Voto di Laurea Specialistica, intenso confronto studenti-Preside

Un incontro per discutere una questione molto sentita ad Ingegneria: il voto di Laurea Specialistica. L’hanno organizzato i rappresentanti degli studenti. Attualmente il voto viene assegnato in base ad un algoritmo che prevede di conteggiare nel voto finale anche quello di Laurea triennale, penalizzando così chi non ha conseguito il massimo (o comunque un voto molto alto), ma è poi migliorato nel corso del biennio. Il criterio prevede di assegnare alla Laurea Magistrale un voto complessivo dato dalla somma di due termini: quattro punti vengono assegnati in base alla discussione e al lavoro di tesi; un altro blocco, compreso fra zero e quattro, dipende dal voto di Laurea triennale (chi ha avuto la lode si vedrà attribuire 4 punti pieni, ma chi ha avuto solo 110 se ne vedrà decurtare uno; chi si è laureato con 100 non ha alcun punto da aggiungere alla discussione di tesi Specialistica). 
La Facoltà napoletana è l’unica ad applicare alla lettera la normativa prevista dal decreto 509. Martedì 13 maggio, nell’aula Scipione Bobbio, gli studenti hanno avuto un incontro con il Preside Edoardo Cosenza per discutere il problema e presentare una petizione con oltre 1500 firme raccolte dall’associazione ASSI. 
La proposta 
degli studenti
I rappresentanti degli studenti propongono un nuovo algoritmo che prevede di partire da un punteggio base al quale la discussione di tesi nel suo complesso, può aggiungere un massimo di 9 punti. Il punteggio base è costituito dalla media dei voti alla quale aggiungere dei decimi di punto per ogni lode conseguita, in relazione al valore dell’esame in termini di crediti. Questa è la media con la quale si arriva all’esame di laurea. I 9 punti finali (non più 8) sono così suddivisi: 6 di tesi e discussione, più massimo 2 punti calcolati attraverso una relazione lineare che tiene conto del voto di laurea triennale, (se è minore di 101 allora il valore da aggiungere è nullo, se il voto è 110 ilvalore è 2), più un punto di bonus per chi ha conseguito la lode alla triennale. 
Il dibattito
“Abbiamo raccolto dati anche da altre Facoltà di Ingegneria italiane di livello confrontabile con la nostra e nessuna di loro tiene conto del voto di Laurea triennale, nel giudizio Magistrale”, dice Marco Race, Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà. Il Preside Cosenza in apertura afferma: “una Facoltà che laurea tutti con 110 e lode si dequalifica da sola. Inoltre, dobbiamo tener presente che oggi noi laureiamo studenti quinquennali sia di vecchio che di nuovo ordinamento e i primi sono ancora nettamente la maggioranza. Quindi bisogna stare attenti a non creare enormi sperequazioni fra i due sistemi.  Per di più, la media degli esami Specialistici è migliore di quella degli esami Triennali”. Questo significa che con il vecchio sistema, in cui tutti gli esami facevano media, il voto complessivo sarebbe più basso. “Il vantaggio di essere giudicati solo sui voti agli esami della Specialistica è enorme. Più dell’80% dei laureati consegue un voto superiore a 106 e durante l’ultima seduta di marzo ad Ingegneria Gestionale solo tre studenti non hanno avuto la lode. In questo sistema vogliamo ancora aumentare i punti che vengono assegnati? Il sistema è già starato”. 
“I laureati quinquennali sono, fino ad ora, i migliori e la statistica va vista anche in quest’ottica, poi l’algoritmo è mal pensato, perché uno studente deve avere quello che gli spetta. Se una persona conserva la stessa media, alla Specialistica prende due punti e mezzo in meno”, replica il rappresentante degli studenti Dario Sabini. “Da noi non ci sono voti così alti. Inoltre, quando ci siamo iscritti, i professori ci hanno consigliato, dal primo istante, di laurearci presto tanto il voto della Triennale non serve a niente e poi perché questo algoritmo non prevede niente per chi ha preso 100, o anche meno’. Perché non si fa valere, per premiare il merito, per tutti i voti di laurea?” interviene uno studente di Ingegneria Civile scatenando l’applauso della platea. C’è anche chi fa presente la differenza che un voto in più, o in meno, può fare in un concorso. “Ma laureiamo quasi tutti con 110 e lode” risponde Cosenza. “Da quale Corso di Laurea provengono tutti questi laureati con lode? Dai Gestionali perché sono più numerosi?” aggiunge un altro studente. “Se volete scorporare i dati occorre un ulteriore lavoro. Comunque nell’ultima seduta su 100 candidati 55 hanno avuto la lode. Poi la differenza tra l’inizio e la fine c’è sempre, perchè andando avanti si matura e le materie che si studiano piacciono di più. Il principio è che giudicando solo la base Specialistica e facendo pesare, come previsto per legge, i primi 180 crediti solo su quei quattro punti, si hanno voti così alti”, replica ancora il Preside. “Nel vecchio sistema le tesi potevano valere fino ad 11 crediti, ora valgono meno e poi questa tipologia di assegnazione è stata decisa senza informare gli studenti. Credo che la proposta che facciamo sia congruente con i decreti 509”, afferma Francesca Pettinati, rappresentante degli studenti nel Corso di Ingegneria Gestionale. “L’algoritmo si può discutere o meno, ma sarebbe bene comunicarlo nei giusti tempi. C’è poca informazione preventiva”, dice