L’Ateneo premia i laureati di ieri e di oggi

“Il nostro Ateneo ha una singolarità indiscussa: la sua storia. La storia di otto generazioni di studenti che si sono formati nelle sue aule”, afferma il Prorettore Arturo De Vivo in occasione dei festeggiamenti conclusivi per il 792esimo anniversario dalla fondazione della Federico II nel pomeriggio di venerdì 10 giugno presso l’Aula Pessina. Un giorno solenne in cui l’Università e la città hanno celebrato i propri laureati illustri di ieri e premiato gli studenti più meritevoli di oggi. “La Federico II è la più antica istituzione laica, pubblica e statale, in Europa edificata con lo scopo di diffondere la cultura universitaria a tutta la collettività e forgiare la nuova classe dirigente e produttiva dell’Impero”. Dal 1224 la missione istitutiva dell’Ateneo si conserva inalterata nella sua identità. “Se l’Università nasce in funzione della formazione degli studenti, ha un senso creare le condizioni favorevoli per investire sul capitale umano e premiare l’impegno costante dei giovani, perché possano scegliere il loro futuro senza sentirsi obbligati a lasciare il nostro territorio”. Nella prima sessione, hanno ricevuto il premio della seconda edizione di «Buon Compleanno Federico II» 33 ragazzi che hanno conseguito durante l’anno accademico in corso i migliori risultati. “Li selezioniamo in base alla media matematica del 30 e, in caso di parità, il numero delle lodi. Il Premio, però, si può ricevere una sola volta. Abbiamo, infatti, escluso otto studenti – già vincitori l’anno scorso – che hanno continuato a mantenere uno standard di eccellenza e di regolarità negli studi”, prosegue il Prorettore. Sono intervenuti alla premiazione i quattro Presidenti delle Scuole di Ateneo: il prof. Matteo Lorito (Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria), il prof. Luigi Califano (Scuola di Medicina), il prof. Piero Salatino (Scuola Politecnica e delle Scienze di base) e il prof. Lucio De Giovanni (Scuola delle Scienze Umane e Sociali). “Vogliamo valorizzare, difendere e far crescere l’Università che abbiamo contribuito a costruire in quasi 800 anni con tutti i cittadini festeggiando insieme alla comunità scientifica e civile questo grandissimo patrimonio. Lo dobbiamo soprattutto alle centinaia di migliaia di studenti che investono forza e talento nelle nostre aule”, sono le parole del Rettore Gaetano Manfredi che inaugurano la cerimonia di premiazione dei laureati ‘illustri’ presso l’Aula Magna Storica. “L’Università non è solo una fabbrica di competenza – continua il Rettore – ma anche di opportunità per il mondo del lavoro. E i nostri studenti devono possedere la capacità di relazionarsi con il cambiamento. Purtroppo, molti di loro non operano nel Mezzogiorno. Da un lato, la mobilità dei giovani è per noi motivo di orgoglio, dall’altro ci induce a riflettere sulla desertificazione in atto nella nostra regione”. Hanno poi ricevuto la pergamena e il sigillo dell’Ateneo sei laureati prestigiosi che hanno partecipato con il proprio valore in vari campi del sapere a tenere alto il nome della Federico II in Italia e nel mondo. La prima: Paola D’Agostino, laureata in Storia dell’arte moderna nel 1997, ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali. Dal 2015 è Direttrice del Museo Nazionale del Bargello di Firenze. Commenta: “È un’emozione enorme ricevere questo riconoscimento nel luogo in cui ci si è formati. Tutto quello che ho realizzato è iniziato qui grazie all’eccellenza dei Maestri, modelli di trasmissione della conoscenza, che mi hanno impartito il senso di etica dello studio e della ricerca e che ho cercato…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 10/2016)
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