Carico di studi elevato e calendari d’esame in ritardo

Dieci domande che vogliono testare il grado di soddisfazione degli studenti dell’Ateneo Federico II su servizi offerti, efficienza delle strutture e disponibilità dei docenti. Da qui parte l’indagine della Commissione didattica e del Consiglio degli Studenti che ha coinvolto le tredici Facoltà dell’Ateneo, e ha portato alla stesura di un documento unitario di analisi dei risultati. “Il questionario è stato inviato ai Presidenti dei Consigli degli Studenti di tutte le Facoltà – spiega Domenico Errico, Consigliere d’Ateneo – i quali hanno fornito le risposte a seguito della convocazione del Consiglio stesso”. E dall’indagine, si desumono due problematiche che accomunano la totalità degli studenti, senza distinzione del corso di studi frequentato: la mancata corrispondenza tra i crediti formativi e l’effettivo carico di studi e una programmazione delle date d’esame di cui gli studenti vengono a conoscenza in un periodo relativamente breve che precede le prove. Il problema sorge, secondo i ragazzi, in quanto i docenti non hanno mai ricevuto direttive precise sulla conversione dei crediti formativi in attività didattiche. “Questa situazione – dicono – ha luogo in tutte le facoltà dell’Ateneo. A  Farmacia, per esempio, per un esame complicato come Biochimica II, che impegna gli  studenti per un intero semestre, vengono attribuiti solo otto crediti; a Scienze Politiche, per l’esame di Diritto internazionale (che prevede lo studio di 1000 pagine) vengono assegnati solo nove crediti; ad Economia invece, molti insegnamenti, nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, non sono stati modificati; a Medicina, il problema coinvolge la stragrande maggioranza degli insegnamenti; in Facoltà come Agraria, Sociologia, Biotecnologie, Lettere e Ingegneria, per esami che richiedono differenti carichi di lavoro è previsto lo stesso numero di crediti”. La programmazione delle date d’esame, poi, che da regolamento dovrebbe essere stabilita all’inizio dell’anno accademico per dare la possibilità  agli studenti  di organizzare un proprio piano di studi, risulta completamente assente in diverse Facoltà come Sociologia, Lettere, nella maggior parte dei corsi di laurea di Medicina e di Ingegneria.  “Di fatto – sempre secondo gli studenti – le date degli esami vengono stabilite dai professori in base alla propria disponibilità e, a volte, pochi giorni prima della seduta. Ad Architettura, le date sono fissate con sufficiente anticipo, ma il calendario non viene pubblicato sul sito di Facoltà”. In effetti, un’altra questione segnalata a gran voce è lo scarso aggiornamento delle pagine web dei docenti. “Solo in tre Facoltà su tredici una percentuale tra il 25 e il 50% dei docenti utilizzano e aggiornano il sito, in cinque Facoltà il sito è utilizzato solo da pochi docenti (dove per ‘pochi’ si intende meno del 25%), e addirittura in una facoltà lo spazio destinato ai docenti è praticamente inutilizzato”. I mezzi messi a disposizione dalla Federico II per accedere ai servizi informatici risultano tuttora scarsi. Gli studenti di tutte le Facoltà lamentano la mancanza di aule informatizzate, che anche laddove sono presenti non hanno dimensioni adeguate al numero di studenti che vi accedono; “aule che sono aperte solo per poche ore al giorno e/o vengono utilizzate per svolgere lezioni ed esami e quindi non sono sempre accessibili; computer vecchi e, spesso, non funzionanti; continui furti del materiale informatico; mancanza di stampanti (a Medicina, Architettura, Farmacia, Scienze Politiche), o presenza di un numero esiguo delle stesse (Lettere, Sociologia, Ingegneria)”. 
Si diversificano invece le Facoltà che fanno i conti con problemi logistici: a soffrire di più sono gli studenti che seguono le lezioni al centro storico di Napoli, quelli delle Facoltà di Lettere e Sociologia. Spesso non ci sono aule studio: gli studenti di  Biotecnologie, per esempio, sono costretti ad utilizzare un’aula della Facoltà di Medicina che comprende 41 posti, ai quali ne vanno aggiunti altri 18 nel corridoio di accesso per un’utenza potenziale di 4925 studenti. Altra questione: i tirocini. Sembra che spesso si svolgano in strutture fuori-zona. “Gli studenti di Economia  – dice Errico – si spostano fino a Roma e quelli di Agraria  a Pozzuoli…”. A questi problemi, purtroppo va aggiunta anche una scarsa reperibilità dei docenti, tenuto conto che gli orari di ricevimento non sempre sono rispettati. 
Il documento con il sunto dei risultati è stato consegnato al Rettore dell’Ateneo prof. Guido Trombetti dallo stesso Domenico Errico e da Luigi Napolitano, Presidente del Consiglio degli Studenti del Federico II, “allo scopo  – dice Errico – di mostrare come gli studenti vivono alcuni disagi che spesso vengono sottovalutati… purtroppo, la situazione si  è rivelata più negativa di quanto mi aspettassi”.
Maddalena Esposito
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