uno studente di Meccanica. “Se lei a fine corso mette tutti 30, o comunque tutti voti alti, non si sente soddisfatto? Perché dovrebbe essere contento di assegnare voti bassi?” aggiunge Francesca. “È vero che alla Specialistica noi siamo più preparati, ma alla Triennale dobbiamo sostenere 32 esami in tre anni e non è possibile che una persona che ha superato il 101 alla Triennale, con una media superiore al 28 al biennio, non possa raggiungere il 110 alla Specialistica. Se i laureati hanno voti alti, qualcuno glieli ha dati. Nel vecchio ordinamento gli studenti disponevano di 11 crediti per la tesi, non di 8 a scendere. Io ho fatto la tesi in azienda ma mi è stato sottratto qualcosa perché ci ho impiegato più di tre anni. Qui, oggi, inoltre, non ci sono studenti Triennali, quindi continuerà la cattiva informazione”, si accalora Giuliana, studentessa di Gestionale. “In base ad una vecchia legge, mai cancellata, la discussione ha un peso rilevante e la Commissione può ancora, formalmente, dare dei voti, indipendentemente dalla media. Ogni Corso prima si regolava in modo diverso, è stato importante unificare il regolamento. Mediamente, chi viene giudicato solo sugli ultimi due anni è avvantaggiato. Poi si può comunque avere la lode alla fine, qualunque sia il voto Triennale” ribatte Cosenza. “Lei parla di voti, io le parlo anche di persone. Ho fatto sacrifici per anni e, dopo aver trascorso mesi in azienda, non potrò avere 110 con più di 28 di media, mi fermerò a 107”, insiste Giuliana. “Notiamo che spesso si cambiano le regole durante il gioco, se avessimo saputo prima come stanno le cose, forse avremmo rifiutato molti voti della Triennale. Visto poi che la maggior parte dei laureati è del vecchio ordinamento, quando usciremo i nostri concorrenti saranno persone che hanno un voto più alto partendo da una media più bassa. Quindi sarà più semplice che assumano loro. E poi questo criterio parte dal presupposto che uno studente valga di meno rispetto alla sua Triennale”, dice uno studente di Meccanica. “Dal 110 a 110 e lode, in base all’algoritmo, si perde un voto. Non è giusto. Non facciamo decadere la Facoltà se abbiamo voti alti, vuol dire che li meritiamo. Ho la media del 28 e non potrò avere 110 perché ho 107 alla Triennale, ma io ho faticato e sono fuori sede, all’inizio ha avuto delle difficoltà” dice ancora Giuliana. “Nessun esame da solo, nemmeno quello con più crediti, può spostare la media”, afferma il Preside rispondendo a Francesca. “Ho cominciato con il primo anno della riforma e nessuno mi ha informato, anzi ci hanno consigliato di laurearci anche con un voto basso, perché non contava niente. Mi sono laureata con 99 perché volevo fare presto -ho accettato due 19 ed un 18, abbassando la media-. Non ha contato che abbia fatto la tesi a Milano a spese mie e sono stata penalizzata perchè non ho finito nei tre anni ma in quattro. Ora ho la media del 28, ma non conta che sia migliorata. Ci viene chiesto di non penalizzare gli studenti del vecchio ordinamento intanto le aziende adesso preferiscono loro, perché sostengono che hanno una maggiore apertura. Inoltre, sono quelli che si laureano con voti più alti. Essere penalizzati due volte non va bene”, insiste una studentessa. “Voti più alti alla Specialistica? Non può dipendere dal fatto che i meno bravi si sono fermati alla Triennale?”, chiede un ragazzo. “Sono pochi e comunque cambiano la statistica di pochissimo” ribatte Cosenza. “Molti se ne vanno da Napoli e proseguono gli studi da un’altra parte”, sostiene ancora un altro ragazzo. “I dati non lo dicono” (Cosenza). “Perché la mia media deve essere abbassata, per tenere alto il prestigio della Facoltà?”, le affermazioni di uno studente. “I dati che lei ha sono vecchi e indicativi fino ad un certo punto. Lei difende la sua posizione, ma oggi non potrei prendere nemmeno un 110, altro che 110 e lode”, insiste Giuliana. “Per avere lo stesso voto di laurea alla Specialistica e alla Triennale devo aumentare la media di un punto”, interviene ancora Dario. “Con i suoi dati lo studente del vecchio ordinamento arrivava ad un voto alto, noi con la stessa media no”, insiste Giuliana. “Se noi seguiamo l’ordinamento ed gli altri no, segnaliamolo, o adeguiamoci. Che facciamo adesso? Arriverà un altro sistema. Fino ad ora, per sette anni, siamo stati cavie, anzi ‘tendenze negative’. Che cosa facciamo adesso per il voto di laurea che conta ai concorsi pubblici?”, obietta il rappresentante Domenico Petrazzuoli. 
Nel corso della riunione gli studenti suggeriscono al Preside di prevedere dei punti aggiuntivi, oltre quelli fissi per la discussione, in maniera diffusa per tutti i voti di laurea, o meglio ‘spalmare’ dei punti su tutti i voti, a partire almeno dalla soglia dei 90 punti o poco più. “Dovremo discutere con gli altri docenti questa questione e, soprattutto, dobbiamo stare attenti a non  generare ulteriori ingiustizie” conclude Cosenza. “Con oggi non si risolve il problema, questo incontro è stato organizzato per informare i docenti su quanto sia sentito il problema” dice Race il quale, in qualità di presidente del Consiglio degli Studenti, parteciperà alle riunioni del collegio docenti per portare avanti le istanze dei ragazzi.
Simona Pasquale
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