Confederazione punta sul ricambio generazionale

Nel 2004 stravinse le elezioni, conquistando più del 40 per cento dei suffragi. In quell’occasione espugnò il Parlamentino studentesco, ottenendo 21 seggi sui 41 a disposizione. Nel Consiglio di Ateneo degli Studenti (CdiAS), suo fu anche il presidente. Senza contare poi i successi in Consiglio di Amministrazione (CdiA), Senato Accademico, Cus e nelle singole Facoltà. Una competizione segnata dai primati, come le 550 preferenze conquistate da un suo candidato, risultato lo studente più votato all’Ateneo in tutta la Federico II. Insomma, la Confederazione degli Studenti (CdS), l’associazione apartitica presente all’università da quasi quattordici anni, resta l’avversario da battere nelle elezioni studentesche dell’Ateneo fridericiano in programma il 27 e 28 marzo. Nella competizione primaverile punterà tutto sui giovani. “Ci prepariamo a un cambio generazionale. Molti dei candidati storici di Confederazione hanno esaurito i mandati elettorali o si sono laureati. Spazio ai giovani, dunque, e abbasso chi a 30 anni continua ancora a fare politica universitaria”, dichiara Benedetta Sciannimanica, segretario nazionale della CdS ed ex consigliere d’Ateneo neolaureata in Giurisprudenza. Fiera, la Sciannimanica annuncia la presenza di liste di Confederazione in tutte le tredici Facoltà dell’Ateneo, “compresi i Consigli di Corso di Laurea dove si voterà e senza dimenticare le quote rosa, cui abbiamo riservato il 20 per cento di posti in lista”.
Confederazione non teme rivali. Secondo Rosario Pugliese, consigliere d’amministrazione uscente, già due volte rappresentante in CdiAs e ora candidato al Consiglio di Facoltà (CdiF) di Scienze Politiche, è in atto una vera e propria coalizione contro la CdS. Lo dimostrerebbe il numero di liste che risulta ridotto rispetto alle passate elezioni. “L’Unione degli Universitari (UdU) e Sinistra Universitaria (SU) corrono insieme – fa notare Pugliese – e hanno candidati in quasi tutte le Facoltà dell’Ateneo, come pure gli schieramenti di centro-destra, alleatisi qua e là. In ogni caso, non temiamo rivali. Il mio sentore è che la CdS è ben equipaggiata per difendersi dagli attacchi degli avversari”. Di questo Pugliese ne è convinto: “Da anni l’associazione miete successi elettorali perché la nostra non è una rappresentanza ideologica, non facciamo i tesserati di partito. Il nostro unico obiettivo è difendere i diritti degli studenti, risolvendo i loro problemi quotidiani”. 
Come da tradizione, i candidati di Confederazione, a prescindere dalle Facoltà di provenienza, porteranno un unico programma all’Ateneo. Tra i cavalli di battaglia, le azioni contro l’aumento delle tasse (sfida ancor maggiore questa volta, considerati i 10 milioni di euro di debiti della Federico II), la tutela dei disabili, la salvaguardia degli iscritti al vecchio ordinamento, l’internazionalizzazione dell’Ateneo. Senza dimenticare il diritto allo studio: “Promuoveremo l’aumento delle borse di studio, la costruzione di nuove residenze universitarie, facilitazioni per i trasporti pubblici, maggiori informazioni sui servizi già esistenti”, fa sapere Teresa Catapano, consigliere uscente al CdiA e all’Ateneo, dove si ricandida per la Facoltà di Lettere. 
A centrare questi obiettivi dovranno essere le nuove leve di Confederazione, la “next generation” cresciuta all’ombra dei vari Michele Merlino, Gerardo De Maffutiis, Pierino Di Silverio, Roberta Inarta, Benedetta Sciannimanica, candidati storici oramai laureati o non più eleggibili per aver esaurito i mandati. Resta pur tuttavia qualche vecchia presenza (vedi Luigi Napolitano a Ingegneria, lo stesso Pugliese a Scienze Politiche), “candidature necessarie perché – chiosa Pugliese – fungiamo da punto di riferimento per i giovani”. E proprio alle matricole della politica universitaria Michele Merlino rivolge il suo consiglio: “Dialogate sempre con le istituzioni accademiche, non scendete a compromessi, difendete le vostre idee, senza mai dimenticare di agire nell’interesse degli studenti”.
