Ex studente federiciano, il comico napoletano Vincenzo Salemme ospite a Medicina

Qualche ricordo, un po’ di commozione e tante risate. Tutto targato Vincenzo Salemme. Il 21 maggio il celebre attore e comico napoletano ha vestito i panni del docente per parlare del connubio umorismo e medicina, partendo da un interrogativo: “della malattia si può anche un po’ sorridere?”. L’incontro, rientrato nell’ambito dei festeggiamenti per il 791esimo compleanno della Federico II, portava le firme dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) e della Scuola di Medicina, come ha ricordato il Presidente della Scuola Luigi Califano, il quale, dopo aver portato i saluti del Rettore Manfredi, ha aggiunto: “il nostro relatore ha frequentato prima il liceo Umberto, come me, e poi l’allora Facoltà di Lettere proprio alla Federico II”. Saluti di rito anche per il Direttore Generale dell’AOU Giovanni Persico e per il prof. Ignazio Senatore, che ha ringraziato l’ospite, “anche perché è venuto gratuitamente”. Secca e in dialetto la risposta: “perché, ve pensavate che me ero pigliato i soldi?”. Superata con ironia anche qualche difficoltà tecnica. Di fronte a un microfono capriccioso, infatti, Salemme ha rotto il silenzio con un “ma allora è vero che l’università ha 800 anni!”, scatenando risate e applausi dei tanti studenti e docenti che hanno affollato l’Aula Magna di Biotecnologie in via De Amicis. Partenza con qualche aneddoto sui suoi esordi a teatro, come quando De Filippo decise che lui, invece di fare solo la comparsa, avrebbe dovuto dire qualche battuta, “così da prendere la paga come attore. Mi vedeva troppo magro, aveva paura che non avessi da mangiare”. Poi, la proiezione di qualche scena di due suoi film ha fatto da preludio a un dibattito durato più di un’ora. “Molti comici sono ipocondriaci. Tu che rapporto hai con medicina e malattia?”. Questa la domanda posta dal prof. Senatore, moderatore della giornata: “non mi reputo ipocondriaco. Mi rattrista molto l’idea della fine. Le malattie, invece, non mi fanno paura, ma rabbia”. Qual è l’età giusta per iniziare una carriera cinematografica? “È un mestiere, più si fa e più si impara, quindi sarebbe preferibile…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 9/2015)
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