Gli studenti di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa si apprestano ad affrontare gli esami di febbraio, che per le matricole rappresentano anche la prima verifica del percorso di apprendimento effettuato da ottobre in avanti. Prima della pausa natalizia, a dicembre, si è intanto svolta la seduta di esami che avevano chiesto a gran voce ed ottenuto gli iscritti al secondo anno. Il Preside della Facoltà Francesco Caruso traccia un bilancio dei risultati: ”gli studenti i quali hanno superato gli esami hanno ottenuto voti mediamente buoni. Purtroppo, però, la percentuale dei promossi, rispetto a coloro i quali si sono presentati a sostenere le prove, non è alta. Ha superato l’esame un po’ meno del 50% dei prenotati”. Un dato comparabile a quello delle altre facoltà di Giurisprudenza presenti in Campania, ma certamente basso. “Come facoltà ci stiamo facendo carico del problema – sottolinea peraltro il Preside Caruso- L’attività di assistenza, orientamento e tutorato prevede che i nostri studenti siano seguiti quasi come se fossero ancora a scuola. In questo modo, quando si presentano all’esame, dovrebbero essere in grado di sostenere la prova con profitto”. Le percentuali dei promossi di febbraio – non dissimili da quelle delle altre sedute di esame svoltesi lo scorso anno – stanno peraltro a testimoniare che, nonostante questi sforzi e le utili prove intercorso, uno studente su due non supera la prova. Le discipline più ostiche? “Le solite: Costituzionale, Economia Politica, Filosofia del Diritto e Privato. Migliori risultati, in percentuale, per le due discipline romanistiche”.
I dati di fine anno confermano dunque che a Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa la difficoltà degli esami e degli studi richiede – come nelle altre facoltà degli atenei campani, a cominciare da quella della Federico II – motivazioni forti e costanza di impegno. Il professor Caruso lo ribadisce a chiare lettere: ”chi viene qui per studiare e per impegnarsi seriamente gode, tutto sommato, di un vantaggio rappresentato dal numero contenuto di colleghi. Se però qualcuno s’iscrive a Giurisprudenza del Suor Orsola (facoltà a numero chiuso alla quale si accede previo superamento di un test di ammissione, n.d.r) credendo di avere vita più facile che altrove, sbaglia di grosso”.
Le lezioni sono ricominciate il 10 gennaio; proseguiranno fino alla fine del mese. A febbraio, come detto, è tempo di esami sia per le matricole, sia per gli studenti iscritti al secondo anno.
I dati di fine anno confermano dunque che a Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa la difficoltà degli esami e degli studi richiede – come nelle altre facoltà degli atenei campani, a cominciare da quella della Federico II – motivazioni forti e costanza di impegno. Il professor Caruso lo ribadisce a chiare lettere: ”chi viene qui per studiare e per impegnarsi seriamente gode, tutto sommato, di un vantaggio rappresentato dal numero contenuto di colleghi. Se però qualcuno s’iscrive a Giurisprudenza del Suor Orsola (facoltà a numero chiuso alla quale si accede previo superamento di un test di ammissione, n.d.r) credendo di avere vita più facile che altrove, sbaglia di grosso”.
Le lezioni sono ricominciate il 10 gennaio; proseguiranno fino alla fine del mese. A febbraio, come detto, è tempo di esami sia per le matricole, sia per gli studenti iscritti al secondo anno.
