Una petizione contro l’algoritmo che determina il voto di laurea specialistica

Corsi di recupero. Grande affluenza ai corsi di recupero per gli studenti del Vecchio Ordinamento partiti il 17 marzo. “E’ stata una grande emozione vedere tutti questi ragazzi, più o meno giovani, tornare in Facoltà per seguire – dice Apostolos Paipais, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà – Gli iscritti al Vecchio ordinamento si sono sentiti per molto tempo abbandonati dalla Facoltà, perché non solo non venivano più offerti loro i corsi, ma non era disponibile neanche il materiale didattico. Talvolta quello esistente era datato – addirittura agli anni ’70 – o in inglese. E’ stata una soddisfazione per tutti noi dell’Assi, Associazione degli Studenti d’Ingegneria, che ci siamo molto battuti in questi ultimi anni”.
I corsi, che entrano a pieno regime proprio mentre andiamo in stampa, sono tenuti dai professori Renato Esposito per Costruzioni di Macchine, Luciano Nunziante per Scienza delle Costruzioni, Boris Igor Palella per Fisica Tecnica, Luciano De Menna per Elettrotecnica e Marino Simeone per Impianti per l’Industria di Processo.
“Siamo riusciti a contattare tantissimi studenti che non aspettavano altro! – sottolinea anche Luigi Napolitano, Presidente del Consiglio degli Studenti – L’affluenza è grande, addirittura Scienza delle Costruzioni  è seguito da oltre 200 ragazzi. Molti iscritti del vecchio ordinamento avevano persino dimenticato cosa significa stare seduti in aula a prendere appunti, mentre oggi si sentono di nuovo parte di una comunità”.
Agli studenti fuori corso dell’ordinamento preesistente la 509, ai quali nella maggior parte dei casi mancano solo due o tre esami per concludere il proprio percorso di studi, viene finalmente offerta l’opportunità di seguire le lezioni e sostenere l’esame con il docente che ha tenuto il corso, eliminando così molte difficoltà legate ai vecchi programmi.
“Ci sono studenti che hanno lavorato addirittura due anni su esami come Scienza delle Costruzioni, anche perché c’erano diverse incomprensioni con il professore e non erano disponibili né dispense né appunti. Adesso, invece, a chi sosterrà l’esame verrà chiesto solo quello che è stato spiegato durante il corso”, aggiunge Paipais che anticipa “stiamo organizzando un archivio per raccogliere il materiale di questi cinque esami. Chiediamo per questo la collaborazione di tutti gli iscritti al vecchio ordinamento perché mettano a disposizione i loro appunti o dispense”.
Incontro con la McKinsey.  Il 13 marzo, si è tenuto un incontro presso il Rooms 22 tra la McKinsey e i giovani ingegneri. “E’ stato un incontro informale, un aperitivo al quale hanno partecipato delegati della McKinsey per tastare il terreno, scambiare due chiacchiere e raccogliere informazioni sui neo-ingegneri napoletani”, spiega Napolitano. La McKinsey & Company, società di consulenza all’Alta Direzione, ha dunque preso in considerazione 50 curricula di laureati e laureandi, da cui  verranno individuati 30 candidati per un’ulteriore selezione che si terrà a fine aprile. I quindici prescelti svolgeranno uno stage pagato full time, di tre mesi presso la società. “E’ un opportunità che non viene sempre concessa – aggiunge Napolitano – perché la maggior parte degli stages non vengono retribuiti. Sono certo che questo contatto con la McKinsey possa dare molti frutti e stiamo già preparando un altro incontro per il mese prossimo”.
Voto di laurea specialistica. In questi giorni ad Ingegneria è partita anche una raccolta di firme per modificare l’algoritmo di calcolo del voto di laurea specialistica, che gli studenti ritengono non adeguato agli standard nazionali. “Questa petizione è partita direttamente dai ragazzi e noi come rappresentanti degli studenti ci siamo sentiti in dovere di appoggiarla perché sta molto a cuore a tutta la popolazione studentesca”, evidenzia Marco Race, Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà.
“Gli studenti della Facoltà di Ingegneria di Napoli chiedono che venga modificato l’attuale procedimento per l’assegnazione degli otto punti sul voto finale di laurea specialistica – si legge sul sito di Assi – Tale proposta nasce dall’osservazione che il sistema attuale dà troppo peso alla carriera triennale, lasciando al lavoro di tesi solo il 50% dell’intero punteggio assegnabile. Considerato che l’elaborato della Laurea Specialistica pesa 9 Cfu mentre l’elaborato triennale 6, si ritiene incongruente che per entrambi siano assegnati in sede di Commissione di Laurea 4 punti su 8. Non c’è mai stata un’informazione adeguata all’atto dell’immatricolazione dello studente circa l’incidenza del voto di laurea triennale su quello della specialistica. Oggi dunque uno studente che si laurea alla triennale con un punteggio minore di 101 si trova a poter raggiungere al massimo 4 punti su 8 totali”.
Gli studenti ritengono, dunque, di trovarsi in una posizione svantaggiata rispetto ad altre Facoltà d’Ingegneria dove vengono usati algoritmi diversi e, quindi, sono assegnati più punti per il voto di laurea.
“Questo è sicuramente un handicap che incide nel momento in cui si vuole accedere ad un concorso, oppure si presenta un curriculum in azienda, dove non sempre è richiesto il certificato storico con la media degli esami, ma solo il voto di laurea”, dichiara Race.
“La decisione di utilizzare questo algoritmo è stata presa quando mancavano le rappresentanze studentesche nei Consigli di Corso di Laurea e quindi senza ascoltare l’opinione dei ragazzi – evidenzia anche Napolitano – Dunque è giusto che oggi venga rivista”.
Per firmare la petizione ci si può rivolgere ai rappresentanti nell’aula al primo piano di Piazzale Tecchio oppure collegarsi al sito www.assingegneria.it. 
Valentina Orellana
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