Il Parthenope inaugura l’anno accademico e la nuova sede al Centro Direzionale

Meglio festeggiare la posa dell’ultima pietra che della prima. Il Rettore dell’Università Parthenope, prof. Gennaro Ferrara, lo aveva già dichiarato ad Ateneapoli: “noi non siamo soliti tagliare i nastri alla posa della prima o della seconda pietra, festeggiamo quando le strutture già funzionano”. Così, lo scorso 2 febbraio la Parthenope ha celebrato due inaugurazioni in una volta sola: quella dell’anno accademico 2007/08 e quella della nuova sede al Centro Direzionale, dove da settembre si tengono tutte le attività delle Facoltà di Ingegneria e di Scienze e Tecnologie. Ospiti d’onore, il Cardinale Crescenzio Sepe, che ha officiato la messa che ha preceduto la cerimonia di inaugurazione, il premio Nobel Rita Levi Montalcini, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e il direttore generale della Rai Claudio Cappon, che ha tenuto l’intervento finale. 
E’ stato un bel battesimo per l’Aula Magna della nuova sede. Folla delle grandi occasioni, con un parterre d’eccezione: tra gli altri, il presidente della Corte d’Appello, Raffaele Numeroso; il procuratore generale di Napoli, Vincenzo Galgano; il procuratore Giovandomenico Lepore; il presidente del Tribunale di Nola, Raffaele Motti. Erano presenti numerosi Rettori di altri atenei, oltre naturalmente ai docenti, ai ricercatori e al personale tecnico amministrativo della Parthenope praticamente al completo. Nei saluti introduttivi, il Rettore ha pronunciato parole di grande stima per la prof.ssa Rita Levi Montalcini, “l’amicizia più bella che la nostra Università ha e di cui siamo molto orgogliosi”. Ha espresso gratitudine nei confronti del dott. Cappon per aver accettato di portare nella Parthenope la voce di un’azienda, la Rai, “che nella sua attività di comunicazione concorre, come noi, a creare e diffondere conoscenze”. Ha detto un forte grazie al Cardinale Sepe “per tutto ciò che sta facendo per la nostra città e la nostra regione”, e per aver celebrato nella nuova sede la Santa Messa “nella speranza che ciò rappresenti un buon auspicio per inaugurare un edificio destinato alla ricerca scientifica in campi strategici per lo sviluppo delle attività produttive e per la formazione di giovani che dovranno dare il loro contributo per il progresso del Paese”. 
22 anni per la 
realizzazione 
della nuova sede
Chissà quante volte l’ateneo guidato da Gennaro Ferrara ha cercato buoni auspici da cogliere per la realizzazione del progetto della sede al Centro direzionale, negli ultimi 22 anni. Se si festeggia alla fine del viaggio piuttosto che all’inizio, non si può fare a meno di ripercorrere con la memoria le tappe segnate, come il prof. Ferrara non ha potuto fare a meno di ricordare che “l’inaugurazione di questa sede conclude una vicenda iniziata nel lontano luglio 1986”. “Non possiamo tacere sui motivi di tale ritardo e sugli ostacoli che abbiamo dovuto superare per giungere a questo risultato”, ha detto. A tutti è stata consegnata una relazione sulle fasi che hanno portato alla realizzazione della nuova sede al Centro Direzionale, a cura dei dottori Livia Mauro e Guido Caputi della I Ripartizione, ma il prof. Ferrara ha sottolineato che lì “non è riportato il defatigante lavoro svolto per non perdere il finanziamento e le preoccupazioni vissute da coloro che hanno fatto parte degli organi decisionali dell’ateneo”. Nessuna remora ad individuare le responsabilità del ritardo: “non saremmo buoni amministratori se non avessimo il coraggio di denunziare le contraddizioni normative, il comportamento distorto di coloro che preposti a pubblici uffici, anziché perseguire obiettivi di economicità, si sono ispirati al mero rispetto formale delle procedure, formulando interpretazioni smentite dal Consiglio di Stato, causando, così, ingiustificati ritardi e notevoli incrementi dei costi per fitti passivi sopportati dall’Università e, in definitiva, dalla collettività”. Parole dure, che non hanno risparmiato le istituzioni locali, con le quali l’Università Parthenope pare avere un rapporto non facile. “Forse, la genesi di questo difficile rapporto discende anche dalla nostra ostinata volontà di esercitare la nostra attività ispirandoci esclusivamente a principi di libertà, utilizzando gli spazi di autonomia che la legge consente”, ha sottolineato il Rettore. Il suo discorso è proseguito con una riflessione sul ruolo delle università come centri di ispirazione per il rinnovamento della società e con una panoramica sullo stato di crescita della Parthenope. Il prof. Ferrara si è soffermato sugli incrementi di personale docente (+ 12% rispetto allo scorso anno) e di studenti (+ 8%), sulla nuova offerta formativa e i nuovi progetti di ricerca, sull’importante programmazione di interventi edilizi in larga parte già elaborati o avviati. 
Rifiuti nell’edificio
destinato a Casa
dello studente
Il problema del rapporto con le istituzioni locali è stato però ripreso dal presidente del Consiglio degli Studenti, Alberto Corona, che ad un certo punto del suo intervento, successivo a quello del Rettore, ha accantonato il testo scritto per lasciarsi andare a uno sfogo a braccio, rivolto direttamente al sindaco Iervolino. “La nostra forse è la prima generazione che ha ricevuto in consegna una società peggiore di quella che ereditarono i nostri padri. È possibile che in 15 anni di amministrazione locale del centrosinistra, sempre attenta a creare slogan sul valore della formazione e dell’accesso ai saperi, la Campania abbia uno dei sistemi di welfare studentesco peggiori d’Italia? Come facciamo noi studenti a pensare che qualcosa stia cambiando se appena un mese fa festeggiavamo l’acquisto da parte del nostro Ateneo di uno stabile destinato alla costruzione di residenze universitarie e in questi giorni di emergenza circola la notizia che lo stesso stabile possa essere utilizzato per lo stoccaggio di rifiuti?”. Il riferimento è al sito dell’ex Manifattura Tabacchi, di proprietà della Fintecna, società controllata interamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la quale la Parthenope ha stipulato un contratto preliminare di acquisto di un immobile destinato a divenire una Casa dello studente da 180 posti letto. Il Sindaco non ha incassato e ha ribattuto: “confrontatevi con le istituzioni, non con i giornali che diffondono queste notizie”. “Abbiamo una comunicazione scritta della Fintecna a riguardo”, è stata la risposta di Corona. Atmosfera dunque un po’ tesa, poi stemperata dall’intervento del prof. Raffaele Santamaria, Preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie, che ha letto la bella prolusione “Navigando nella navigazione”, breve descrizione del percorso evolutivo delle Scienze della Navigazione. A conclusione della cerimonia ha preso la parola Claudio Cappon, che ha parlato degli elementi strutturali della televisione e del rapporto tra televisione e formazione. Cappon si è detto felice di essere a Napoli, dove la Rai ha alcuni dei suoi più validi giornalisti e dirigenti e realizza alcune trasmissioni di successo come ‘Un posto al sole’, ‘La squadra’ e ‘Alle falde del Kilimangiaro’.
Sara Pepe
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