Chimica verde. Nuovi posti di lavoro con la bioplastica

Cover-motori, vaschette porta oggetti, nastri per imballaggio ed altri prodotti. Tutti oggetti realizzati con componenti bioplastiche prodotte attraverso processi ecocompatibili. Li hanno potuti toccare con mano quanti hanno partecipato alla conferenza stampa di chiusura del progetto BioPoliS “La bioplastica, il materiale green che viaggia in auto”. L'incontro, che si è tenuto il 26 luglio presso l'Aula Pessina della Federico II, ha mostrato i risultati di uno studio maturato in senso all'aggregazione pubblico-privata BioChamp che opera nell'ambito della chimica verde ed è costituita da sette imprese e da tre enti pubblici accademici e di ricerca, ovvero l'Università Federico II (5 Dipartimenti e un Cento Interdipartimentale) – soggetto capofila -, l'Università della Campania Vanvitelli ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (6 istituti). BioPolis, responsabile scientifico la prof.ssa Vicenza Faraco, docente di Chimica e biotecnologia delle fermentazioni, ha sviluppato un prototipo di filiera agroindustriale, cioè di bioraffineria per la trasformazione di biomasse (scarti dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria, in particolare canna comune in bioplastiche per svariate applicazioni industriali, che può portare benefici ambientali ed economici per la Campania. È ipotizzabile l'allestimento di 5-7 impianti sul territorio regionale con la creazione di 1.500-1.800 nuovi posti di lavoro per ciascun impianto.
- Advertisement -




Articoli Correlati