Candidati in tutte
le Facoltà
Architettura, Farmacia, Giurisprudenza, Lettere, Medicina, Scienze e Scienze Politiche: queste le Facoltà in cui, nella passata tornata elettorale, la Confederazione sbaragliò gli avversari, piazzando un numero notevole di candidati nei rispettivi Consigli di Facoltà. Successi contenuti, invece, ad Agraria (dove vinse la Sinistra Universitaria), a Economia (dove per una spanna la CdS fu superata dalla lista indipendente Giovani Economisti Federiciani), a Sociologia (con l’exploit del gruppo di sinistra Compagni di Viaggio). Situazione interlocutoria, invece, a Ingegneria, dove l’UdU risultò prima forza, anche se Confederazione, con le sue liste civette, ottenne comunque un cospicuo numero di preferenze. Poltrone equamente divise con il centro-destra di Studenti in Movimento, infine, a Scienze Biotecnologiche.
Agraria. Ad Agraria la lista Noi studenti & Confederazione, espressione di realtà indipendenti, appoggia la Confederazione. “In Facoltà – spiega Eduardo Cuoco, già rappresentante all’Ateneo, dove ripropone la sua candidatura – c’è un gruppo di studenti che da sei anni lavora alle elezioni presentando, di volta in volta, una sua lista. Sosteniamo Confederazione (come già accaduto nelle due passate competizioni) perché condividiamo i suoi obiettivi, pur rivendicando una nostra indipendenza dal sistema istituzionale”. All’insegna della democrazia partecipativa, “come candidati del raggruppamento abbiamo lanciato un referendum in cui saranno gli stessi studenti di Agraria a proporci le linee guida del programma da realizzare. Nel frattempo, insieme con Andrea Grisolia (capolista al CdiF, ndr) ci stiamo battendo per ripristinare il vecchio orario di apertura della nostra biblioteca e per abbattere le barriere architettoniche in Facoltà”.
Architettura. Da tempo feudo incontrastato di Confederazione, a Palazzo Gravina la CdS scende in campo con Giada Petrella e Antonio Minutaglio, rispettivamente uscenti all’Ateneo e al CdiF, candidati di punta al Parlamentino studentesco. Al CdiF si ripresenta Delia Evangelista, già presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà, insieme con una folta schiera di studenti alla prima esperienza nella politica universitaria. “Il nostro obiettivo – dichiara la Evangelista – è completare il programma cominciato nella scorsa consiliatura. Lavoreremo per l’acquisto di plotter (i soldi sono arrivati, aspettiamo il via libera del Polo per il bando di gara) e per il miglioramento delle infrastrutture, dove contiamo sull’apertura sia di una nuova aula studio a Palazzo Gravina, attrezzando quelle già esistenti nell’edificio di via Forno Vecchio, sia una sala multimediale in entrambe le sedi”.
Economia. Forte dell’esperienza maturata come consigliere del CdiL in Scienze del Turismo, il capolista della CdS all’Ateneo per Economia, Tommaso Votino, si candida nel gruppo denominato Unina. “Abbiamo stilato un programma elettorale che comprende 15 punti – dice Votino – che vanno dalla riorganizzazione di aule e corsi per evitare sovraffollamento e accavallamento delle lezioni, al  prolungamento degli orari di biblioteche, aule studio e Segreteria Studenti, all’informatizzazione dei servizi di Segreteria con contestuale aumento del numero degli sportelli funzionanti”. Accanto a questo, “promuoviamo la creazione di <Learning Circles> ovvero collaborazioni tra associazioni (studentesche, cittadine e di categoria) ed enti pubblici e privati per affrontare le problematiche relative allo sviluppo del nostro territorio”, aggiunge Daniele Piccolo, ex presidente Aiesec e ora candidato all’Ateneo. 
Farmacia. Tutte nuove leve gli studenti che corrono a Farmacia. Tra queste segnaliamo Francesco Chianese, Nicola Striani e Antonio Vacca al CdiAS; Antonio Del Duca al CdiF; Daniele Napolitano al CdL in Farmacia. Portavoce del gruppo è Gerardo De Maffutiis, il candidato più votato all’Ateneo nelle passate elezioni nonché ex consigliere d’amministrazione, che non si ricandida perché prossimo alla laurea: “Ci batteremo per assicurarci che il calendario dei prenotati agli esami sia consultabile per tempo, evitando agli studenti – soprattutto i fuorisede – inutili gite di piacere in Facoltà. Inoltre, chiederemo che siano gli studenti a scegliere a quale cattedra essere assegnati”. Se eletti, in Ateno i ragazzi reclameranno “maggiori fondi per Farmacia affinché si possa completare la costruzione dell’edificio D”.
