-governativa e desiderano scoprirne le dinamiche. Anche se sto rallentando un po’ i miei studi, non lo ritengo tempo sprecato, perché ora ho le idee più chiare sul mio futuro”. Come mai hai scelto questa meta insolita? “Per due motivi. Il primo, di natura prettamente economica: avendo già
fatto un Erasmus a Londra sapevo che il Regno Unito e l’Irlanda fossero zone off-limits perché eccessivamente care. Ho quindi rivolto l’attenzione
a Paesi con un tenore di vita non troppo elevato. Il secondo è di natura conoscitiva: per scoprire delle realtà diverse, meno note di quella inglese, francese o tedesca. Così ho inviato varie mail a organizzazioni che operano nei Balcani”. Qual è stato l’impatto con la città? “Della città mi sono subito innamorata
ma, soprattutto all’inizio, avvertivo fortemente i solchi molto profondi lasciati dalla crisi. Purtroppo Atene è una di quelle città come Napoli: o la si ama dal profondo  con tutte le sue contraddizioni o la si odia per la stessa ragione. Qui la vita non è molto diversa da quella in Italia. Tuttavia, i ritmi sono ancora più lenti e più rilassati. Atene non ha quella vibrazione caotica che c’è a Napoli, ma è comunque piena di bar in cui la gente si ferma a sorseggiare
caffè, bevanda-simbolo nazionale  che i greci bevono a qualsiasi ora del giorno”. Prima d’ora quali altre esperienze formative hai effettuato all’estero?
“Durante la Triennale ho vinto una borsa Erasmus+ che mi ha permesso di studiare per 9 mesi a Londra presso la School of Oriental and African Studies. Ho trascorso, invece, il mio secondo anno di Magistrale presso l’Università Ochanomizu di Tokyo. Vivere da sola dall’altra parte del mondo per un
anno mi ha fatto scoprire tutta l’energia e la determinazione che non credevo di avere. Al rientro ho capito che dovevo assolutamente provare
a prendere strade nuove”. Come prosegue il tuo lavoro presso l’organizzazione? “I ragazzi con cui lavoro sono una fonte inesauribile di ispirazione. Mi lasciano sviluppare le mie idee in maniera indipendente ma, allo stesso momento, mi supportano quando ho qualche difficoltà. Inoltre, sto finalmente
scoprendo tutte le possibilità che l’Unione Europea offre ai giovani e adesso arrivo a comprendere sempre più nel profondo quali sono i problemi che l’attraversano, da cosa derivino e cosa si potrebbe fare per sanarli”.  Di cosa ti occupi nello specifico presso quest’agenzia? “Della stesura di progetti europei. Ho finora scritto l’application perun progetto riguardante uno scambio interculturale e la communication strategy per un altro progetto che Inter Alia si è già aggiudicata. Inoltre, questo lavoro mi ha permesso di iniziare a lavorare nel campo dell’educazione non formale. Ho infatti preso parte e  aiutato a organizzareuno Youth Exchange qui ad Atene che ha visto partecipare 52 giovani provenienti da tutta Europa”.
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