Scienze avvia un ciclo di seminari multidisciplinari

Ultimo appuntamento di un lungo periodo di lavoro ‘in emergenza’. È così che il Preside Roberto Pettorino definisce il Consiglio di Facoltà di mercoledì 23 aprile. Emergenza dovuta alla frequente contraddittorietà delle indicazioni del Ministero in merito alla riforma. Voglia di normalità, dunque, testimoniata dai molti argomenti affrontati. A cominciare dalla presentazione del ciclo di seminari scientifici dal titolo ‘La Scienza plurale: incontri multidisciplinari in Facoltà di Scienze’. Primo appuntamento il 13 maggio. Tema del seminario la Bioinformatica. Relatrice Anna Tramontano, biochimico dell’Università La Sapienza. Altro incontro il 5 giugno con Lucio Russo, autore del libro ‘Rivoluzione dimenticata’ sulla storia della scienza. Da segnalare, tra le comunicazioni, la notizia che il prof. Vincenzo Barone è stato nominato direttore dell’Istituto per i Processi Chimico-Fisici del CNR di Pisa. 
Si procede, poi, ad una nuova votazione degli ordinamenti, dopo le osservazioni del CUN, che ha imposto a tutti test di accesso obbligatori, ma non vincolanti. L’intenzione dell’ateneo sarebbe quella di avviare una procedura automatica, all’atto dell’immatricolazione. Predisporre dei percorsi di recupero è il passo successivo. Il modello di riferimento è quello di Ingegneria, che da alcuni anni svolge, attraverso un test nazionale, una prova che non preclude l’iscrizione ma assegna a chi non lo supera, un debito di tre crediti da colmare obbligatoriamente attraverso dei corsi di recupero mirati con più prove di verifica. “La situazione è ancora molto fluida, fissare dei debiti formativi, al momento, non sembra possibile. Per quest’anno seguiremo la procedura d’ateneo, ma la Conferenza dei Presidi di Scienze sta pensando ad una procedura nazionale, con l’unica eccezione di Milano Bicocca, che preferirebbe non aderire”, spiega il Preside. Per discutere di questo ed altri argomenti, la Facoltà si riunirà presto in un forum. Nessun problema per i regolamenti,  vengono tutti approvati. Da segnalare l’impegno del Corso di Laurea in Scienze Geologiche a non affiancare i corsi di Fisica a quelli di Matematica e Chimica, mentre gli zoologi si astengono dal voto per la Laurea Magistrale in Biologia delle Produzioni Marine perché, dicono, nonostante il Manifesto parli di attenzione alla biodiversità, non compare nessun insegnamento del settore. “Fra i diciotto insegnamenti possibili che affrontano l’argomento, abbiamo scelto Ecologia e Anatomia Comparata e Citologia. Senza dimenticare che, tra l’altro, dobbiamo differenziarci dagli altri due Corsi di Laurea biologici”, si difende Gaetano Ciarcia, Presidente del Corso di Laurea. Meno stringenti del passato, le indicazioni che arrivano dal Ministero a proposito dei requisiti minimi. “Si parlava addirittura di trasferimenti di docenti da una Facoltà all’altra, ma sembra che la situazione resterà invariata. Il contributo ad una Facoltà diversa non richiederà necessariamente l’incardinamento”. 
Conclusa la procedura per la riforma, il Consiglio procede con l’approvazione di un nuovo Master di primo livello in Igiene Chimica e Tecnologie degli Alimenti che “nasce dall’esigenza del mondo del lavoro di certificare gli alimenti. Molte aziende si sono dichiarate disponibili e speriamo che si concretizzino delle possibilità di inserimento”, dice il prof. Francesco Aliberti, promotore dell’iniziativa insieme a Luciano Ferrara e Marco Guida. Rinnovato per la quarta volta l’accordo tra la Federico II e l’Università Jiaotong di Xi’an in Cina, che prevede la collaborazione tra docenti e ricercatori dei due atenei. “Ci dovremo impegnare e pensare concretamente ad organizzare qualcosa che possa essere attrattivo per gli studenti stranieri”, commenta il prof. Pettorino. Il Dipartimento di Scienze della terra propone alla Facoltà di attribuire la laurea honoris causa in Scienze Geologiche al prof. Robert Bodnar, docente alla Virginia Tech e riconosciuto un Maestro della Geochimica dei Fluidi. Insignito di numerosi premi internazionali, ultimo dei quali è il premio annuale dell’American Geophysical Union. Da anni collabora con i ricercatori del Dipartimento allo studio del ruolo dei fluidi nel vulcanesimo nell’area napoletana. Negli ultimi anni questa collaborazione ha avuto anche un riconoscimento dal MIUR, che nel 2004 ha approvato il dottorato internazionale congiunto tra Federico II e Virginia Tech sulla dinamica interna ai sistemi magmatici di vulcani attivi, unico del genere in Italia, che avrà fra i suoi docenti proprio il prof. Bodnar e che ha attirato a Napoli anche studenti stranieri. “Questa richiesta era stata già inoltrata un po’ di tempo fa, ma era stata fermata perché il MInistro Mussi voleva mettere un freno all’assegnazione indiscriminata di questo tipo di riconoscimenti. Credo che, in questo caso, le perplessità si possano mettere da parte”, dice il prof. Enzo Morra, vice direttore del Dipartimento di Scienze della Terra. “Anche se non è il mio campo, non dubito dell’eccellenza della persona, ma non credo che questo basti. Le collaborazioni con persone di altissimo livello scientifico, qui sono una cosa comune. La motivazione dovrebbe essere un forte contributo allo sviluppo di un settore, come e più di un docente della Facoltà”, dice il prof. Gustavo Avitabile. “Chi ha studiato e girato il mondo sa valutare una persona e, d’altra parte, la nostra Facoltà non ha mai abusato di questo strumento”, interviene il prof. Luigi Maria Ricciardi. La proposta viene comunque approvata all’unanimità. 
Simona Pasquale
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