Giurisprudenza. Tre candidati su quattro all’Ateneo e sei su nove in CdiF: sarà dura bissare il trionfo che Confederazione ottenne a Giurisprudenza nel 2004. A tentare di ripercorrere la strada del successo ci penseranno, tra gli altri, Fabrizio Cappella, in lizza al Parlamentino e al CdiF (dove si ripresenta), e Alessia Giaccari, ex presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà e di nuovo in corsa per il CdiF. “Lavoreremo per avere l’apertura pomeridiana dell’aula multimediale di Porta di Massa”, riferisce la Giaccari. “Poiché Giurisprudenza è la Facoltà col maggior numero di iscritti di tutta la Federico II – incalza Cappella – cercheremo di migliorare la comunicazione interna attraverso forum sul sito dell’Unina ovvero realizzando un giornale di facoltà ovvero aggiornando più frequentemente le bacheche”. I candidati della CdS s’impegneranno altresì a garantire continuità nell’organizzazione delle simulazioni dei processi, “impedendo che iniziative del genere vengano lasciate alla buona volontà di qualche docente o di qualche associazione”. 
Ingegneria. Si chiamano Assi–Associazione Studenti di Ingegneria, La Confederazione, Officina Ingegneria, Quelli di Edile, Quelli di Gestionale, ma sono tutte liste riconducibili a Confederazione. “C’erano tanti studenti che volevano candidarsi, molti dei quali ai primi anni. Abbiamo cercato di accontentare un po’ tutti”, ammette Luigi Napolitano, presidente dell’associazione studentesca Assi nonché ex senatore accademico e consigliere d’Ateneo, organo dove si ripresenta. Doppia designazione, all’Ateneo e al CdiF, per Marco Race, uscente al CdiF, che come punto programmatico propone di “migliorare le condizioni della vivibilità in Facoltà”. Dario Sabini, in lizza per un posto al CdiF, segnala la proposta di “aumentare la diffusione delle prove intermedie per diluire la mole di lavoro che grava sugli studenti”. Tra le altre cose, gli studenti lotteranno anche per “rivedere la distribuzione degli esami, eliminando i carichi didattici eccessivi”.
Lettere. Salta, quest’anno, l’alleanza con la Sinistra Universitaria a Lettere, dove la lista di Confederazione conserva la denominazione U-Link. A contendersi una poltrona nel Parlamentino c’è Giancarlo Marino, uscente al CdiF. “In Facoltà – afferma – sosterremo la rimodulazione in base 6 e non più in base 4 degli esami”. Il gruppo, inoltre, si batterà per aprire uno sportello della Segreteria nei locali della Doganella, dove è dislocato il CdL in Scienze Sociali. Tra i candidati all’Ateneo figura anche Paolo De Martino, esponente della SU ed ex vicepresidente del CdiAS, che, per coerenza nei confronti del suo elettorato, ha scelto di restare con U-Link.
Medicina. Continua, a Medicina, l’alacre lavoro di Confederazione. Per Pasquale Donnarumma, uscente all’Ateneo e candidato alla Facoltà, “dovremo continuare le battaglie intraprese, lavorando per potenziare la didattica, in particolar modo le attività qualificanti la professione di medico come i tirocini clinici, laboratoristici e chirurgici”. Prima volta in politica universitaria, invece, per Mattia Silvestre, in corsa al CdiF, che annuncia un progetto: “Vorremmo spronare gli studenti a partecipare alle sedute di autopsie per sfruttarle come supporto didattico agli esami di Anatomia umana, Anatomia patologica e Medicina legale”.  
