Stagione di colloqui per Lettere Classiche, il fascino di un Corso senza tempo

Il 25 settembre avranno luogo presso la sede del Dipartimento di Studi Umanistici in via Porta  di Massa i colloqui per valutare le competenze degli studenti in entrata che scelgono Lettere Classiche. “Un patrimonio d’inestimabile valore che abbiamo alla Federico II, uno dei tre Atenei in Italia a offrire un
percorso specifico incentrato sulle lingue della classicità”, afferma la prof.ssa Marisa Squillante, Coordinatrice del Corso di Laurea. Finalità dell’incontro (il primo di altri a seguire): “Ascoltare, conoscere e orientare lo studente, nonché accertarsi delle sue eventuali lacune”. In armonia con le disposizioni ministeriali che affermano la necessità di giudicare la preparazione dei nuovi iscritti: “l’anno scorso abbiamo pensato di risolvere la questione programmando diversi incontri in cui far emergere le esigenze maggiormente diffuse”. Step obbligatorio per accedere al Corso il colloquio orale, tuttavia saranno presto annunciate altre date in cui poterlo sostenere, “tenendo conto di chi potrebbe immatricolarsi anche a novembre”. Dapprima, perciò, si era pensato di introdurre un test d’ingresso, ma non sarebbe stata la soluzione ideale, considerando i problemi derivanti dalla traduzione. “Davanti a testo da tradurre a impronta senza vocabolario i ragazzi vanno in paranoia totale”. Acuto senso di smarrimento, paure condivise e manifesta insicurezza nel
passaggio scuola superiore-Università sono sentimenti diffusi tra le matricole nella fase che precede l’immatricolazione. Tutto ciò che serve per illuminare il sentiero futuro è la guida di un buon Cicerone. Che a Lettere, si sa, non può di certo mancare. “Dialogare a cuor sereno con coloro che hanno ferma intenzione di iscriversi o l’hanno già fatto ci dà l’opportunità di programmare in anticipo corsi di recupero per chi non ha ancora competenze di un certo livello”. In occasione del colloquio, infatti, il confronto con i docenti indurrà lo studente a esplicitare ‘maieuticamente’ le proprie perplessità, informazioni deficitarie e carenze notevoli nel proprio bagaglio di conoscenze. “Il nostro compito sarà quello di individuare le difficoltà di ciascuno, capire se si tratta solo di un problema legato alla letteratura o piuttosto – cosa che mi interessa di più – alle lingue classiche”.
A breve le lezioni di Latino e Greco zero
Un peso maggiore riveste la padronanza della lingua all’interno del Corso, dove – verità lapalissiana, senza dubbio – “latino e greco sono la base di tutte le materie che insegniamo”. Un esempio concreto: “Se uno studente ha da sostenere l’esame di Storia Greca e non conosce il greco, non può leggere le fonti”. È intervenuto già dall’anno passato in aiuto di alcuni studenti un servizio di Tutorato di Latino e Greco volto al supporto didattico per principianti. “Un anno fa cinque studenti diplomati presso un liceo scientifico sono venuti da me in cerca di ragguagli. Volevano iscriversi, ma a separarli dal loro intento c’era una sola domanda: si può imparare il greco ex novo?”. Ebbene, “dopo averne discusso con Edoardo Massimilla – Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici – abbiamo deciso di impiegare alcuni dottorandi del ramo classico ma anche studenti della Magistrale in corsi di greco e latino zero”. Fonetica, morfologia, lessico ed elementi di sintassi per immergersi in toto nella bellezza del mondo antico e imparare a leggerla senza l’ausilio del testo a fronte: un esperimento questo che ha dato buoni risultati in sede d’esame e si è dimostrato aperto ad accogliere studenti di mista provenienza. “Ha chiesto di partecipare anche un ragazzo Erasmus confessando: «da noi non si studiano queste cose»”. Alle lezioni frontali segue poi in seconda battuta una fase di monitoraggio. “Quando gli studenti superano l’esame, sono invitati a segnalare al titolare del corso di supporto il docente con cui l’hanno sostenuto
e il voto. Tutto ciò mi consente di tastare il polso dei corsi e verificarne l’utilità”. In particolare, hanno rappresentato una manna dal cielo soprattutto per gli studenti di Lettere Moderne, per i quali Latino è un innegabile scoglio. “È raro che chi si iscrive a Lettere Classiche abbia forti lacune in latino o greco, laddove Lettere Moderne versa in tutt’altra situazione accorpando neodiplomati presso scuole di ogni ordine e grado”. Insomma, al latino c’è rimedio, assicura la docente, raccomandando: “Non vi abbattete dopo una bocciatura ed evitate di trascinarvi esami, piuttosto venite a parlarci delle vostre difficoltà e vi assegneremo dei tutor”. Altre risorse utili possono dimostrarsi, inoltre, la piattaforma e-Learning e i nuovi corsi MOOC, entrambi ad accesso libero e gratuito, dove reperire in pochi click lezioni, slide e materiali relativi a molteplici corsi.
Leggere i classici, un toccasana per la mente
A cosa deve la sua strenua resistenza un Corso di Laurea fondato sull’antico? “Al fascino dei classici che continua a esercitarsi nel tempo”, risponde prontamente la prof.ssa Squillante. Leggere i testi classici “consente di mediare le emozioni, intercettare problemi di natura religiosa o ideologica e una possibile via d’uscita”. Anzi, “dovremmo nutrircene. Se lo facessimo con abitudine, forse non saremmo spettatori delle violenze che vediamo di continuo”. Che l’Europa nasca dalla diversità, lo apprendiamo proprio dagli autori passati. In primis, “i romani hanno avuto il problema del diverso dovendosi rapportare alla convivenza con i barbari. Oggi non rispettiamo il diverso e abbiamo paura di religioni e costumi differenti perché non le conosciamo, e viceversa. Più siamo ignoranti più noi siamo i barbari”. Il valore edificante di un classico consiste proprio nel rintracciare all’interno di un universo testuale ‘datato’ una grande lectio per il contemporaneo. “Un bravo professore che è stato ben formato sui classici sarà un eccellente educatore di coscienze
e saprà affrontare in aula i problemi di quotidiano”. Quanto alle prossime novità, si assisterà a una rotazione dei docenti. “Ho lasciato Latino II alla Triennale prendendo Storia della Lingua Latina. Siamo un Dipartimento in grande sinergia, qualche cambiamento non creerà nessun problema”. In programma anche appetibili iniziative culturali. “Ci saranno due cicli ovidiani, di cui la due giorni il 15 e 17 ottobre, in cui avremo modo di coniugare vari interessi: letterario, teatrale, musicale. Ovidio è un autore che piace molto agli studenti”. Consigli utili prima, durante e dopo In exitu si collocano le ultime raccomandazioni della docente. Alle matricole che s’apprestano a compiere i primi passi nella giungla universitaria: “Seguire i corsi con attenzione, non vivere l’Ateneo a distanza o al pari di un esamificio, ma sfruttare seminari e lezioni extra  per arricchirsi e sentirsi veramente parte della nostra comunità”. A coloro che hanno già intrapreso questa strada: “Mantenere viva la passione che li ha spinti a imboccarla”. Una via difficile, certo, soprattutto per l’incognita del post-lauream. Allo stato attuale, “entrare nelle scuole è complicato e tutto sta cambiando”. In genere, “quando le famiglie sentono che i figli propendono per Lettere Classiche, dico sempre io, ‘si vestono a lutto’”. Fatto sta che “noi abbiamo bisogno di ottimi docenti e qui siamo in grado di formarli”.
Sabrina Sabatino
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