Rapporto Almalaurea: il sistema universitario campano regge

Il 6 giugno è stata presentata a Roma la 21esima Indagine Almalaurea che ha coinvolto 630mila laureati e 75 Atenei. A commentarla i Rettori degli Atenei napoletani. Il prof. Giuseppe Paolisso, il quale è al vertice dell’Università Vanvitelli, ragiona innanzitutto sulla “migrazione degli studenti dal Sud al Nord. È basata sull’ipotesi che sia più semplice trovare lavoro dopo aver conseguito una Laurea in una Università settentrionale. L’opinione pubblica legge il dato come frutto di una maggiore qualità degli Atenei del Nord rispetto a quelli del Sud, cosa non vera”. Il vento sta cambiando? “I dati di Almalaurea dicono che è aumentata la capacità di occupazione dei laureati della Campania. I laureati a un anno e a cinque anni riescono a impattare meglio. La forbice è ancora ampia, ma ci si sta avvicinando al Nord”. Merito del territorio o dei laureati? “Se il gradimento espresso dagli studenti di rimanere all’interno del sistema universitario è vicino al 90%, vuol dire che al miglioramento del territorio come capacità ricettiva si affianca una più solida e sostanziosa capacità formativa delle Università”. Altro divario in termini occupazionali è quello tra percorsi tecnico-scientifici e giuridico-umanistici, con i secondi che, rispetto ai primi, continuano ad arrancare nel mondo del lavoro: “il sistema paese attualmente premia le laurea in Ingegneria, in Medicina e in Economia. Sarebbe opportuno che i laureati delle discipline umanistiche avessero una formazione rivolta anche al campo delle tecnologie. Forse, su questo l’Università deve fare un passo avanti”. Per la prima volta Almalaurea ha parlato di Smart working e telelavoro: “l’Università deve fare la sua parte, ma è necessario che…
 
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