CdiA Adisu: da tre a due i rappresentanti degli studenti

Modifiche alla Legge Regionale n.21 sul Diritto allo Studio in applicazione della Legge Bersani sulla riduzione dei costi amministrativi. Primo effetto: saranno due e non più tre i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Adisu. Inoltre, si prefigura la possibilità di un’Azienda su base provinciale e non per ogni singolo ateneo.
Soddisfazione esprime la Sinistra Universitaria. “La riduzione del numero dei consiglieri non significa un indebolimento delle rappresentanze studentesche –sottolinea Antonio Chianese, rappresentante in Consiglio d’Amministrazione al Federico II- Credo, invece, che da queste modifiche ne usciranno rafforzate. La composizione complessiva del CdiA, infatti, passa da otto a cinque membri; così, la presenza studentesca si attesta su un rapporto di due su cinque, contro i tre su otto del vecchio sistema”. 
La modifica dell’organo di gestione dell’Adisu, dunque, ha indotto la Sinistra Universitaria e l’UDU a chiedere l’invalidazione della consultazione per le rappresentanze studentesche che si è svolta lo scorso dicembre con l’elezione di tre consiglieri: Luigi Napolitano, Michele Merlino e Giorgio Leone. “Chiediamo l’annullamento delle passate elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca del CdA A.Di.S.U. svoltesi l’11 dicembre, in quanto indette in largo anticipo rispetto alle scadenze naturali del mandato dei precedenti consiglieri e in quanto svoltesi in un quadro normativo incerto che oggi vede un drastico cambiamento con il taglio del numero dei membri del CdA di elezione studentesca da 3 a 2 membri”, si legge nel comunicato inviato al prof. Nicola Mazzocca, Assessore Regionale all’Università.
Ma la battaglia della Sinistra Universitaria e dell’UDU si muove anche su altri fronti. Si chiede anche una modifica del sistema di elezione, attualmente basato al Federico II sul solo voto dei rappresentanti in Consiglio degli Studenti, con la doppia preferenza. “Riteniamo che si debbano unificare le modalità di elezione, che adesso si svolgono in maniera diretta o indiretta a seconda degli atenei in cui si tengono – spiega Chianese – Proponiamo l’elezione diretta, unico strumento di partecipazione e democrazia per la tutela di tutti gli studenti, i quali hanno il diritto-dovere di eleggere le proprie rappresentanze”. Contestato anche l’intervallo temporale di elezione delle rappresentanze studentesche: “chiediamo la risoluzione dell’incongruenza temporale citata nella legge sulla modalità di elezione per il rinnovo delle rappresentanze studentesche nel CdA dell’A.Di.S.U. che, essendo triennali, non potranno mai coincidere con le elezioni per il rinnovo dei CdA dell’Università di riferimento, che sono biennali, come cita la legge 21”.
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