Campi Elettromagnetici “insegna a ragionare su alcuni fenomeni”

Appassionante, affascinante, ansiogena. Una disciplina che segna il confine fra la condizione di studente liceale e quella di universitario e orienta definitivamente sulla scelta universitaria, motivando a continuare. Un approccio che diventa una forma mentis, che spinge a chiedersi sempre il perché delle cose. Sono alcune delle definizioni impiegate dagli studenti del settore di Ingegneria dell’Informazione, per descrivere l’insegnamento di Campi Elettromagnetici, posizionato fra il primo e il terzo anno di tutti i Corsi di Laurea Triennali del ramo. Spiega come si propagano le onde nello spazio e quali e quante siano le linee di trasmissione dei vari tipi di segnali, in mezzi diversi con una grande casistica di condizioni e situazioni. Ne abbiamo parlato con il prof. Giuseppe Ruello, ricercatore del settore e docente a  Ingegneria Biomedica, uno dei pochi Corsi per le applicazioni dell’Ingegneria in ambito sanitario a prevederlo. Una specificità della Federico II, molto apprezzata. “Le difficoltà maggiori nascono dall’atomizzazione dello studio operato dalla riforma dei cicli universitari che tende a limitare il lavoro a piccoli esami, senza costruire un filo logico e una visione d’insieme”, spiega il docente. ‘Campi’, infatti, come lo chiamano i ragazzi, mette a sistema tutta, o quasi, la cultura scientifica accumulata fino a quel momento: “Ha una grande…
 
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