Verso una nuova figura professionale: l’amministratore giudiziario dei beni confiscati

Dar vita ad una nuova figura professionale: quella “dell’Amministratore giudiziario dei beni confiscati. In questo campo, si hanno sempre problemi di diritto di natura economica, il nostro scopo è formare una figura mista che abbia competenze giuridico-economiche”, afferma il prof. Carlo Longobardo, docente di Diritto Penale e referente per il Dipartimento di Giurisprudenza dell’intesa, siglata il 28 aprile, tra l’Ateneo Federiciano e l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). La collaborazione prevede la possibilità di istituire e attivare Master universitari di primo e secondo livello: “a cui potranno partecipare non solo i giuristi, ma anche gli ingegneri e gli architetti, figure competenti nella gestione tecnica dei beni confiscati. In futuro vi saranno anche corsi di perfezionamento,  in funzione delle esigenze di formazione scientifica e del mercato del lavoro connesse all’ambito di attività istituzionale dell’ANBSC”. Aspetto interessante dell’accordo è la possibilità che l’Agenzia possa concorrere, nelle diverse forme economiche di volta in volta concordate, al sostegno di studenti e laureati: “Sempre per la partecipazione ad attività formative che siano d’interesse dell’Agenzia. Il Dipartimento, dal suo canto, promuoverà stage didattici presso la sede dell’ANBSC per singoli studenti, in modo da garantire reali possibilità formative sul campo”. Un dare e avere che potrebbe riservare ottime occasioni future per i laureandi: “L’Agenzia ha bisogno dei nostri studenti, proprio allo stesso modo in cui i laureandi hanno bisogno di incontrare nuove opportunità di crescita professionale. L’accordo, una volta entrato nel vivo, sono sicuro darà grandi soddisfazioni ad entrambe le parti”. L’intesa sottoscritta con l’Ateneo è simile nei contenuti a quella concordata con il Dipartimento: le parti potranno realizzare ricerche e progetti sperimentali, in ambito nazionale e internazionale. L’attività di ricerca potrà essere svolta presso l’Università e presso l’ANBSC con personale di entrambi gli Enti. Inoltre, l’ANBSC può proporre di affidare all’Università attività di ricerca su temi di proprio prevalente interesse o richiedere attività di consulenza scientifica e tecnica in settori disciplinari connessi con l’esercizio delle sue funzioni, oltre che ad offrire stage e tirocini agli studenti presso le proprie sedi lavorative.
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