Pari opportunità, donne a convegno alla Seconda Università

Continua il ciclo di incontri a carattere scientifico-divulgativo di SunCreaCultura, organizzati dalla Seconda Università e che coinvolgono docenti e studenti in dibattiti su diverse e attuali tematiche. Il 30 gennaio, la Sala Conferenze della Presidenza della Facoltà di Medicina ha ospitato un convegno su “Saperi e pari opportunità” che ha visto la partecipazione e gli interventi di Presidi e docenti e di altre donne che ricoprono un ruolo di responsabilità nell’Ateneo e nelle amministrazioni cittadine.
La Sun sembra avere una particolare attenzione per il mondo femminile.  “Il nostro Ateneo ha un Ufficio Pari Opportunità, presieduto dalla dott.ssa Luisa Sellitti  – ha detto il prof. Francesco Rossi, Rettore dell’Ateneo, in apertura della conferenza – il 30% dei nostri Presidi sono donne, come anche un’alta percentuale dei nostri Direttori di Dipartimento… i migliori risultati li abbiamo tra le studentesse che si laureano in tempi brevi e con buone votazioni. E questi sono dati di fatto. Ciò che manca è che, nel momento di crescita professionale, si verifica una netta situazione di disparità…”. La politica al femminile è rappresentata, per l’occasione, da Giovanna Martano, assessore provinciale al Turismo. “Siamo alla chiusura dell’anno europeo delle Pari Opportunità e registriamo ancora posizioni di grande arretratezza. L’Italia è addirittura retrocessa, fino a risultare 84esima nella classifica mondiale delle disparità di genere, e, purtroppo, oggi, non siamo di fronte ad un divario sull’accesso ma ad una disparità che è di tipo verticale, basti pensare che in Italia, per esempio, non c’è un Rettore donna…”, ha detto la Martano. Qualche considerazione finale sulle quote: “non dividiamoci ogni qual volta affrontiamo questioni relative alle quote. Finché la parità non sarà raggiunta in tutte le scale, non si potrà fare a meno delle quote”. 
La parola poi alle donne alla guida delle Facoltà della Sun. La prof.ssa Stefania Gigli Quilici, Preside della Facoltà di Lettere sottolinea il grande compito che spetta all’Università: “dare ai nostri studenti la fiducia nelle pari opportunità attraverso una formazione che consenta di superare stereotipi e ruoli precostituiti”. La Preside della Facoltà di Psicologia prof.ssa Alida G. Labella, parla in un’ottica allargata delle pari opportunità: “come donna del Sud, mi sento piena di orgoglio e, dunque, ho un’ottica allargata alla coloritura del rispetto della norma, dell’assunzione di responsabilità sulle pari opportunità…”. La prof.ssa Cettina Lenza, Preside della Facoltà di Architettura parla delle donne architetto come un traguardo raggiunto da poco, “perché, purtroppo, – dice – solo da poco l’Architettura è un sapere anche al femminile”. 
L’assessore provinciale alle Politiche Scolastiche Angela Cortese ribadisce l’importanza del legame tra luoghi del sapere e pari opportunità: “i luoghi del sapere sono terreni dove le regole sono certe, dove le donne si cimentano e vincono. Il vero problema è che le donne ci sono sempre fino ad un certo punto anche nella Storia, nella Letteratura… Se vogliamo, già dai libri di testo della scuola elementare, partono stereotipi…”. E spesso, nella scuola, nell’Università, le ragazze (tra il 19 e i 24 anni) non avvertono alcun tipo di difficoltà, i problemi sorgono dopo, quando l’accesso al mondo del lavoro risulta sempre più complicato. E, secondo l’assessore comunale alle Pari Opportunità Valeria Valente, “la donna tende a colpevolizzarsi, piuttosto che dire di subire una discriminazione. Noi donne non vogliamo rinunciare alla sfera emotiva-sentimentale e vogliamo avere la libertà di conciliarla con la nostra crescita professionale. In questo senso, il governo ci deve fornire gli strumenti…”. 
La Sun è sensibile alle tematiche del mondo femminile anche con l’Ufficio delle Pari Opportunità. Ne parlano le professoresse Teresa Bene e Anna Costanza Baudry, delegate del Rettore alle pari opportunità. Il Comitato, nato nel 1995, con l’intento di diffondere una cultura di parità, si rivolge a studentesse, docenti, personale amministrativo e tutti coloro che operano nell’Ateneo. “L’obiettivo del Comitato – spiega la Bene – è promuovere uno spazio democratico che valorizzi le differenze attraverso un percorso che, auspichiamo, sia sempre inteso come processo creativo”. Il Comitato collabora con la Facoltà di Psicologia per l’organizzazione di attività seminariali, tra cui i seminari sulla genitorialità, durati quasi un anno, un progetto sul telelavoro che si spera parta presto e soprattutto la creazione di un asilo. “Verrà sottoposta alle istituzioni competenti l’attivazione di un asilo nei locali dell’Ateneo (nell’ufficio delle ex poste di Caserta, futura sede della facoltà di Psicologia) per arginare le difficoltà che può creare la maternità. – spiega la Bene – I dati Inps del 2006, ci dicono che solo quattro papà su cento chiedono un periodo di congedo dal lavoro, è evidente che viviamo in una società che si basa ancora su stereotipi”.  La prof.ssa Baldry descrive un altro importante compito del Comitato: “una funzione di sportello, dove, all’occorrenza, le ragazze possono avere un referente…”. Tra il personale del Comitato, anche una studentessa della Facoltà di Giurisprudenza che ribadisce il bisogno di far crescere l’Università a misura di donna. “Negli organi superiori di Ateneo, – dice la ragazza – le studentesse sono completamente assenti… mi risponderete che noi donne dobbiamo farci sentire, ma c’è da dire che parliamo di votazioni molto politicizzate…”. 
Per la diffusione di questo tipo di informazione, la Sun e la facoltà di Studi Politici ‘Jean Monnet’ hanno attivato il corso di formazione “Donne, politica e istituzioni, percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica”, coordinato dalla prof.ssa Annamaria Rufino, Direttrice del Dipartimento di Studi Politici. “Abbiamo superato il gap – dice la Rufino – ma solo fino ad un certo punto, il problema è che dobbiamo scontare secoli di una forma mentis fatta di pregiudizi…”.
Maddalena Esposito
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