Sostenibilità ambientale, 40 studenti stranieri ospiti ad Ingegneria

Una settimana di attività (dal 15 al 19 maggio) per TrainERGY (Training for Energy Efficiency Operations) il corso intensivo di formazione sui temi della sostenibilità ambientale, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ 2014-2020, a cui aderisce anche l’Università Federico
II attraverso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale per la Logistica e la Produzione. Un’iniziativa internazionale che ha visto la partecipazione di quaranta studenti provenienti da Grecia, Polonia e Regno Unito, i quali, insieme a tutor accademici ed esponenti del mondo aziendale, hanno seguito attività d’aula e seminari interattivi, con lo scopo di sviluppare un curriculum sovranazionale, volto a formare profili professionali con competenze specifiche nel campo dell’efficientamento energetico e sostegno delle piccole e medie imprese. Insieme con l’Ateneo fridericiano partecipano all’iniziativa anche la Facoltà di Management dell’Università di Lodz e la Fondazione per la Promozione dell’Imprenditoria dalla Polonia, il Centro Europeo di Ricerca del Sud- Est e l’Olympia Electronics dalla Grecia, l’Università di Sheffield e la Camera di Commercio di Doncaster nel Regno Unito e la FALP una piccola impresa di Saviano, in provincia di Napoli, che produce materiali edilizi ed è specializzata nella produzione e manutenzione di canne fumarie. Coordinatore del progetto, il prof.Giuseppe Bruno che guida il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale: “si tratta di un’iniziativa itinerante, la cui prima tappa è stata Sheffield, nel corso della quale i ragazzi hanno seguito un giorno e mezzo di attività frontali d’aula tenute da docenti ed esperti delle istituzioni partner, mentre nei successivi tre giorni hanno potuto sviluppare, lavorando in gruppo e seguiti da tutor, dei project works basati su casi di studio relativi a processi produttivi reali da analizzare con un software specifico, provando ad immaginare scenari futuri per migliorare le prestazioni. L’ultimo giorno è stato riservato alle presentazioni dei diversi gruppi”. Insieme con il prof. Bruno, lavorano al programma anche i docenti e ricercatori Pierluigi Rippa, Antonio Diglio e Carmela Piccolo. Il 17 maggio si è svolto, inoltre, un evento in collaborazione con le aziende del territorio a cui hanno partecipato i professori Annamaria Buonomano, Adolfo Palumbo e Sergio Ulgiati dell’Università Parthenope. Entusiasti dell’esperienza i ragazzi che hanno partecipato al primo evento organizzato in Inghilterra, intervenuti anche alla settimana napoletana del TrainERGY, tutti studenti Magistrali del corso di Metodi per le decisioni, detto anche dai ragazzi Ricerca Operativa II, del prof. Bruno, selezionati sulla base del curriculum e delle conoscenza dell’inglese. “Sono sempre molto critica con l’Università, non per la qualità dei docenti o il livello della formazione, ma per le scarse occasioni di fare esperienza pratica. Invece, sono stata piacevolmente sorpresa sotto vari punti di vista”, racconta Giulia Salerno che ha apprezzato l’internazionalità dell’iniziativa e la possibilità di apprendere cose nuove affrontando un caso reale, sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica prodotte da un confettificio di Pomigliano d’Arco. Specifica: “Facevamo parte di un gruppo di lavoro misto, composto da studenti e membri del partner aziendale dell’università, abbiamo studiato la catena produttiva per individuarne le fasi più critiche, inserendo i dati analizzati da un software e individuare una soluzione”. Aggiunge Manuel Cavola: “Il punto di vista ‘green’ sui fenomeni non si incontra proprio tutti i giorni e il confronto con realtà diverse, verificare come i colleghi stranieri si rapportavano ai nostri metodi, è stato interessante soprattutto per chi, come me, non ha fatto l’Erasmus”.
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