Veterinaria. Assente nel 2004, la CdS prova a insediarsi nella Facoltà di Veterinaria presentandosi con Zoonomi e Veterinari in Confederazione, una lista molto assortita, con candidati (tutti alla prima esperienza) sia del I e II anno che seguono nei locali di via Don Bosco sia con studenti del III anno, assegnati alla sede storica di via Veterinaria. Tra i punti programmatici,  Carmela Fusco, capolista in CdiF, contempla “l’apertura di uffici di Segreteria Studenti nella sede storica, attualmente dislocati solo a via Don Bosco; l’allestimento di una sala multimediale a via Don Bosco che, viceversa, si trova solo nella sede centrale; un servizio navetta per il trasporto degli studenti tra le due sedi, dal momento che gli autobus su quella tratta sono pochi e sempre affollati”. Per Domenica Donnarumma, candidata all’Ateneo, bisognerà anche spingere “per avere un numero maggiore di appelli di esami, evitando che le date si accavallino o che siano troppo ravvicinate”.
Scienze. Promessa mantenuta a Scienze, dove la CdS si presenta con una lista tutta sua, dopo la coalizione del 2004 col gruppo indipendente di Biologi Domani. Alleanza, quella passata, che portò sì la Confederazione al primato in Facoltà (ben 600 preferenze in più sulla seconda lista), ma allo stesso tempo le costò una scissione interna con la fuoriuscita di alcuni rappresentanti e conseguente perdita di seggi in CdiAS. “Lotteremo per ridurre il numero degli esami, proponendo di accorpare i vari moduli in unici esami con più crediti”, rende noto Pasquale D’Ambrosio, in lizza per un seggio al Parlamentino studentesco. A detta di Ugo Potenza, candidato al CdiF, si lavorerà anche “per aumentare il numero di appelli”. 
Scienze Biotecnologiche. Dopo il sostanziale risultato di parità col centro-destra nella scorsa competizione, la CdS prova a farsi largo a Biotecnologie riproponendo Giosuè Scognamiglio all’Ateneo, dove fu già rappresentante. “Poiché la maggior parte dei nostri libri di testo sono in lingua, chiederemo l’istituzione di un corso d’inglese”, annuncia Scognamiglio. “Per aggiungere pratica al nostro corso di studi e ovviare così alla mancanza di attività in laboratorio – prosegue Giorgio Casaburi, candidato al CdF – proporremo di filmare simulazioni di esperimenti in laboratorio da proiettare nelle ore dedicate alla pratica”. 
Scienze Politiche. “Un cantiere aperto in questi due anni”: questo lo slogan della Confederazione a Scienze Politiche, che scende in campo “con un programma di cose fatte e cose da fare”. “Ci impegneremo per fare istituzionalizzare gli appelli straordinari di aprile e dicembre”, riferisce Valentina Forte, candidata al Consiglio di CdiL in Scienze Politiche, studentessa che si è gettata nel ring della politica universitaria col vivo desiderio di “inserire quote rosa in Facoltà, dal momento che non c’è neanche l’ombra di un rappresentante donna nel nostro Consiglio”. All’Ateneo la CdS presenta quattro rappresentanti uscenti, tra cui, oltre ad Andrea Pellegrino, anche Luigi Inversi, ex presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà. “Vogliamo aprire Scienze Politiche al mondo del lavoro – dice Inversi – realizzando un link tra la Facoltà e le aziende promuovendo, per esempio, la raccolta di curricula, stage, incontri con le società”. 
Sociologia.. Dopo la debacle nella tornata elettorale del 2004, a Sociologia la CdS cerca di riconquistare consensi mandando in campo una schiera di giovani studenti, “tutti iscritti ai primi anni, i più assidui alle lezioni e, pertanto, a conoscenza dei problemi della Facoltà”, riferisce Salvatore Compagnone, candidato all’Ateneo, una laurea in Scienze Motorie alla Parthenope, ateneo dove ha già svolto attività politica come rappresentante in CdiF. “La passione per l’antropologia – afferma – mi spinge a continuare gli studi. Insieme con i colleghi, punteremo a realizzare un collegamento tra Facoltà e mondo del lavoro attraverso l’impiego di un numero maggiore di stagisti in azienda ovvero realizzando vere e proprie simulazioni lavorative”.
Cus. Capolista della CdS al Comitato per lo Sport Universitario è Dario De Falco, studente di Giurisprudenza e fondatore dell’associazione Studenti Giurisprudenza.it. De Falco, tra le altre cose, propone di allargare agli studenti la fruizione degli impianti di via Campegna, “organizzando un servizio navetta tra il centro di Napoli e la sede del Cus”.
Paola Mantovano
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