Protestano gli studenti della Residenza De Amicis

“Siamo letteralmente abbandonati”. E’ quanto denunciano gli studenti domiciliati presso la Residenza Universitaria De Amicis dell’Adisu Napoli 1. Il complesso, ubicato all’interno del Policlinico collinare, ospita attualmente circa cento studenti. “Considerando le migliaia di studenti che abitano la città, il numero dei posti messi a disposizione è indicativo di una grande carenza di servizio e la dice assai lunga specie se paragonato alle altre città d’Italia  – protestano i ragazzi residenti – a ciò, come se non bastasse, va aggiunto il totale menefreghismo mostrato dall’ente che, negli ultimi anni, nonostante le continue richieste di noi studenti, non si è prodigato per migliorare i servizi che la struttura dovrebbe garantire…”. 
Intanto i prezzi salgono e, per una singola, si arriva a pagare 156 euro contro i 120 dello scorso anno mentre, per la doppia, 120 euro contro i precedenti 90. “Almeno fino a due anni fa, – ci spiega Francesco Pelosi, studente di Gestione e Organizzazione del patrimonio culturale e ambientale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, originario di Bagnoli Irpino (Avellino) – potevamo usufruire di un’aula informatica e un’aula studio, ora invece non ci restano più nemmeno questi servizi, in quanto, al piano terra, in quelle stesse aule, sono stati realizzati altri venticinque posti letto che, però, per adesso sono inutilizzati… intanto, noi continuiamo a versare la retta mensile, tra l’altro aumentata, tramite bonifico bancario o, comunque, per i vincitori di borse di studio, la somma viene detratta dalla borsa”. 
Attualmente, non c’è una sala studio, niente palestra né sala internet (sono stati creati accessi in ogni stanza, ma come fa chi non ha un portatile?), è vietato l’ingresso nella sala conferenze che potrebbe, a detta dei ragazzi, “diventare un luogo di ritrovo con cineforum settimanale”, esiste una sala tv ma non c’è il televisore, i punti cottura sono in numero alquanto limitato: cinque su cento residenti (due per ogni piano con esclusione del terzo piano che ne presenta uno). Anche il servizio lavanderia lascia a desiderare: ci sono solo due lavatrici e altrettante asciugatrici, per cui, se c’è necessità di fare il bucato, conviene alzarsi presto, prima degli altri. La rabbia cresce “se – dicono i ragazzi – si tiene conto delle grandi differenze che intercorrono tra la nostra residenza, abbandonata nel dimenticatoio, e la residenza Paolella di Fuorigrotta, fiore all’occhiello dell’Adisu, dotata da tempi immemori, di tutti i comfort che la rendono quasi un albergo per turisti”. Il 21 dicembre, data dell’ultimo ennesimo incontro tra alcuni rappresentanti degli studenti e responsabili dell’Adisu, sembra che siano state prospettate situazioni di breve termine a questa carenza di servizi ma, per ora, nulla di fatto. “Sono ormai due anni che paghiamo per cose che ci spettano di diritto, ma che di fatto non esistono…”.
Di parere nettamente diverso il prof. Giuseppe Gentile, Presidente dell’Adisu Federico II, il quale ci parla di svariati lavori in corso di adeguamento della struttura e dei servizi offerti. Partiamo dalla sala internet. “Ci sono lavori in corso, ma, attualmente – dice Gentile – la sala può già essere utilizzata dagli studenti interni. Inoltre, ogni camera è predisposta per il collegamento alla rete”. Aula studio: “a dicembre, abbiamo avuto un incontro con gli studenti residenti durante il quale è stata concordata l’allocazione dello spazio per la sala. Per questo è in corso una procedura di gara…”. E la sala conferenze? “Non c’è richiesta di utilizzo. Se ci sarà richiesta e in occasione di convegni, si potrà rivedere il regolamento …”. Altra procedura in corso è quella relativa all’adeguamento della lavanderia e dei punti cottura. “Si sta provvedendo all’adeguamento con la messa in funzione di un altro punto cottura e l’acquisto di una lavatrice e un’asciugatrice da aggiungere a quelle già esistenti. Una possibile consegna è prevista per aprile”. Prima di aprile, invece, i residenti dovrebbero poter già usufruire di una sala tv con un televisore a schermo piatto, che sarà acquistato a breve. Insomma “a lavori ultimati – a quanto apprendiamo da Gentile – le residenze De Amicis e Paolella saranno equivalenti, sostanzialmente presenteranno gli stessi comfort…”. Lo speriamo per i ragazzi.
Maddalena Esposito
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