Ercolini e Maggio tra i possibili candidati per il dopo Lorito

Sono due i nomi emersi finora ad Agraria tra i possibili candidati alla direzione del Dipartimento. Si voterà entro la fine dell’anno solare e la data più probabile è tra metà novembre e metà dicembre. I nomi, dunque. Uno è quello del prof. Danilo Ercolini, che ha 45 anni ed insegna Microbiologia. L’altro è quello del prof. Albino Maggio, che ha 57 anni ed insegna Agronomia e Coltivazioni Erbacee. Nessuno dei due – è opportuno sottolinearlo – ha già formalmente annunciato la scelta di concorrere per la poltrona che ancora per qualche settimana sarà del prof. Matteo Lorito,  eletto alla guida dell’Ateneo. L’uno e l’altro, però, hanno ricevuto numerose sollecitazioni da parte di vari docenti ed hanno avviato un giro di consultazioni per sondare il terreno e capire fino a che punto il loro nome potrebbe incontrare il gradimento del Dipartimento nella sua interezza. Senza escludere, naturalmente, che alla fine si arrivi ad una soluzione unitaria, che le due potenziali candidature diventino una. Il clima che si respira finora ad Agraria, riferiscono infatti vari docenti, è al momento molto sereno. Non si registrano aspre spaccature e ci si gode la vittoria di Lorito al rettorato, il secondo caso in Italia di un professore di Agraria che arriva al ruolo più prestigioso di un Ateneo. “Non siano ancora alla fase delle candidature – dice Ercolini – ma sono in corso contatti e consultazioni. Non nascondo di avere ricevuto numerose sollecitazioni da parte di colleghi che stanno cercando di spingermi a propormi per la direzione. Se questa cosa dovesse delinearsi da parte della maggioranza del Dipartimento io non mi tirerei indietro. Allo stato, però, non si può scrivere che io sia uno dei candidati o il candidato. È un discorso ancora prematuro”. Prosegue: “Quello che ci stiamo dicendo con i colleghi è che è un incarico che richiede energie, entusiasmo e forza di volontà perché le problematiche di una struttura complessa sono numerose. Io tutto sommato sono giovane e questo potrebbe essere uno dei fattori che potrebbe motivarmi a farmi avanti”. Conclude: “Ciò non vuol  dire che domani mattina non possa cambiare idea e mettere da parte l’ipotesi di candidarmi. Tra l’altro non ho ancora nemmeno parlato con altri che eventualmente potrebbero farmi avanti”. Anche Maggio tiene a precisare: “Siamo ancora in una fase preliminare perché veniamo da una fase elettorale per il rettorato abbastanza intensa nella quale c’erano per tutti altre problematiche e, forse anche per ragioni scaramantiche, non era stata messo sul tappeto la questione della eventuale successione al professore Lorito alla guida di Agraria”. Ciò detto, prosegue: “Nell’ambito della unità del Dipartimento il confronto democratico ci sta. Ho avuto degli input a candidarmi. Ho dato la mia disponibilità, ma sto facendo un giro per valutare anche se ci sarebbe il consenso dei colleghi. Mi risulta che lo stiano facendo anche altri. Insomma, stiamo mantenendo un basso profilo ed io sarei certamente disponibile a trovare un accordo se si volesse puntare su una candidatura unitaria. Credo che lo stesso farebbero altri eventuali candidati”. Aggiunge il prof. Maggio: “Certamente sarebbe un incarico molto delicato perché Lorito ha portato il Dipartimento ad un certo livello e da questo livello o si cresce o si fallisce. Avrei dalla mia, qualora decida di ufficializzare la mia candidatura, anche l’esperienza internazionale che ho accumulato a Bruxelles in questi anni in qualità di esperto nazionale distaccato dalla Federico II presso la Commissione Europea”. Relativamente ai tempi delle elezioni, dice: “Io credo che certamente si voterà prima di Natale. Naturalmente molto dipenderà anche dai tempi dell’insediamento al rettorato del prof. Lorito, ma sono convinto che non slitteranno al 2021 le elezioni di Agraria. È una questione che si risolverà in autunno”. 
 
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