100 studenti di Psicologia al convegno internazionale sui gruppi

Due giornate internazionali di studio sui gruppi, il 23 e 24 aprile, nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Le ha promosse il Dipartimento di Scienze Relazionali “G. Iacono”, ospitando relatori dell’Università Lumière di Lione e della National and Kapodistrian University di Atene: due degli Atenei partecipanti ad una più vasta rete di ricerca e intervento a fini terapeutico sui gruppi, a cui partecipa anche il Dipartimento di Psicologia della Federico II. “Queste due giornate di studio fanno parte di un lavoro di ricerca che va avanti da tempo e che prevede diversi altri progetti e momenti di incontro tra le università, attraverso momenti di confronto e ricerca comuni ma anche grazie allo scambio di studenti Erasmus tra i vari atenei”, spiega la prof.ssa Maria Clelia Zurlo, referente del programma Erasmus per gli scambi con le Università di Lione e di Atene e docente di Psicodinamica delle Relazioni Familiari alla Specialistica di Psicologia. “A febbraio c’è stato un convegno a Lione, ora a Napoli e il prossimo sarà ad Atene il 10 maggio. E già si sono iscritti a partecipare a quest’ultima giornata di studi due nostri studenti che si trovano in Erasmus in quella sede”. 
Il 23 aprile si è parlato di “Gruppo e Mediazioni”, spiega sempre la prof.ssa  Zurlo, guardando soprattutto alle tecniche da adoperare negli interventi nei gruppi, come lo psicodramma o il fotolinguaggio, adoperati per stimolare l’elaborazione psichica in determinati contesti. Mentre nella giornata del 24 si è approfondito il tema dei gruppi soprattutto in relazione all’ambito familiare, in particolare sul tema delle “Ferite della filiazione”, cambiamenti più o meno traumatici che avvengono in questo tipo molto particolare di relazioni di gruppo. “La filiazione è un tema intorno al quale c’è un grande dibattito in Francia, e ultimamente anche in Italia, legato a questioni come la procreazione assistita, l’affidamento e tutte le modifiche dei legami familiari che seguono a cambiamenti sociali, culturali o innovazioni biomediche”, afferma la prof.ssa Zurlo. 
Si sono iscritti a partecipare alle giornate di studio anche gli studenti, “soltanto” 100, provenienti soprattutto dalla Specialistica, per una questione di spazi ridotti, si giustifica la docente; ma è un numero già notevole se si pensa che gli iscritti al Corso di Laurea sono in tutto 120, oltre agli Erasmus provenienti dagli atenei coinvolti. Soprattutto se si pensa che per acquisire il credito formativo per le “altre attività” non basta seguire il seminario, ma viene richiesto ai ragazzi di presentare anche una relazione sul tema studiato, approfondendolo con la lettura di saggi sull’argomento: bisogna essere quindi davvero interessati. La partecipazione degli studenti e dei dottorandi con tesi e progetti di ricerca è importante nella rete, afferma la docente, tanto che si sta pensando ad un Master internazionale, con sedi diverse nei vari atenei – “è un progetto complesso, ma si stanno ponendo le basi”.
Tra gli interventi di rilievo, continua la prof.ssa Zurlo, quelli della prof.ssa Claudine Vacheret dell’Università di Lione, e dei professori Klimis Navridis, Bernard Duez, Cristiane Joubert ed Evelyne Grange-Segeral. Tutti docenti e ricercatori allievi, in maniera diretta o indiretta, del prof. René Kaes, fondatore della scuola che si occupa dell’individuo visto all’interno delle relazioni scaturite da un gruppo – gruppo che diventa contemporaneamente oggetto di studio e strumento per la formazione, la mediazione e l’intervento in ambiti familiari ed extrafamiliari. Una scuola di ricerca ma anche di intervento, precisa la prof.ssa Zurlo, che ha appunto curato l’edizione italiana di un testo della prof.ssa Vacheret, che uscirà a breve, sull’utilizzo di nuove tecniche di fotolinguaggio nei gruppi. E diversi sono i settori di applicazione dei temi di ricerca affrontati dal filone che deriva dal prof. Kaes: dall’utilizzo con soggetti psicotici negli ospedali psichiatrici, a quello con gli adolescenti, in carcere o con gli anziani, nelle relazioni tra pari. 
Prossimo appuntamento della rete di ricerca sarà quindi ad Atene dal 7 al 10 maggio, dove si parlerà del “Soggetto di fronte alle contraddizioni dell’età moderna”. 
(Vi.Sa.)
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